Francesco Cafiso

Francesco Cafiso special guest a “Suoni della Geologia d’Italia”

Francesco Cafiso è la special guest di EMusic (team costituito da Antonio Menghini – sonificazione dati geofisici, Stefano Pontani – chitarra e loops e Riccardo Marini – elettronica) nel sesto concerto della rassegna scientifico-musicale Suoni della Geologia d’Italia. L’evento, realizzato da Kate Creative Studio con i contributi della Regione Lazio allo spettacolo dal vivo e cofinanziato da Fondazione Italia Sostenibile, sarà in programma martedì 17 dicembre al Marmo in Piazzale del Verano 71 a Roma.

Francesco Cafiso

Sarà un’occasione per viaggiare in Italia e valorizzare l’immenso patrimonio paesaggistico-culturale del nostro Paese soffermando l’attenzione su 4 siti caratteristici, ognuno dei quali è legato ad un particolare momento evolutivo della penisola:

I Campi Flegrei, legati a miti storico-letterari (ingresso dell’Ade per gli antichi scrittori, testimonianza di un’attività vulcanica di spaventose proporzioni nel passato e che tutt’ora rappresenta il rischio vulcanico più grande d’Europa) forniranno lo spunto per parlare di vulcani, acque termali, rischio vulcanico;

la Piana di Castelluccio di Norcia invece sarà il punto di partenza per parlare del rischio sismico, visto che la sonificazione ha interessato dati elettromagnetici acquisiti proprio in prossimità della faglia del Monte Vettore, responsabile degli ultimi devastanti terremoti che hanno colpito l’Appennino Centrale;

Selinunte ci farà ascoltare i suoni provenienti da un sito archeologico di incomparabile bellezza, centro della Magna Grecia; sarà inoltre spunto per far capire i rapporti tra l’Africa e l’Europa, in termini geologici;

la Laguna di Venezia infine sarà la protagonista della parte nella quale si descriverà non solo l’unicità del patrimonio culturale costituito da Venezia, ma anche degli effetti dei cambiamenti climatici sull’innalzamento del livello marino.

Grazie alle potenzialità della EMusic e del suo progetto di sonificazione delle onde elettromagnetiche, usate dai geologi per indagare il sottosuolo, il concerto rappresenterà un percorso in cui si alterneranno intermezzi di carattere scientifico-divulgativo coniugando gli aspetti scientifici apparentemente meno “facili” da fruire da parte dello spettatore comune, con quelli artistici, di più immediato impatto. Il pubblico uscirà da questa esperienza con un arricchimento non solo musicale-artistico, ma anche scientifico, avendo avuto modo di apprendere concetti di Geologia, Geofisica, Paleontologia, Mineralogia, in modo piacevole. 

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