Teatro Tasso

Teatro Tasso: Stagione teatrale 2015/16

Teatro Tasso

Presentato il 14 ottobre la stagione 2015/2016 del Teatro Tasso, che come di consuetudine si snoderà fra classici del teatro rielaborati e nuova drammaturgia.

A presentare presentare la ventesima stagione alla stampa è il suo fondatore e direttore artistico, Giampiero Notarangelo, che nel lontano 1995 fu l’artefice dell’apertura di un teatro negli spazi che per decenni erano stati dello storico cinema Italnapoli, coadiuvato da Gianmarco Cesario.

Lo stesso Notarangelo firmerà come regista il 14 e 15 novembre “Il nemico del popolo” di Ibsen, ed il 6 e 7 febbraio 2016 un adattamento dei racconti di Edgar Allan Poe dal titolo ‘Edgar Allan Poe nel manicomio dell’Orrore’, il 23 e 24 aprile 2016 un nuovo allestimento di “Il ventaglio di Lady Windermare” di Oscar Wilde.

Ad aprire la stagione il 24 e 25 ottobre una nuova piece teatrale dal titolo “Finalmente mamma” di Ciro Puglia, con la regia di Carlo Valastro, un commedia degli equivoci, all’insegna della fedeltà alla tradizione napoletana del far ridere con elementi di dramma.

Molto atteso il 27 e 28 febbraio 2016 il riadattamento del capolavoro di Gogol del 1836 “L’ispettore Generale”, che sarà ambientato nell’Italia di oggi da Ciro Fiengo, dove con un sottofondo di scandali si vivono le quotidiane storie di corruzione, dove la storia umana a quasi duecento anni dalla stesura del testo satirico di Gogol,  purtroppo non è cambiata di molto.

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Per la nuova drammaturgia il 12 e 13 marzo 2016, l’interessante lavoro sulla maschera ed il corpo di Margherita Romeo con “Who am I” (Chi sono?), testo working progress con gli allievi della Rome, che importa in Italia il suo metodo già sperimentato in Russia. Il nuovo che avanza, con la Romeo in veste di ideatrice e regista del progetto, che la vede anche neo mamma della piccola ElleGiovanna, con una compagnia di giovani che danno corpo all’idea che nasce prendendo spunto dalla commedia dell’arte nell’uso della maschera, specie quella neutra rielaborata dall’attore stesso, ridisegnata da sé stesso. Il pretesto è la dinamica di coppia, per cui si esplorano le varie fasi che si creano all’interno della coppia, il colpo di fulmine, la conquista, la separazione, il rifiuto, il ritorno. Interessante vedere come la dinamica femminile e la dinamica maschile appartengano tanto all’attore maschio quanto all’attrice femmina, dove invertendo i ruoli si ha una maggiore commozione, mettendo la maschera femminile sull’attore maschio e la maschera maschile sull’attrice e vedendo come reagisce la donna dell’attore maschio rispetto all’uomo dell’attrice. Una drammaturgia in crescita i cui presupposti sono molto intriganti.

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Fuori abbonamento l’8 marzo lo spettacolo “Cattiva” scritto da Angela Matassa e diretto da Fabio Brescia, che vede in scena Daniela Cenciotti in una virtuosistica prova d’attrice, interprete di ben quattro ruoli differenti.
Giampiero Notarangelo, oltre ad aver presentato gli spettacoli di cui è regista, ha tenuto, non senza orgoglio, a confermare l’attività didattica del teatro, attività che il regista ha iniziato ben dieci anni prima dell’apertura del teatro, e che ancora oggi, forte del blasone come più antica scuola di teatro in città, è tra le più frequentate in assoluto.

Abbiamo chiesto a Giampiero Notarangelo di parlarci dei suoi spettacoli in cartellone.

Quest’anno porta in scena due drammi borghesi con due moralità diverse: quello di Ibsen con il silenzio imposto su una bomba ecologica, e l’altro sulla moralità sociale. Da cosa nasce la scelta di questi due temi?

Nasce dall’intento di proporre spettacoli impegnati e culturalmente validi, ma quest’anno in particolare anche l’impegno sociale viene messo in evidenza, difatti non solo porto in scena un nemico del popolo, come anche all’interno della società una persona che per un suo errore viene emarginata e non riesce più ad rientrare, come nel ‘Ventaglio’ di Wilde, ma c’è anche l’altro testo che ospito ‘L’ispettore Generale’ di Gogol, che affronta il tema sociale della corruzione. Poi ho ‘Edgar Allan Poe con il Manicomio dell’orrore’ che è un testo cui sono molto legato, in quanto ho elaborato uno spettacolo ambientato in uno dei racconti di Poe, che rispecchia la visita che fece al manicomio in Francia, sfruttando il fatto che i pazzi si sono ribellati, prendendo il potere sui medici, dove ogni pazzo racconta una storia dell’orrore a Poe. Un raccolta di racconti dell’orrore.

Su Laura Scoteroni

Partenopea di nascita, viterbese di adozione. Giornalista con la passione per la cultura, la musica di qualità, la poesia. Attraverso le parole fermo il tempo di avvenimenti, note e immagini. Scrivere per me è come respirare, se possibile senza asma.

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