L'ora legale - Ficarra e Picone

L’ora legale, “onestamente parlando” Ficarra e Picone

Tutto quello che può succedere durante L’ora legale di Ficarra e Picone

In anteprima a Napoli per vedere il sesto film di Salvo Ficarra e Valentino Picone, L’ora legale, che uscirà giovedì prossimo in circa 600 sale, non mancano gli spunti di riflessione. Ma andiamo per gradi!

L'ora legale - Ficarra e Picone

Un film importante per il duo comico siciliano che celebra 16 anni dall’uscita del primo lungometraggio, Nati Stanchi. Un duo sempre più affiatato, spontaneo e soprattutto diretto che con una quiete a dir poco invidiabile, anche durante il confronto con i giornalisti e con il pubblico, racconta idee, prospettive e punti di vista, non solo del film del quale sono protagonisti, ma anche di uno spaccatto di attualità a cui rende nota il film.

L’ora legale rappresenta per lo spettatore un nuovo punto di vista, tacito ma di pubblico dominio, intrigante nelle aspettative ma concreto nelle conclusioni, e noi come da richiesta di Valentino Picone non vogliamo spoilerare il finale o il senso del film, ma ci limitiamo a trasferirvi quello del film è sicuramente degno di nota.

La location

La location (è stato girato tra Palermo e Termini Imerese) è a dir poco meravigliosa, un Municipio che alle spalle ha il mare rende intense le panoramiche dall’alto nella Piazza principale dove si svolge il tutto.

Eccezionale la natura del posto che si intravede nelle scene con la forestale e durante le demolizioni edilizie in spiaggia.

I personaggi

Ficarra e Picone nel loro complesso sono quello che ci si aspetta, nelle righe degli schemi classici del duo, che senza “esasperare” la battuta di parola rendono la risata semplice. Degne di nota la presenza di un Leo Gullotta in grande forma, che seppur personaggio di supporto, rende importante la sua presenza…ed alla pari un Tony Sperandeo che sembra nato per interpretare il ruolo del sindaco Gaetano Patanè, non una virgola fuori posto.

Ficarra e Picone in conferenza stampa

Grande sorpresa Vincenzo Amato che interpreta Pier Paolo Natoli, per l’intensità interpretativa di un personaggio che da un certo punto di vista ha la sua difficoltà interiore.
Vincente anche la scelta di Eleonora De Luca, acqua e sapone in un film (come nel più classico di quelli di Ficarra e Picone), la super bellona attira uomini non avrebbe avuto un senso. Menzione speciale anche ad una coppia comica d’eccellenza formata da Sergio Friscia ed Antonio Catania.

Conclusioni

I due protagonisti, Ficarra e Picone, si scusano scherzosamente con il pubblico se alla fine del film risulta esserci una “morale”, ma questo spaccato d’Italia che racconta l’onestà, la politica, la famiglia e le abitudini, merita di essere visto anche e soprattutto come spunto di riflessione sia per giovani, sia per adulti.

L’ora legale – Sinossi

In un paese della Sicilia, Pietrammare, puntuale come l’ora legale, arriva il momento delle elezioni per la scelta del nuovo sindaco. Da anni imperversa sul paese Gaetano Patanè, lo storico sindaco del piccolo centro siciliano. Un sindaco maneggione e pronto ad usare tutte le armi della politica per creare consenso attorno a sé. A lui si oppone Pierpaolo Natoli, un professore cinquantenne, sceso nell’agone politico per la prima volta, sostenuto da una lista civica e da uno sparuto gruppo di attivisti per offrire alla figlia diciottenne, Betti, un’alternativa in occasione del suo primo voto.

Una scena de L'ora legale

I nostri due eroi Salvo e Valentino sono schierati su fronti opposti: il furbo Salvo, manco a dirlo, offre i suoi servigi a Patanè, dato vincente in tutti i sondaggi; mentre il candido Valentino scende in campo a fianco dell’outsider Natoli a cui è legato, come peraltro Salvo, da un vincolo di parentela in quanto cognato. Al di là della rivalità, però, entrambi mirano ad ottenere un “favore” che potrebbe cambiare la loro vita: un gazebo che permetterebbe di ampliare la clientela, e quindi gli incassi, del piccolo chiosco di bibite posto nella piazza principale del paese.

Il Popolo vive, o meglio si lascia vivere, in un perenne stato di precarietà e di illegalità. Le macchine in doppia fila, l’immondizia sparsa per strada, ambulanti e parcheggiatori abusivi, le buche, e, su tutto, l’assenza di controlli che rendono le giornate dei cittadini una costante via Crucis da affrontare con l’unica arma a loro disposizione: la lamentela. A poche ore dal voto, però, arriverà il fato, il caso, o forse il destino a dare al popolo la forza di reagire, consentendo ai cittadini uno scatto d’orgoglio che li porterà a ribaltare alle urne tutti i sondaggi pre elettorali. Pierpaolo Natoli verrà eletto a furor di popolo e con lui verrà eletta la legalità.

Sapranno però i nostri concittadini fare i conti con la tanto attesa legalità?

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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