La band britannica Pendragon è stata costretta ad annullare undici date del suo sold out tour in Europa che è stato cancellato.
L’emergenza sanitaria legata al CoronaVirus e le recenti regole imposte dai vari governi in Europa hanno imposto la cancellazione del resto del tour della prog rock band Pendragon. Le tante date del mitico gruppo dei talentuosi Nick Barrett, cantante chitarrista e Clive Nolan, tastierista, accompagnati dal bassista Peter Gee e dal batterista Jan Vincent Velazco, avevano registrato velocemente il sold-out e i pochi concerti che la formazione era riuscita a tenere erano stati un successo.
Ma il peggiorare della situazione epidemica in Europa ha causato per prima la cancellazione dello spettacolo in programma a Verona, Il Giardino, unica tappa italiana della tournèe, e poi di tutti gli altri. Ma non basta. I Pendragon, reduci dal successo del loro più recente cd, Love Over Fear, di cui presentavano alcuni brani anche durante gli spettacoli del loro tour, dovranno rinunciare anche alla prestigiosa partecipazione alla Cruise to The Edge (Host la storica rock band YES), che è stata posposta a data da definire chiaramente sempre a causa dell’epidemia di CoronaVirus.
Per i Pendragon non c’è stato altro da fare se non decidere di tornare in patria, la Gran Bretagna, non senza ritardi ed inconvenienti sulla strada relativi ai vari controlli ai confini di uno o dell’altro paese che stanno attraversando. Della difficile e dura esperienza che ha portato a rimandare tutte le restanti date del loro tour, i Pendragon hanno parlato alla BBC, la prestigiosa emittente inglese, in collegamento dalla Bavaria. “E’ stato molto stressante”, ha detto Clive Nolan, il tastierista della band, “abbiamo fatto letteralmente una lotta contro il tempo per riuscire a tenere i nostri shows prima che a causa del CoronaVirus tutto si chiudesse ma arrivati a questo punto ci interessava prima di tutto tenere in considerazione la nostra salute, quella dei nostri fans e delle persone che lavorano con noi”. “Di sicuro tutto questo ha avuto un impatto devastante per noi”, ha detto Rachel Wilce, la tour manager della formazione, “abbiamo cancellato oggi ben 11 shows, vale a dire due anni e mezzo di lavoro ma la sicurezza è la prima cosa in assoluto”.
Di sicuro la band spera di poter recuperare questi concerti. “Innanzitutto dobbiamo assicurarci di tornare a casa”, ha dichiarato Clive, “ma anche di riportare a casa le persone della nostra crew, che vengono dall’Olanda, dalla Germania e dalla Francia. Fatto ciò inizieremo a pensare a riprogrammare i nostri concerti ma per questo bisognerà vedere anche l’andamento dell’epidemia. Noi speriamo di tornare presto in tour ma non sappiamo esattamente quando”.