Buongiorno, mamma! su Canale 5

Buongiorno, Mamma! Un successo targato Mediaset

“Buongiorno, Mamma!”, il successo targato Mediaset, ha riscosso grandi consensi nella puntata conclusiva. La serie ha difatti tenuto i telespettatori con il fiato sospeso, sino alla scena finale, che lascia ben sperare in una prossima stagione. Il finale, appunto, è rimasto aperto, in via di definizione ed ha raccolto ben 3,4 milioni di spettatori. La famiglia Borghi, capitanata dal bravissimo Raoul Bova, ha saputo regalare nuova linfa alle fiction di Canale 5, con una bellissima, seppure ingarbugliata, saga dedicata alla famiglia, all’amore, alle unioni forti, che ci riportano al sentimento puro e genuino di un tempo.

Buongiorno, mamma! su Canale 5

Una trama, quella che caratterizza la serie, davvero ben strutturata, seppure articolata, costituita da salti temporali, ben legati tra loro. La scommessa era proprio questa, annessa alla paura stessa di poter perdere, durante il corso delle puntate, attenzione da parte del pubblico. Grande merito, quindi, ad Elena Bucaccio, ideatrice della serie, insieme a Lea Tafuri e a Leonardo Valenti.

La storia, chiaramente, prende spunto dalla reale vicenda di Angela Moroni, moglie di Nazzareno. La donna, così come nella fiction, si addormentò per 29 anni, continuando a donare amore, attenzioni, affetto smisurato alla famiglia e ad un marito che mai, in tutti quegli anni, ha pensato di poter staccare la spina, di poterle dire addio. Storia di un sentimento forte, reale e ben radicato, degna di essere vissuta e di diventare un cult, come lo è oggi “Buongiorno, Mamma!”.

Grande merito a tutto il cast, a partire appunto da Raoul Bova, per poi passare a Maria Chiara Giannetta, Elena Funari, Matteo Oscar Giuggioli, Ginevra Francesconi, Beatrice Arnera, Stella Egitto, Erasmo Genzini, Domenico Diele, Federico Cesari, Serena Autieri.

Il web, stamane, non parla di altro che di una futura seconda stagione e di quanto sia piaciuto questo finale aperto, terminato con suspense. Domanda di molti che speriamo possa avere presto una eventuale conferma.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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