Intervista a Beatrice Schiaffino, l’attrice che ci racconta del suo percorso e della prossima messa in scena: “L’imperatrice”.
Si definisce “libera e felice ad ogni passo”, la nostra ospite di oggi, l’attrice Beatrice Schiaffino, in scena con “L’imperatrice”, da questo 16 ottobre. Non ha mai pensato che il suo percorso fosse sbagliato, Beatrice. Lo ha sempre vissuto con passione e grinta, con una giusta dose di perfezione…
Ben ritrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Beatrice Schiaffino. “L’imperatrice” ti vedrà protagonista in teatro, dal 16 al 19 ottobre, in occasione di Teatrosophia. Cosa puoi anticiparci a riguardo?
«“L’Imperatrice” racconta la storia di una donna straordinaria, un’Imperatrice ‘mancata’, per un soffio del destino. Una donna che, in realtà, ha incarnato profondamente l’archetipo femminile suggerito dalla carta del Tarocco: la Contessa di Castiglione, Virginia Oldoini. Un’esplosione di energia, passione e potere femminile! Dopo “La Papessa”, questa nuova figura definisce la seconda ‘puntata’ del progetto, “Free women suite – Il coraggio delle donne in 7 carte teatrali”, che perseguo insieme al drammaturgo Andrea Balzola. Grazie all’impianto multimediale di questo spettacolo, il pubblico assisterà ad un’intervista impossibile alla Castiglione, che si paleserà in un fantomatico salotto televisivo…».
Come ti sei preparata ad affrontare questo ruolo e quali emozioni guidano questa nuova esperienza?
«L’Imperatrice è la carta numero III dei Tarocchi, indica energia creativa all’ennesima potenza: è l’uovo della Papessa (carta II) che si dischiude, la donna che partorisce se stessa e gode a pieno di sé. E Virginia Oldoini in questo senso mi ha dato l’occasione di calarmi nei panni di una donna davvero forte e rivoluzionaria per i suoi tempi: a fine Ottocento lei è una diva indiscussa in tutta Europa, un’influencer ante litteram, libera, trasgressiva, colta, agente segreto del Re, prima donna a giocare in borsa, seduttrice, irriverente, innovatrice, mistica, provocatrice, felina in molti sensi… Posso dire che Virginia è un uragano di emozioni e sfumature, che mi diverte moltissimo impersonare. Una vera Imperatrice di se stessa!».
Quali rapporti con i tuoi compagni di palco, quali aneddoti da poterci svelare?
«Sul palco sarò da sola, ma sdoppiata in due ruoli: la conduttrice tv in video e Virginia Oldoini dal vivo. Un’ interessante sfida – quella dell’intervista video – da attraversare tutta di un fiato. A impreziosire questa alchimia di linguaggi, le voci fuori campo di alcuni colleghi straordinari, Ruben Rigillo, Carmen Di Marzo e Paolo Masera. Non ultime, le musiche originali di Gerardo de Pasquale, che ha composto dei brani a mio avviso di commovente bellezza. Il costume che indosserò live, è una creazione di Loredana Redivo, che ispirandosi a un vero abito di Virginia Oldoini ha creato un abito d’epoca divertente e irriverente al tempo stesso. La regia è firmata da Andrea Balzola, anche autore del testo, insieme a me. Il video proiettato è sempre a mia cura. E’ stato un lavoro lungo e intenso. Ci siamo divertiti molto».

Quale ruolo vorresti poter vestire in futuro, quale nuova esperienza?
«Sicuramente mi aspetteranno nuovi spettacoli legati a “Free Women Suite” e c’è già qualcosa che bolle in pentola. Su tutto, desidererei anche tornare sul set con qualche nuova sfida cinematografica. Qualche ruolo da cattiva o da poliziotta o, ancora, una bella commedia romantica, come per L’Imperatrice. In questo momento più che mai sento in me “così tante donne diverse che vogliono emergere, prendere vita, fiorire… come tanti splendidi fiori di un unico giardino!”…».
Doveva andare esattamente così, oppure con il senno di poi avresti desiderato un altro mestiere, altre esperienze lavorative da affrontare?
«Onestamente credo di essere esattamente nel posto dove volevo essere. Mi sento così libera e autentica nel mio percorso che rispecchia così tanto chi sono. Questo è un dono. Certo, mi adopero sempre con dedizione e passione infinita. Sono una perfezionista infaticabile! Sento di essere tanto fortunata e grata per tutto ciò che ho raggiunto. Sono attrice ma anche counselor, autrice, regista, studio psicologia, creo ogni giorno per me stessa l’opportunità di essere e fare ciò che desidero e che è in mio potere… e questo mi rende una persona libera e felice, ad ogni passo».
Progetti futuri di cui poterci parlare?
«Sono reduce da una meravigliosa settimana a Milano per il Fringe Milano Off Festival con “La Papessa”, esperienza di rilievo internazionale che mi è valsa anche dei riconoscimenti davvero graditi… E in questi giorni, dal 16 al 19 Ottobre, debutterò al Teatrosophia di Roma con “L’Imperatrice”. Poi riprenderò la tournée con la terza stagione de “L’anatra all’arancia” e dal 2026 sarò nel cast de “L’Anfitrione” di Plauto per la regia di Emilio Solfrizzi. Nuove divertenti sfide all’orizzonte! Questa stagione è iniziata decisamente sotto una buona Carta!».
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