Carolina Crescentini, Vincenzo Ferrera, Carmine Recano per Mare Fuori 2. Foto di Sabrina Cirillo
Carolina Crescentini, Vincenzo Ferrera, Carmine Recano per Mare Fuori 2. Foto di Sabrina Cirillo

Mare Fuori: al via la seconda stagione

Dopo il successo della prima serie su Rai, torna nuovamente in prima serata Mare Fuori per la seconda stagione.

Carolina Crescentini, Vincenzo Ferrera, Carmine Recano per Mare Fuori 2. Foto di Sabrina Cirillo
Carolina Crescentini, Vincenzo Ferrera, Carmine Recano per Mare Fuori 2. Foto di Sabrina Cirillo

MareFuori

L’Istituto di detenzione minorile è un’interruzione di tempo e spazio per i ragazzi che nel pieno della loro giovinezza si sono rivelati pericolosi per la società in cui vivono. Qui dentro, nel vuoto provocato dallo sradicamento dal loro ambiente familiare e sociale hanno modo di capire chi sono stati, chi sono e chi vorranno essere. Il primo passo da fare per compiere questo percorso è conoscere la famiglia da cui provengono e capire quella verso la quale tendono. Nella seconda stagione di Mare Fuori ogni detenuto si trova di fronte, come uno specchio, la propria famiglia, e verrà chiamato a compiere una scelta. Seguirne le orme o rinnegarle?
Troveremo nuovi personaggi che faranno il loro ingresso nell’IPM, come Kubra, una ragazza di origini nigeriane colpevole di matricidio. O Sasà, un ragazzino arrestato per violenza carnale, un reato che è convinto di non aver compiuto.
Le nuove puntate vedono ancora una volta protagonisti i ragazzi rinchiusi nell’istituto, ma è fuori da queste mura che si indaga per cercare i veri responsabili dei crimini compiuti dai nostri giovani detenuti, perché quando un minorenne sbaglia ci sono sempre degli adulti colpevoli.

Le dichiarazioni

La regista Milena Cocozza racconta: “Da sempre credo che l’adolescenza, con l’esasperazione delle sue espressioni, sia un momento bellissimo e delicato da raccontare. Il momento in cui si è molte cose in potenziale e si lotta per trovare una forma più definita. Mare Fuori è uno tuffo profondo in questo magma che ribolle, nei sentimenti sempre contrastanti dei suoi protagonisti, ed è stata una grande sfida confrontarsi con una materia così viva e controversa, e che mi sta molto a cuore.

Da parte mia ho cercato di restituirne i tormenti, lasciando agli attori più spazio espressivo possibile. Provando, attraverso i loro occhi, a raccontare la perdita di senso, il dubbio tra cosa si pensa sia giusto fare e la spinta verso il male, che con la sua fascinazione attrae e seduce.

Quello che ho cercato di fare, è stato mettermi dalla loro parte, sentire e vedere con i loro occhi, e con un cast così brillante e partecipe emotivamente alle storie da raccontare, è stato edificante e coinvolgente. Abbiamo lavorato per restituire la verità delle emozioni prima di tutto, e cercato di adattare la materia al grande sfondo di una città poliedrica e contraddittoria come Napoli, dove allo stesso tempo le cose sono molto più facili ed incredibilmente più crudeli e difficili. Quindi prima di tutto i ragazzi, dando all’ascolto, alle prove, al dialogo, un peso notevole nella lavorazione, poi gli attori che interpretano gli adulti con cui questi ragazzi si confrontano, trovando per ciascuno uno spazio espressivo che era già potenziale nella scrittura dei ruoli. E poi l’Istituto Penale, un ambiente costrittivo, ma solare ed immerso nella città, da cui arrivano echi e suggestioni. Sostanzialmente credo che questa serie abbia le caratteristiche per arrivare al cuore delle persone, degli adulti così come dei ragazzi, ed io ho fatto di tutto per trattare questa ricchissima materia con onestà, lasciando sempre un messaggio educativo contro la violenza, contro i fallimenti e le scelte suicide, contro gli errori che consapevolmente o meno, gli uomini e le donne commettono ad ogni età e che hanno ricaschi spesso pesantissimi, anche sugli altri.

Questa è una storia di debolezze, di sbagli, di scontri, ma è anche una storia di riti di passaggio e di grandi e folli amori, di grande amicizia, e se tra le sbarre c sta ‘o mar for, che è speranza e bellezza e rinascita, si può pensare al futuro con fiducia e ottimismo“.

Aggiunge Ivan Silvestrini: “Quando vidi Mare Fuori per la prima volta mi appassionai molto a quegli educatori che il male provano ad estirparlo dal cuore di chi sembra esservi destinato. Questa lotta, spesso contro i mulini a vento, é il cuore di questa stagione. Il bene esiste, ma é un bene imperfetto, pieno di fragilità e nonostante ciò ce la mette tutta. Perché finché c’è qualcuno che ci prova c’è speranza. Non sempre il bene trionfa, e questo é un aspetto molto vero e crudele della serie, ma il bene può fare breccia, e cambiare un’anima.

Girare questa serie é stata una sfida, calarmi in una realtà già collaudata e complessa, cercare di portarvi qualcosa di mio e farla crescere era una bella responsabilità. Se ce l’ho fatta é stato grazie ad una produzione sempre in ascolto, ad una troupe che ho visto spendersi come non mai per trasformare la mia visione in immagini, e un cast meraviglioso, pieno di talento e generosità, che si é fidato di me senza esitazione alcuna, ognuno desideroso di splendere e far splendere i suoi compagni d’avventura. Abbiamo girato scene di tutti i tipi, da delicati momenti intimi con tre cineprese a intricati piani sequenza in cui con una sola macchina rischiavamo il tutto per tutto coreografando come una danza miriadi di elementi. Ho cercato, come faccio sempre, di responsabilizzare il cast, chiedendo loro di contribuire con idee e soluzioni che tenessero sempre in vita i loro personaggi, in modo da dare alla già ricchissima sceneggiatura ulteriore tridimensionalità. Il risultato non sta a me giudicarlo, ma mi ha reso orgoglioso vedere queste attrici e questi attori superarsi davanti ai miei occhi. Sono certo che ognuno di noi porterà questa storia nel cuore per sempre, e mi auguro possa accadere lo stesso a chi la vedrà“.

Curiosità sulla colonna sonora

La travolgente colonna sonora della seconda stagione di Mare Fuori è firmata ancora una volta da Stefano Lentini e vede proseguire la preziosa collaborazione con Raiz, nella canzone Amore che fa male, e con Matteo Paolillo, autore di Sangue Nero, con le voci di due giovani attori e protagonisti della Serie: Cardiotrap (Domenico Cuomo) e Gemma (Serena Codato). Grazie alla collaborazione de “L’Orchestra del Cinema” e dei prestigiosi Forum Studios di Roma, Stefano Lentini ha diretto, anche per questa seconda stagione, una grande produzione musicale sviluppando l’inedita fusione tra musica sacra e Pop. Il grande successo ottenuto lo scorso anno dalla soundtrack della serie Tv è confermato dai numeri collezionati sulle piattaforme digitali: oltre 4 milioni di views su Youtube e più di 2,5 milioni streaming su Spotify, conquistando per settimane la playlist “Viral 50 Italia”.

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