Selfie di Francesco Castiglione sul set di Don Matteo. Fonte Pagina Facebook.
Selfie di Francesco Castiglione sul set di Don Matteo. Fonte Pagina Facebook.

Francesco Castiglione approda in Germania

Francesco Castiglione, sbarca al teatro con Libertà tra musica e parole

Attore eclettico e dalle forti doti recitative, il talentuoso Francesco Castiglione noto per le fiction Un passo dal cielo e Don Matteo, solo alcuni dei format italiani che hanno fatto emergere le sua straordinaria tecnica, torna a raccontarsi.

Selfie di Francesco Castiglione sul set di Don Matteo. Fonte Pagina Facebook.
Selfie di Francesco Castiglione sul set di Don Matteo. Fonte Pagina Facebook.

In queste settimane è impegnato nelle riprese della nuova stagione del prete-detective (con Terence Hill). Nel format, targato Lux Vide,  dalla decima stagione interpreta l’appuntato dei carabinieri Barba. Con un pizzico di fortuna, nonostante i suoi numerosi impegni,  riusciamo a raggiungerlo telefonicamente.

Un attore letteralmente “completo”, che riesce ad entrare nel cuore della gente, lasciando un segno indelebile.  Il prossimo 16 settembre con “Libertà tra musica e parole”, approderà in Germania. Uno spettacolo che parla di emigrazione, guerra e amore. Un viaggio tra le pagine più buie della storia italiana, che sicuramente conquisterà i tanti connazionali presenti nel Paese.

Ospite nuovamente de La Gazzetta dello Spettacolo, il giovane attore Francesco Castiglione impegnato in queste settimane nella registrazione della nuova stagione di Don Matteo. Francesco come sta l’appuntato barba?

L’appuntato Barba sta benissimo, quest’anno ha avuto anche un avanzamento di grado, ora è appuntato scelto (sorride). A parte questo dettaglio il mio personaggio quest’anno sta vivendo diverse situazioni, sia in caserma, accanto al grande Frassica che ogni giorno ha qualcosa da insegnarti, insegnamenti che trae dalla sua grande e poliedrica esperienza interpretativa: sono fortunato di lavorare a fianco di un big come lui e, finché posso, “ruberò” dal suo enorme bagaglio artistico.

Altro non posso dire, come ben sapete non posso anticipare nulla, posso solo dire che sarà una bellissima stagione con tanti personaggi nuovi ed interessanti.

Cosa puoi dirmi sui nuovi episodi del prete-detective?

Il prete detective, ovvero il grandissimo Terence Hill sta benissimo, e vedere la felicità nei suoi occhi mentre continua a fare il lavoro più bello del mondo non ha prezzo. Quando ho le scene con lui mi faccio raccontare gli aneddoti, starei ore ad ascoltarlo, è una vera fortuna per me poter lavorare con lui, per il resto toccherà aspettare gennaio.

Con il tuo talento riesci, con risultati ottimali, a interpretare vari personaggi. Ricordiamo che sei reduce anche dalla fiction “Un passo dal cielo”, dove hai interpretato uno dei personaggi più misteriosi del format, cosa preferisci il buono o il cattivo? E come ti prepari per i vari personaggi?

L’esperienza sul set di “Un passo dal cielo” è stata unica; a parte i paesaggi in cui si gira e l’ambientazione in generale che sono un sogno, il mio personaggio era abbastanza cattivello, totalmente diverso dal buono e mite Barba. Lavorare su diversi caratteri, diversi pensieri, mettersi in gioco con identità che non ci appartengono proprio è la cosa più intrigante e stimolante del nostro mestiere. Dovrei dirti cosa preferisco tra il buono e il cattivo? Sicuramente tutti i caratteri che si allontanano da me; sento proprio la necessità di fare uno studio approfondito sui personaggi e questa è una fase importante: si crea qualcosa di nuovo, di “esterno” da te, una vera e propria rivoluzione intima.

Una volta perfezionato il nuovo personaggio, mi lascio trasportare da lui. Avviene così, non c’è una regola o meglio, ogni attore ha un suo modo di costruire la credibilità richiesta dal ruolo da interpretare.

Impegnato anche nel campo musicale, cosa puoi dirmi sul nuovo lavoro del maestro Francesco Perri?

Mi definisco sempre un attore che “canticchia” e “ballicchia” e capita spesso nei miei spettacoli; questa volta però il maestro Perri mentre lavorava al suo nuovo disco, ha pensato anche a me con un brano scritto da lui sulla mia storia, la mia infanzia e voleva che la cantassi io. Inizialmente sono entrato nel panico, ma la storia mi è stata cucita addosso e l’ho sentita subito mia, e poi ho una grandissima stima del maestro e mi sono lasciato andare. L’album si chiama “Lontano un giorno” e tra le 14 canzoni c’è anche la mia dal titolo “Dentro”: sono tanto felice di questa grande opportunità.

Tanti progetti anche in Calabria per Francesco Castiglione, cosa puoi svelare?

In Calabria che ormai sento come mia regione d’adozione, ho diversi progetti: il più importante è forse quello dello spettacolo “Francesco de Paula – L’opera” che dopo il debutto nel bellissimo teatro Rendano di Cosenza e varie repliche in Calabria, approderà il 24 Novembre nei palasport sparsi per la regione. Il  primo debutto con nuovo allestimento al PalaCalafiore di Reggio Calabria.

Non solo TV, anche tantissimo teatro, con “Libertà tra musica e parole” presto sarai di scena  in Germania, emozionato per questa nuova sfida? Cosa si prova nel far conoscere una triste pagina di storia italiana all’estero?

Il teatro è vita, è linfa di cui io ho immensamente bisogno; naturalmente durante i 10 mesi di riprese devo rallentare per forza di cose e per doveri contrattuali ma per fortuna sono riuscito ad incastrare diverse date, come il monologo “Ricordami dietro una foglia” fatto a maggio appena iniziate le riprese, “Francesco de Paula-L’opera” a novembre e lo spettacolo che ho ideato io, con cui giro l’Italia, dal titolo “Libertà tra musica e parole”, che porterò orgogliosamente in Germania, precisamente a Calw dove sono cresciuto fino all’età di 10 anni.

Lo spettacolo parla di emigrazione, guerra e amore. Purtroppo la triste pagina della nostra storia li in Germania la conoscono benissimo, lo spettacolo sarà interamente in lingua italiana per i nostri emigrati. Con me in scena l’attrice Valeria Zazzaretta e il maestro Francesco Perri, regia Marco Simeoli. Si, sono molto molto emozionato. Viva il teatro.

Su Omar Falvo

Laurea in Filosofia e Storia presso l'Università della Calabria, giornalista pubblicista e Guida Ufficiale del Parco Nazionale della Sila. Consulente per diverse aziende nel settore turistico, alberghi e strutture ricettive. Particolare attenzione rivolta alla fiction.

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