Ameria Festival 2015: ai nastri di partenza

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Venerdì 11 settembre si apre l’edizione 2015 dell’Ameria Festival, un evento ricco di appuntamenti, divisi in cinque weekend, che proseguiranno fino all’11 ottobre nella suggestiva città romana Ameria (oggi Amelia).Il primo grande appuntamento sarà al Teatro Sociale, alle 20.30, con il grande Concerto Inaugurale: uno straordinario summit dei due più celebri ed amati concertisti italiani, Uto Ughi al violino e Bruno Canino al pianoforte.

In programma la Sonata in la maggiore op. 47 n. 9 “A Kreutzer” di Ludwig Van Beethoven, l’Introduzione e rondò capriccioso op. 28 di Camille Saint-Saens e le Variazioni su un tema originale op. 15 di Henryk Wieniawski.Inoltre, per tutta le durata del festival, dall’11 settembre all’11 ottobre, presso le Sale di Palazzo Aldega in programma la Mostra evento “DA NEW YORK IN UMBRIA” dedicata ai Disegni e alle sculture di Louise Nevelson e di Bruno Ceccobelli. La mostra nasce come omaggio dell’artista umbro alla scultrice americana più famosa del  XX Secolo. Della Nevelson sono presenti sculture e disegni compresi tra gli anni ‘30 e gli anni ‘50: si tratta di un gruppo già esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, proveniente dalla raccolta della scrittrice Diana Mackow, amica e collaboratrice della grande Artista, scomparsa nel 1988. Le opere di Ceccobelli fanno parte della raccolta personale dell’artista: vanno dal 1980 al 1986.

 Uto-UghiUto Ughi: Ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha studiato sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”. Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee, suonando poi in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Spivakov, Temirkanov e molti altri. Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A, per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, “Le Quattro Stagioni”, tre Concerti di Paganini nell’edizione inedita di direttore–solista. Le sue ultime incisioni sono: “Il Trillo del diavolo” (disco “live” dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallish con la Bayerischer Rundfunk ; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e de Burgos; l’incisione discografica per Sony Classical, nel 2013, dal titolo “Violino Romantico”, una raccolta di pezzi emblematici del Romanticismo sul violino, con la partecipazione dell’Orchestra da Camera I Filarmonici di Roma. Altro evento di particolare rilievo è la pubblicazione del libro “Quel Diavolo di un Trillo – note della mia vita”, avvenuta nel 2013, edito da Einaudi: la storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica.

Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.

Bruno CaninoBruno Canino: è nato a Napoli, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove ha poi insegnato per 24 anni pianoforte principale. Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festival europei, in America, Australia, Giappone, Cina. Da 40 anni suona in Duo pianistico con Antonio Ballista e, da quasi 30 , fa parte del Trio di Milano. Collabora con illustri strumentisti come Accardo, Harrell, Ughi, Viktoria Mullova, Perlman. E’ stato per alcuni anni direttore artistico della società di concerti Giovine Orchestra Genovese e, in seguito, per la stagione autunnale del Campus Internazionale di Musica di Latina. Attualmente è direttore della sezione Musica della Biennale di Venezia. Si è molto dedicato alla musica contemporanea, lavorando fra gli altri con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karl-Heinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti e altri di cui ha presentato spesso le opere in prima esecuzione. Numerose le sue registrazioni discografiche: fra le più recenti le Variazioni Goldberg di Bach, l’integrale pianistica di Casella ed ha iniziato quella di Debussy per la Stradivarius di cui é uscito il primo disco. Tiene un corso di perfezionamento per pianoforte e musica da camera del Novecento al Conservatorio di Berna. Ha pubblicato un libro intitolato Vademecum del pianista da camera edito da Passigli.

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