Napoli 2050: il futuro sogna in grande dal mare

Napoli 2050: il futuro sogna in grande dal mare

Gli Studenti dell’dell’ITI Galileo Ferraris immaginano con “Napoli 2050”, una città avveniristica tra acqua e verde urbano.

Napoli si è sempre specchiata nel suo mare, ma ora, per la prima volta, lo fa per immaginare il domani. Dimenticate le solite cartoline, perché qui si parla di una città che galleggia tra passerelle marine, vanta giardini pensili, si muove su metropolitane subacquee e si veste di architetture ricoperte di vegetazione. No, non è un film di fantascienza, o meglio, lo è in un certo senso! Tutto questo nasce da “Napoli 2050“, un’antologia di cortometraggi visionari ideati dagli studenti dell’ITI Galileo Ferraris. Un progetto che ha trasformato cinema, tecnologia e pura fantasia in uno strumento educativo così potente e coinvolgente da far tremare le fondamenta della didattica tradizionale.

Questo viaggio nel futuro partenopeo non è spuntato dal nulla, ma è il frutto di un’idea luminosa di Sabrina Innocenti, presidente di Ecole Cinema, e Monica Macchi. Si inserisce nel più ampio contesto del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da MiC e MiM, denominato “Visioni fuori luogo”. Un parterre di partner d’eccezione ha reso possibile questa avventura: dal Comune di Napoli – Assessorato alle Politiche Giovanili, a Natia Docufilm, passando per l’Associazione Ecole Cinema e Lemon Accademy. L’obiettivo? Coinvolgere ragazze e ragazzi in un percorso formativo capace di farli guardare alla loro città con occhi completamente nuovi. Immaginatevi la scena: proiezioni di film e cortometraggi su Napoli presso la Mediateca Santa Sofia, un vero e proprio alfabetismo visivo che ha unito identità, storia e, soprattutto, infinite possibilità future. Un connubio perfetto che ha permesso a questi giovani talenti di andare oltre il presente e di costruire un ponte verso una Napoli che, forse, non abbiamo mai osato sognare. E la cosa più bella è che, in mezzo a tutte queste innovazioni e fantasie, una cosa rimane chiara: il mare, simbolo eterno della città, è l’unico elemento che non invecchia mai.

Napoli 2050: La Creatività al Servizio dell’Educazione

A guidare questa spedizione nell’immaginario collettivo c’è stato il regista Giuseppe Carrieri, un vero e proprio Virgilio in questo viaggio visionario. È stato lui ad accompagnare gli studenti, passo dopo passo, nella realizzazione di queste visioni di una Napoli del 2050. Una città dove la fantasia si sposa con la realtà, dove i sogni prendono forma sullo schermo e diventano quasi palpabili. E a sentirlo parlare, si capisce subito la passione e la dedizione che ha messo in questo progetto.

Educare all’Immaginazione: La Chiave di Volta del Progetto Napoli 2050

“Abbiamo chiesto agli studenti di esplorare ciò che li circonda e provare a riscriverlo. Napoli non è solo quella che conosciamo: può essere pensata, reinventata, sognata. È questo lo scopo del nostro laboratorio: educare all’immaginazione”, ha raccontato Carrieri, curatore artistico del progetto e produttore per Natia Film. Una dichiarazione che racchiude l’essenza di un’iniziativa che va ben oltre la semplice creazione di cortometraggi. Si tratta di un vero e proprio investimento nel futuro, un modo per fornire ai giovani gli strumenti per pensare in modo critico, per non accontentarsi del “già visto” e per osare immaginare un mondo migliore, partendo proprio dalla loro città. E l’ITI Galileo Ferraris, con la sua nuova dirigente Daniela Conte, ha colto al volo questa opportunità, rafforzando la sua vocazione all’innovazione metodologica. Questo non è un progetto isolato, ma un tassello fondamentale in una visione educativa più ampia che punta a preparare i giovani alle sfide del domani, fornendo loro competenze trasversali e una mentalità aperta al cambiamento.

L’antologia di brevi film “Napoli 2050” non è solo il risultato finale di un laboratorio, ma il culmine di un percorso che ha integrato anche la formazione dei docenti sull’uso del cinema nella didattica. Un aspetto fondamentale, perché per innovare l’apprendimento, è necessario fornire ai docenti gli strumenti e le conoscenze adeguate. Tutto questo è stato possibile grazie a una progettazione coerente con i protocolli del Ministero dell’Istruzione, garantendo così la qualità e la validità di questo approccio. Questa esperienza, nata in un quartiere come Scampia, è stata portata anche alla Fiera Didacta, il più importante evento nazionale dedicato alla scuola. Un riconoscimento importantissimo per una scuola che, da Scampia, oggi guarda al futuro con occhi nuovi, portando il cinema in classe come strumento di crescita, di pensiero critico e, soprattutto, di visione. È la dimostrazione che l’innovazione può fiorire ovunque, anche in contesti complessi, quando c’è la volontà e la giusta spinta propulsiva.

Oltre il progetto: Un Patrimonio Audiovisivo in Crescita

Ma l’onda di innovazione non si ferma a “Napoli 2050”. Il progetto ha dato vita anche ad altri prodotti audiovisivi che raccontano la memoria storica di luoghi simbolici della città, come la Galleria Principe di Napoli. Immaginate la potenza di questi materiali: non solo cinema di finzione, ma anche documentari che scavano nel passato per illuminare il presente e proiettarsi nel futuro.

Galleria Principe di Napoli: Tra Memoria e Futuro

Questi materiali non sono destinati a rimanere negli archivi, ma saranno i protagonisti degli eventi collaterali previsti nei prossimi mesi. Sarà un’occasione per il pubblico di immergersi nella storia e nell’identità di Napoli attraverso un linguaggio nuovo e coinvolgente. È un modo per valorizzare il patrimonio culturale della città, rendendolo accessibile e interessante anche per le nuove generazioni. L’ITI Galileo Ferraris si sta dimostrando un vero e proprio incubatore di talenti, non solo nel campo della tecnologia, ma anche in quello dell’arte e della narrazione. Questo progetto dimostra come il cinema possa essere un veicolo potente per la crescita personale e collettiva, un mezzo per esplorare nuove prospettive e per costruire una società più consapevole e creativa. La sinergia tra scuola, istituzioni e mondo della produzione ha creato un modello virtuoso che, si spera, possa essere replicato in altre realtà. “Napoli 2050” è molto più di una collezione di cortometraggi; è una dichiarazione d’intenti, un inno alla capacità di sognare e di costruire un futuro migliore, partendo dalla straordinaria eredità di una città come Napoli.

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