Chiara Russo: l’entusiasmo di Napoli con Mina Settembre 3

Chiara Russo: l’entusiasmo di Napoli con Mina Settembre 3

Tra le figure principali di Mina Settembre 3, c’è sicuramente l’attrice Chiara Russo, che abbiamo incontrato in questa intervista.

La terza stagione di “Mina Settembre” ha permesso all’attrice Chiara Russo di poter vivere Napoli in ogni sua forma, realizzando qualcosa di bello e forte, lavorativamente, assaporando i cibi fantastici che la caratterizzano.

La prima puntata della terza stagione di “Mina Settembre” è andata in onda proprio qualche giorno fa e Chiara Russo, con la sua Fiore, ci ha dimostrato di avere un ruolo già ben definito e forte da portare avanti, sin dalla prima scena. Ci regalerà grandi emozioni, ne siamo certi, e continuerà a regalarle anche al pubblico che l’ha sempre amata, seguita, ne “Il Paradiso delle Signore”.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Chiara Russo. Da sempre apprezzata dal pubblico nel ruolo di Maria Puglisi all’interno del daily di Rai1, “Il Paradiso delle Signore”, un progetto che appassiona tantissimi italiani. Che ricordo porti con te dell’esperienza vissuta, di tutto ciò che ti ha regalato?
Sono andata via dal Paradiso nel 2024. Una scelta che mi ha spezzato il cuore, che mi ha ‘separata in due’ nel comunicarla soprattutto ai produttori, al direttore artistico. È stata la mia casa per tanto tempo, il luogo in cui sono cresciuta e in cui sono stata a mio agio, e sarà così per sempre.

Una vera famiglia per te…
Si, una vera e propria famiglia che, lavorativamente parlando, mi manca. Sto cercando, al momento, di impegnare le mie energie su altro, ma la mancanza è comunque tanta. Il Paradiso ha rappresentato una garanzia di non solitudine. Nove mesi insieme, stagioni intere, un set che mi ha regalato tantissime cose permettendomi di crescere con loro da quando avevo ventitré anni. Un punto fermo, una prima realizzazione, un semplice andare a vivere da sola senza coinquilini e, almeno inizialmente, all’idea di perdere tutto ciò ero terrorizzata. L’errore che spesso facciamo è proprio quello di dare ad un qualcosa la possibilità di definirci. È stato comunque un viaggio bellissimo che mi ha lasciato dei legami emotivi fortissimi, un fare il tipo l’uno per l’altro, qualcosa di davvero bello, forte e anche raro.

Cosa ti ha lasciato la tua Maria Puglisi, una ragazza determinata e forte, pronta a lasciare tutto per amore?
Di Maria ho sempre ammirato il percorso compiuto, una scalata non da poco. Il collega di set, Emanuel Caserio, mi ricorda spesso che il mio personaggio realizzava rammenti e a poco a poco è poi diventata stilista, a suo modo intenditrice di moda. È stato bello assistere a questa scalata, alla sorpresa che mi regalava, di anno in anno, un modo per compensare la fatica del momento. Maria mi ha anche insegnato a credere nelle seconde possibilità in amore, qualcosa da assecondare se si crede davvero in tutto ciò.

Un’atmosfera sognante quella de “Il Paradiso delle Signore”, un’epoca in cui tante cose erano ancora da scoprire e i valori erano ben saldi, forti…
Verissimo! Qualcosa che noi conosciamo ancora poco, specie per quanto riguarda le questioni amorose, molto lente, delicate. Sembra banale dirlo ma c’era un’educazione diversa, dinamiche diverse, valori diversi. Certo, non possiamo saperlo con reale cognizione di causa, proviamo a fare ciò che possiamo al meglio, che si tratti di vestiti o di altro, ma fondamentalmente non li abbiamo vissuti. È tutto nuovo anche per noi. Di bello c’è che tante persone ci dicono che sono felici perché rivivono un po’ quegli anni.

Serena Rossi e Chiara Russo in Mina Settembre 3. Foto di Anna Camerlingo
Serena Rossi e Chiara Russo in Mina Settembre 3. Foto di Anna Camerlingo

Presente in “Mina Settembre 3”, una fiction Rai molto apprezzata, un ingresso in una nuova serie…
È stato bellissimo poter girare per così tanti mesi a Napoli, fissa sul luogo, con la possibilità di vivere la città, le strade su cui passeggiare, divenute le mie preferite, per non parlare del cibo, buonissimo. Due città gemelle, a mio avviso, Napoli e la ‘mia’ Palermo, cosa di cui parlavo spesso con mia madre durante il mio soggiorno nella città partenopea. Vivi un luogo stupendo, le sue persone, così come Serena Rossi, tripudio di napoletaneità, con cui mi sono trovata benissimo visti i tanti realizzati ciak insieme.

Una splendida novità…
Esattamente! Non sapevo ancora a cosa andavo incontro, avevo addosso un po’ di paura, il gruppo era già rodato, lo stesso vale per la regista, e invece ha funzionato tutto alla grande. Tornando alla protagonista, Serena, si è creata un’ottima sinergia sin dall’inizio, qualcosa di davvero entusiasmante.

Un ennesimo personaggio positivo, Fiore?
Sicuramente! Un personaggio più che positivo, Fiore, un’assistente sociale, una ragazza siciliana, dal parlare un po’ accelerato, un modo per affrontare una nuova sfida…

Cosa sta rappresentando questo viaggio nella recitazione che dalla Sicilia ti ha portata a Roma?
Non so cosa ne sarà del futuro ma in questo momento penso di essere al posto giusto, perché affronto la battaglia a me più vicina. Sento di volerci essere per questo lavoro che oggi mi regala grande serenità.

Ti manca la Sicilia?
Ho un rapporto strano con la Sicilia. Rappresenta l’emblema di tante cose, soprattutto affetti, ma inizialmente, sinceramente, non mi mancava. Palermo era qualcosa di già conosciuto per me, dopo la laurea volevo andare via, ora più passano gli anni e più sento la voglia di salirci su, di tornare a casa. Segno che ho fatto pace con alcune dinamiche, con me stessa, ho assunto dei filtri differenti. La mia casa, al momento, è a Roma ma adesso vivo il ritorno in famiglia con felicità.

Chiara Russo in Mina Settembre 3. Foto di Anna Camerlingo
Chiara Russo in Mina Settembre 3. Foto di Anna Camerlingo

Cosa ti auguri che possa accadere adesso?
Ma lo sai che non lo so?! L’ultimo cambiamento importante, forte, è stato nello scegliere di lasciare “Il Paradiso delle Signore”. Sentivo di voler cambiare, di volermi rimettere in gioco, ma senza aspettarmi nulla, se non di continuare il lavoro compiuto su me stessa. Un lavoro che mi ha permesso di vivere al meglio ogni tipo di rapporto, che si tratti di legami affettivi, familiari e quanto altro.

Quali registi vorresti poter incrociare sul tuo cammino?

Una domanda che mi sono posta spesso ma anche in questo caso non saprei rispondere. Stimo molti registi, così come alcuni prodotti da loro realizzati, così come no per tanti altri a cui hanno dato forma.

Quali nuovi progetti bollono in pentola?
Al momento non posso anticiparvi altro ma qualcosa c’è… Saprò dirvi di più in futuro.

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