Andrea Tidona

Andrea Tidona si fa in… cinque

Andrea Tidona nato a Modica (Ragusa) classe ’51, tanto teatro alle spalle (da Strehler a Cecchi), voce di John Malkovich nel film “Educazione siberiana” di Salvatores, un curriculum cinematografico di tutto rispetto (da Benigni, a M.T. Giordana e Nanni Moretti) – con talento e discrezione Andrea Tidona si sta ormai imponendo come uno dei volti più famigliari del piccolo schermo, sventagliando in poche settimane un vero e proprio full di apparizioni: treRai e due Mediaset, per l’esattezza.

Andrea Tidona
Andrea Tidona. Foto da Ufficio Stampa.

E’ il dottor Alfredi di “Braccialetti Rossi“, la serie rivelazione di RaiUno, che nell’ultima puntata (2 marzo) si avvia a superare i 7.000.000 di telespettatori ed è ormai diventata un cult fra giovani e giovanissimi.

Ha interpretato il ruolo del dirigente Rai in “Non è mai troppo Tardi” ed è il magistrato che tenta di ostacolare le indagini del giudice Lenzi (Luca Zingaretti) nella miniserie di Carlo Carlei: “Il giudice meschino” (3-4marzo, ancora Rai Uno). Nel frattempo è il padre autoritario della bella Claudia (Nathalie Rapti Gomez) ne I segreti di Borgo Larici (Canale 5).

E, sempre per l’ammiraglia Mediaset, sarà fra i protagonisti di “Le mani dentro la città” serie in 6 puntate doppie firmata da Alessandro Angelini per Tao due (in onda a metà marzo). Al centro della storia, la penetrazione della ‘ndrangheta in Lombardia sotto il dominio invisibile della famiglia Mancuso, di cui Andrea Tidona (nel ruolo di Carmine Mancuso) è il capostorico: un personaggio ispirato al padrino di Francis Ford Coppola.

Ma il gioco non si ferma qui: fra poco, Andrea tornerà da protagonista sul set de “Il giovane Montalbano” di Tavarelli, in cui interpreta il ruolo di Carmine Fazio, il detective ‘veterano’ del fedelissimo team del giovane Salvo.

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