Alberto Patrucco. Foto da Ufficio Stampa
Alberto Patrucco. Foto da Ufficio Stampa.

Alberto Patrucco in scena con Sotto Spirito

Uno spettacolo comico musicale al Teatro Sociale di Luino per Alberto Patrucco

Parliamo oggi dello spettacolo di Alberto Patrucco che andrà in scena a Luino. Anche se è già stato tradotto da molti, tra cui Nanni Svampa e l’immenso De André, in Italia conosciamo ancora molto poco la vastissima opera di quello che può essere considerato il padre della canzone d’autore, non solo francese ma anche italiana. Ma oltre alle parole irriverenti è lo schema espositivo di Brassens a creare un ponte tra la musica e la comicità, per quella che è l’essenza vera del Cabaret.

Alberto Patrucco. Foto da Ufficio Stampa
Alberto Patrucco. Foto da Ufficio Stampa.

E chi meglio dell’umorista Alberto Patrucco, teorizzatore del “pessimismo cosmico” fin dai tempi di Zelig, poteva incarnare alla perfezione questo spirito, rievocando attraverso la sua voce cavernosa, il suo sguardo attento e il suo stile scanzonato, l’anticonformista Georges Charles Brassens.

Col consenso degli eredi, infatti, è ormai un decennio che il cabarettista brianzolo presenta nei teatri italiani un Recital scritto insieme ad Antonio Voceri, per proporre insieme ai musicisti Daniele Caldarini e Francesco Gaffuri, alcuni brani del maestro della canzone d’autore mai tradotti prima in Italia. Nel 2008 Alberto Patrucco ha anche realizzato l’Album musicale: “Chi non la pensa come noi”, con dodici brani di Georges Brassens, mai tradotti in italiano e preservati nei loro contenuti da una traduzione accurata che ne ha salvaguardato poesia e sostanza.

Sotto spirito

Come tutta l’opera di Alberto Patrucco fin dagli anni del bianco e nero, passando per l’immenso successo di Zelig consacrato dai Best Seller Vedo Buio e Tempi Bastardi, è lo spunto per suscitare la risata su temi non banali e stimolare nel divertimento qualche momento di riflessione. Uno sguardo più che comico: umorista, disilluso, a volte corrosivo, ma che non rinuncia alla poesia e alla musica. Un incontro tra satira parlata e satira cantata, senza che una dimensione risulti estranea all’altra, sul filo di emozioni da anni dimenticate e finite sotto spirito.

Su Redazione

Redazione Giornalistica

Lascia un commento