facimmece a croce - Attrice in scena

Facimmoce ‘a croce, Napoli e i suoi Altarini

facimmece a croce - Attrice in scena

Facimmoce a croce: in tutti i quartieri partenopei ci sono piccoli templi, semplici luoghi di culto, che cambiano col succedersi delle epoche. Passeggiando per Napoli, si possono contare un vasto numero di “altarini” che portano con se vicende di vicoli e d’antropologia: NarteA ha voluto ideare una visita guidata teatralizzata ad hoc per ritrovare queste radici, ancora resistenti, e per conoscere in modo alternativo gli episodi votivi partenopei. Partendo dalla più autentica espressione della devozione popolare, l’Associazione Culturale NarteA porta in scena Facimmoce a croce: in tutti i quartieri partenopei ci sono piccoli templi, semplici luoghi di culto, che cambiano col succedersi delle epoche: Napoli e i suoi Altarini – appuntamento al pubblico domenica 11 ottobre 2015 presso piazza Dante alle ore 11:00 –, un percorso guidato teatralizzato che attraverserà vie e vicoli del centro storico di Napoli per scoprire gli angoli “nascosti” della città e le sue edicole votive.

A Napoli, il “tabernacolo”, ossia l’edicola votiva, è un elemento di arredo urbano e al tempo stesso oggetto di culto, presente già dalla seconda metà del XVI secolo, che ricorre come parte integrante del tessuto abitativo, soprattutto nell’area di fondazione greco-romana. Osservando l’evoluzione di questi “altarini”, si può vedere come la complessità di un fenomeno religioso-devozionale si trasforma dalla dimensione privata a rappresentazione della collettività che unisce il sacro al pagano, ma anche alla creatività estemporanea dei cittadini. Il territorio partenopeo diventa un vero labirinto di “simboli”: le edicole votive sono espressione di culto comune e di riconoscenza a santi e madonne, ma pure di fede e idolatrie pagane per calciatori e cantori di quartiere eletti come “miti”.

Le edicole votive sono dette in gergo “altarini” e si rivelano come una vera e propria caratteristica partenopea. “Questa visita vuole evidenziare come le edicole votive siano il segno di una tradizione e di usi ormai scomparsi, tracce di un passato storico, artistico, e religioso – spiega Febo Quercia, direttore artistico di NarteA – Divenute ormai parti integranti del contesto cittadino, che valorizza i vicoli della nostra città, questi altarini rappresentano il bisogno che il popolo napoletano ha sempre avuto di vedere e sentire una presenza superiore a cui chiedere aiuto e protezione”.

Accade spesso che i primi a non conoscere la storia degli “altarini”, siano proprio i napoletani: NarteA per Facimmoce a croce si sofferma in tutti i quartieri partenopei ci sono piccoli templi, semplici luoghi di culto, che cambiano col succedersi delle epoche si sofferma sulle rappresentazioni votive di Napoli, considerate un “fenomeno religioso secondario” con limitato valore architettonico e artistico, con lo scopo di voler valorizzare e ripristinare il rapporto tra i cittadini napoletani e la loro città, nella storia antica e moderna. L’itinerario prevede un’escursione tra alcune edicole votive nascoste nei vicoli di Napoli, una città che non smette mai di stupire e impressionare, ma non solo. Gli ospiti saranno accompagnati, oltre che da una guida turistica abilitata della Regione Campania, dagli attori professionisti Valeria Frallicciardi e Sergio Del Prete, che interpretando personaggi cari alla tradizione napoletana, renderanno il percorso ancora più “colorato” e inusuale con una performance teatrale, tra monologhi e dialoghi, architettata su misura per questo tema.

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Redazione Giornalistica