Roberto Lopez: il teatro? Verità e duro lavoro

Roberto Lopez: il teatro? Verità e duro lavoro

Incontriamo l’attore Roberto Lopez, in scena a Roma con lo spettacolo “Come piace a te”, che ci racconta il teatro.

Incontro con Roberto Lopez in scena dal 24 al 27 aprile in “Come piace a te”, al Teatro 7 Off di Roma, uno spettacolo di cui è autore e regista. Un uomo che vive di teatro, verità e duro lavoro…

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Roberto Lopez. Tra i protagonisti di “Come piace a te”, in scena dal 24 al 27 aprile al Teatro 7 Off di Roma, di cui sei anche autore e regista. Cosa puoi anticiparci a riguardo e come vivi, di volta in volta, il ritorno alle scene?
Tutti noi viviamo vite che sono distanti da quello che realmente siamo, assoggettati dal retaggio culturale e da un tipo di educazione troppo omologante che ci vuole schiavi di bisogni indotti e fasulli: questi alla lunga ci rendono persone frustrate e arrabbiate con l’intero mondo. “Come piace a te” è una commedia che ho scritto dieci anni fa e che, attraverso uno scontro generazionale tra padre e figlia, tocca proprio questi temi, per riflettere con leggerezza sui rapporti familiari di una famiglia disfunzionale. Come ha detto qualcuno, “Tutti dovrebbero avere successo e ottenere quello che vogliono, per comprendere che forse non era la risposta che stavano cercando”. Il ritorno alle scene, di volta in volta, lo vivo con grande entusiasmo, passione e rispetto per le tavole del palcoscenico. Il teatro è verità e duro lavoro che però viene ripagato con il calore e gli applausi del pubblico.

Uno scontro generazionale, una famiglia in perenne disarmonia, quanta attualità e come porre rimedio a tutto ciò?
Uno scontro generazionale tra padre e figlia. Una costante disarmonia che viene ulteriormente alimentata da una contrapposta visione della vita, che rimane tale anche a parti invertite. Il testo è stato scritto dieci anni fa, ma rimane attualissimo, anche perché tocca temi universali che interessano ogni famiglia, sia genitori che figli, e molte persone si identificano con i personaggi e spesso si commuovono. Carlo è un padre ancorato ad una visione estremamente contemporanea dell’esistenza: è il moderno esponente della società competitiva e selettiva, dominata dal culto dell’estetica e immersa nei consumi compulsivi, smartphone in primis. L’uomo è arroccato nelle sue convinzioni, perseverante nei suoi obiettivi, ambizioso per sé stesso e per il suo mondo, figlia compresa, capace di immolare a suo modo gli affetti più vicini per appagare la propria visione egoistica e interessata del mondo. A farne le spese è la figlia Bianca, che è un’idealista e non ha nessuna intenzione di seguire le mire del padre. Una commedia essenziale, divertente e non priva di stimoli per meditare sulla nostra esistenza e per ridimensionare, guardandole da una differente angolatura, alcune comuni problematiche quotidiane, specie nel rapporto tra genitori e figli. Come porre rimedio a tutto ciò? A saperlo! Se qualcuno ha un rimedio me lo facesse sapere, anche perché questa situazione la sto sperimentando nella vita reale, avendo, appunto, una figlia adolescente di nome Bianca e quindi la finzione si mescola con la realtà.

Roberto, quanta strada hai percorso sino ad oggi e quanta esperienza porti con te, oltre ai ricordi?
Di strada ne ho percorsa e spero mi abbia portato ad una crescita come essere umano più consapevole di se stesso e di conseguenza più attento verso il prossimo.

C’è qualcosa a tuo avviso che non sei ancora riuscito a realizzare?
Come sogno nel cassetto, mi piacerebbe realizzare un film mio, la sceneggiatura ce l’ho.

Cosa è cambiato da quelli che sono stati i tuoi inizi e quali errori, se così vogliamo definirli, non ripeteresti?
Di errori ne ho sicuramente fatti tanti, ma è pur vero che sono proprio gli errori che ci danno l’opportunità di crescere e quindi penso, che sono quello che sono, nel bene e nel male, anche grazie agli errori commessi.

Progetti futuri di cui poter parlare di Roberto Lopez?
Progetti per il futuro, sto finendo di scrivere una commedia che andrà in scena nel prossimo autunno/inverno. E quel film a cui ho accennato prima, chissà, magari qualcosa si muove… Grazie!

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