Giochi Senza Barriere XIII Edizione

Giochi senza barriere è un evento di festa “per tutti i nostri figli disabili e non solo”, quest’anno l’evento è giunto alla  sua XIII edizione ed è confermato per il giorno 12 Giugno presso la Mostra d’Oltremare a Napoli.

Giochi senza barriere é un insieme di Carrozze, Maneggio, Gonfiabili, Sport, Artisti di Strada, Laboratori vari e tante altre attività  che hanno lo scopo di allietare la giornata per adulti e piccini.

Una giornata fortemente voluta dalla Associazione “TuttiaScuola Onlus” un’organizzazione NO Profit che ha un’unica missione: esiste perché esistono i bambini disabili. Essa continuerà ad esistere finché la disabilità non smetterà di essere relegata, come ora accade, ad una scomoda presenza nelle aule scolastiche.  

Di seguito una panoramica esaustiva per comprendere meglio l’utilità dell’Associazione e delle sue iniziative come Giochi senza barriere:

“Purtroppo non ci sono tanti discorsi o erudite riflessioni di pedagogia: il modello scuola che portò a postulare la “necessaria” presenza del bambino disabile nella scuola dei “normali” è gravemente messo in discussione. Prima ancora che nelle scelte ciniche ed aziendaliste dei Governi è proprio la società tutta e la scuola poi, a vivere un profondo disagio nei confronti della inclusione scolastica. Che fare allora quando i principali attori dei processi di integrazione: insegnanti, famiglie e tutto il mosaico di rapporti che costituisce la vita di un bambino disabile e della sua famiglia si sgretola? In questi anni terribili per le famiglie dei bambini disabili, terribili perché alle difficoltà del vivere quotidiano si accompagnava l’indifferenza, la negazione della solitudine, il non riconoscimento di una sofferenza inaccettabile per chiunque.

Basterebbe che un qualsiasi osservatore esterno trascorresse un’intera giornata in una classe con un alunno disabile per cogliere fuori da ogni metafora il significato di queste parole. Insegnanti non specializzati ed insufficienti, classi con più di un bambino disabile, incapacità da parte della scuola a creare percorsi integrati con il mondo della riabilitazione, impossibilità ad utilizzare risorse economiche perché ridotte al lumicino per aumentare l’offerta formativa dell’alunno: tutto questo prefigura degli scenari per i quali il ritorno alle classi differenziali non è assolutamente una prospettiva irrealizzabile. L’associazione tutti a scuola da oltre tre anni si interroga ed interroga la politica su questi temi. Dove va la scuola per i bambini disabili in questo contesto? Dove troverà questa scuola le energie economiche per arginare questa condizione? Ancora prima è legittimo chiedersi se il nostro modello di società “vuole” e “può” trovare queste risorse. In questi anni orribili abbiamo dovuto necessariamente organizzarci, la sensazione che dei nostri bambini nella scuola a nessuno importasse granché si è andata progressivamente rafforzando da una manovra economica all’altra. Oggi per i nostri bambini il tempo è scaduto e l’unica possibilità che possiamo offrire loro, peraltro non priva di limiti ed incognite, è rimasto il ricorso alla Magistratura. Si tratta di un gesto civile, democratico perché fa riferimento alla nostra carta costituzionale ma estremo perché segna la sconfitta della politica e dell’idea stessa della inclusione scolastica. Cambierà qualcosa in questi prossimi anni? Qualcuno inizierà a considerare la disabilità un’opportunità, una possibilità offerta ai “normali” di crescere non solo nei muscoli ma anche nel riconoscimento degli altri, anche se l’altro fa fatica, è diverso ? I bambini disabili sono bambini esigenti, e richiedono una scuola esigente, sappiamo che la strada da percorrere è faticosa perchè tutto ma proprio tutto intorno a noi e ai nostri figli è inadeguato. Non possiamo permetterci tuttavia di rinunciare lo dobbiamo ai nostri figli e al mondo che li circonda, di continuare a combattere. E’ triste usare un’espressione tanto desueta ma l’incipit del maggio francese ben si adatta alla nostra condizione: Non è che l’inizio, noi continueremo a combattere.”

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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