Cristiano D'Alterio

Non solo attore: Cristiano D’Alterio e i suoi nuovi progetti

Cristiano D’Alterio è stato selezionato come primo ospite del nuovo format televisivo “Fila M-Posto 10” dedicato al cinema con la regia di Mario Santocchio, le cui riprese inizieranno proprio questo fine settimana. Cogliamo l’occasione per conoscerlo un pò.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo Cristiano D’Alterio. Hai appena finito di girare un corto che porta la tua firma come sceneggiatura. Quando nasce l’idea? 

Grazie a voi. Si, il cortometraggio si intitola “Tratto da una storia vera”. Sono particolarmente orgoglioso di questo progetto perché realizzato subito dopo il lockdown, in un momento quindi di grande difficoltà e precarietà, fortunatamente la passione per questo lavoro ti porta sempre a buttare il cuore oltre l’ostacolo e così è stato anche questa volta.
In più, di questo lavoro ho firmato anche il soggetto e la sceneggiatura, per cui è stato proprio un percorso seguito step by step dall’inizio alla fine.

Quale ti piacerebbe fosse la destinazione del progetto?

Il destino di un corto è sempre, o quasi sempre, di partecipare a festival e concorsi e anche questo andrà in quella direzione.
Dato che le persone che l’hanno visto fino ad ora l’hanno trovato più che interessante, abbiamo deciso di farlo sottotitolare in inglese per tentare di partecipare anche a dei festival all’estero.

Qualcuno in particolare che ha dato un apporto alla produzione e che vuoi ringraziare?

Il corto è stato prodotto dall’associazione culturale ” Senz’arte ne’ parte ” e questo è un altro punto che mi rende orgoglioso, perchè quest’associazione l’ho costituita un anno fa per dare supportare, promuovere e produrre progetti teatrali, audiovisivi o comunque inerenti al mondo dell’arte.

Di recente sei stato ospite al Social World Film Festival in Campania. Prima del SWFF ti avevamo visto sempre al Picentia Short Film Festival di cui siamo Media Partner. Che ruolo avevi là?

Si, a Battipaglia (SA). Sono stato chiamato per tenere una Master Class su cinema e teatro nel post lockdown. Una bella esperienza, un festival peculiare peraltro ricco di contenuti e numerosi ospiti e soprattutto ben organizzato da Luca Capacchione e da Antonio Palo e che ha offerto, a mio parere, interessanti spunti di confronto.

Cristiano D'Alterio al Picentia Short Film Festival 2020
Cristiano D’Alterio al Picentia Short Film Festival 2020

E’ delle ultime settimane poi la notizia di un progetto legato al sociale. Ce ne parli?

Non  vi si può nascondere nulla ma purtroppo non mi è ancora consentito entrare nei dettagli di questo nuovo progetto; ci sarà modo di parlarne, anzi sicuramente ne sentirete parlare presto.

Un saluto a tutti i lettori de La Gazzetta dello Spettacolo.

Cristiano D’Alterio

Nasce a Roma nel 1981, inizia il suo percorso artistico sin da piccolo, con uno stage di recitazione con D. Ceccarello. Frequenta negli anni vari corsi di recitazione, fino ad arrivare, nel 2003, al teatro Azione ed a esordire nel 2005, come protagonista di una commedia comica.

Cristiano D'Alterio

Nei successivi anni colleziona alcune apparizioni nell’audiovisivo, continua a calcare le scene teatrali passando dalla commedia alla tragedia, porta in scena i primi due spettacoli di cui, oltre che attore, è anche autore e regista. Nel momento più delicato e produttivo del suo percorso artistico, motivi familiari lo costringono a fermarsi, facendolo stare lontano dalle scene per diversi anni. Nonostante gli impedimenti, la passione è sempre forte e nel 2016 torna in scena con la commedia teatrale “ Ricette d’amore”, di C. Berni e diretta da F. Tuba. Poco dopo, nel 2017, debutta al Salone Margherita, storico teatro romano, come coprotagonista del dramma musicale “ Il sogno di Clio ”, diretto da I. Maltagliati.

Si susseguono poi vari lavori televisivi, tra cui un cortometraggio su Romeo e Giulietta che verrà scelto per essere proiettato al museo internazionale di W. Shakespeare di Verona e la serie “ Home banking ”, e lavori teatrali tra cui “ Così per caso “, dramma sull’olocausto premiato per la miglior regia e miglior spettacolo e “ La fu madre di madame “ di P.P. Bucchi.

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