Georgia Manci. Foto di Massimo Insabato
Georgia Manci. Foto di Massimo Insabato

Georgia Manci: sono la ragazza di sempre, con tanti sogni da realizzare!

Georgia Manci è una ballerina, una ragazza con i piedi ben piantati per terra, ma piena di sogni, di buone speranze. La incontriamo, in occasione di una nuova puntata di “Tale e Quale Show”, per parlare del suo nuovo ruolo all’interno del programma, dopo anni di presenza nel corpo di ballo. Ringraziamo Georgia della chiacchierata, dei piacevoli ricordi e nuovi racconti..

Georgia Manci. Foto di Massimo Insabato
Georgia Manci. Foto di Massimo Insabato

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Georgia Manci. Come stai?

Sto bene, grazie! Ho cercato, durante la pandemia, di non buttarmi giù, continuando a restare ottimista, circa il nostro futuro, seppure abbia sofferto il secondo lockdown. Da poco, fortunatamente, ho ripreso a lavorare. Sono molto felice!

“Tale e Quale Show” è da sempre la tua casa. Quest’anno, però, qualcosa è cambiato..

Quando mi è stato proposto di essere dietro le quinte, non più in prima linea, non sapevo come l’avrei presa. Questo lavoro da assistente coreografo, mi rende serena e mi regala nuove soddisfazioni. Tra l’altro, ho un bellissimo rapporto sia con i ballerini presenti nel corpo di ballo che con chi lavora dietro le quinte, specie con Fabrizio Mainini.

Che aria si respira dietro le quinte?

Si respira un’aria serena, tranquilla, legata a tanta professionalità e rispetto reciproco. Sento ancora di essere una di loro. Siamo soltanto alla sesta puntata, ma sono felice di come stia procedendo il tutto.

Come descriveresti il periodo che stai vivendo?

È di certo un periodo di cambiamento. Si cresce, certo, ma continuo a sentirmi una ragazza, la stessa di alcuni anni fa.

Come ha avuto inizio la tua passione per il ballo?

Ho mosso i primi passi in una scuola di danza all’età di cinque anni. Devo grazie ai miei genitori, al loro amore per la musica. A spingermi ad avvicinarmi a questo ambito, è stata anche la passione che ho sempre nutrito per Michael Jackson. Non ho mai pensato di mollare, di smettere!

Qual è stato il momento in cui hai pensato di essere sulla strada giusta?

Verso i quindici anni ho avuto una leggera crisi, spinta dal voler uscire con gli amici, dal voler vivere la mia età. Successivamente, ho suonato pianoforte, per poi prendere lezioni di sassofono, senza accantonare la danza. Sono arrivati i primi provini, i primi programmi, le prime vere sfide.

Georgia Manci. Foto di Massimo Insabato
Georgia Manci. Foto di Massimo Insabato

Chi è Georgia nella vita di tutti i giorni?

Sono figlia unica e quindi avere tante persone intorno, tanti amici a cui voler bene, è qualcosa di fondamentale nel mio vissuto. Sono solare, di compagnia. Mi piace poter intrattenere le persone, creare legami forti.

Ci siamo incontrate, alcuni anni fa, sul set del cortometraggio, “Sogni a Orologeria”. Ti piacerebbe tentare la carriera da attrice?

Si, mi piacerebbe, ma sono dell’idea che ci sia bisogno di studiare, prima di poter tentare determinate strade. Da ragazza, durante il periodo universitario, conducevo dei programmi. Non mi dispiacerebbe riprendere quella strada, senza perdere mai di vista il ballo, la mia reale passione.

Un tuo sogno nel cassetto?

Ne ho tantissimi! Mi piacerebbe visitare più posti possibili e realizzarmi sempre più nel lavoro. Sogno, tra l’altro, una seconda casa, possibilmente a New York. Sono acquario, sono una sognatrice, ma vivo con i piedi per terra.

“Tale e Quale Show” ti ha regalato un grande amore..

Sono passati cinque anni! Con Antonio (Mezzancella) abbiamo molte cose in comune, anche se diversi, caratterialmente. Gli dico sempre che è stato lui a venire in casa mia, prendendo parte a “Tale e Quale” (ride). Ci compensiamo molto, seppure lui sia più razionale e con i piedi per terra, rispetto a me.

Cosa manca alla televisione di oggi, secondo il tuo punto di vista?

Sono una nostalgica e, in quanto tale, ti dico che a mancarmi sono i programmi di un tempo, quelli legati al varietà. La televisione di oggi, purtroppo, non è più come allora. Sarebbe bello riproporre un qualcosa del genere, un piccolo ritorno al passato.

Cosa ti auguri per il futuro?

Mi auguro cose semplici. Serenità, salute, solo cose belle, cose normali.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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