Diorhà

Diorhà, la forza di rinascere come il sole

Si rinasce, più forti e pieni d’amore di prima. Si rinasce dalle ceneri proprio come fa una fenice, pronti a sognare e sentirsi liberi da tutto ciò che ci circonda. Si rinasce scoprendo il reale senso della vita, ciò che davvero ci completa e ci fa sentire noi stessi.

Diorhà

È questo il messaggio che la cantautrice foggiana Angela Pinto, in arte Diorhà, vuole trasmettere agli altri. Lei, che ha vissuto d’amore e musica sin da quando era bambina, ma che ha trovato il coraggio di scegliere cosa fare della propria vita solo nel 2013, quando ha proposto durante i suoi live alcuni suoi brani in versione acustica. Da quel momento, una escalation di soddisfazioni, incidendo i suoi singoli, stringendo collaborazioni importanti, tra cui ricordiamo quella con la Hammer Music, partecipando a Festival e continuando a lavorare in maniera sempre più matura e convincente sulla sua musica.

All’amore per il canto ho sempre abbinato la passione della scrittura”, ci racconta. “Ho questo ricordo vivo di me da piccola che inventavo melodie e cantavo in un finto inglese. Nel 2013 ho avuto la follia di credere realmente nelle mie canzoni; c’era qualcosa di me stessa che aveva bisogno di venire fuori. Cantautore è un modo di essere e quindi ho sempre avuto la necessità di comunicare me stessa. Ciò che scrivevo però lo tenevo nel cassetto: c’era la parte di me che diceva “credici”, perché qualcosa di buono c’era. Ho avuto la fortuna di conoscere un gruppo di persone che mi ha aiutata a venire fuori, ho trovato finalmente il coraggio di cantare ciò che scrivevo”.

Diorhà

Una scelta coraggiosa quella di Diorhà, la quale ha iniziato ad intraprendere la sua carriera in maniera professionista dopo i 30 anni: “Le paure sono tipiche delle persone che devono comprendere cosa stanno facendo. Quando si ha 16 anni si fanno scelte che possano accontentare gli altri, perché si è schiavi magari del mondo che ti circonda. Quando vai oltre i 30 cominci a fare un ragionamento più introspettivo e cominci a ricercare la tua vera personalità. Pur avendo cominciato un po’ tardi il mio percorso, ero consapevole di ciò che facevo. La scelta migliore è capire chi si è e mostrarsi al pubblico con semplicità e senza filtri. Essere artista vuol dire spogliarsi di tutti gli schemi e stereotipi che la società ci impone. Il miglior modo per arrivare agli altri è essere sinceri, essere attenti ai dettagli anche negativi, e riuscire a trasformarli in arte. Il mio modo di scrivere è abbastanza diretto e cristallino”.

Per Diorhà, l’aggettivo più bello con il quale possono descriverla è proprio “emozionante”. Non le importa sentirsi dire “sei bella”, o “sei brava”. Per lei l’importante è saper emozionare. “Quando arrivi a qualcuno, arriva anche il messaggio. Ognuno legge all’interno di quella canzone o di quel momento qualcosa di personale, si racconta sempre la vita quotidiana. Spesso per le leggi di mercato devi avere un certo look, una certa età, ma questo non c’entra nulla con l’arte”.

Per un cantante, tutte le canzoni sono come dei figli. Ognuna ha un suo valore specifico e nessuna è più importante dell’altra; però ci racconta, “l’album d’esordio è quello meno pensato perché avevo molta voglia di comunicare e l’incoscienza di ciò che facevo. Lì c’è veramente tanto impulso ed emozione. In particolare sono legata a “Liberamente” perché rappresenta la mia voglia di liberarmi da tutte le paure che spesso ci frenano e non ci permettono di andare avanti. È un chiaro messaggio che vale per tutti, dovremmo liberare la mente da pensieri negativi e cercare di vivere le nostre idee, di costruire qualcosa di concreto da ciò che sentiamo veramente.” Si vive di empatia, e quella stessa empatia la ricerca continuamente nelle persone con le quali collabora ogni giorno.

Diorhà - Quello che non vedi

Solo qualche giorno fa è uscito il suo ultimo lavoro dal titolo “Quello che non vedi”. “E’ un brano in cui cerco di raccontare le sensazioni forti, di lanciare un messaggio molto diretto. La necessità di essere se stessi anche andando contro le persone che in maniera non consapevole cercano di condizionare la nostra personalità. Ci sono rapporti malsani con persone che non riescono a comprendere il nostro modo di essere e ci vorrebbero totalmente diversi. Paradossalmente quando amiamo tendiamo ad accontentare e ad annientare noi stessi in base all’ideale imposto dalla società o da questo, rapporto uccidendo la nostra personalità. Parlo di rinascita; quando si è in equilibrio con se stessi e soddisfatti ci sentiamo sereni, brilliamo. Dobbiamo avere la capacità di rinascere e risplendere come fa il sole. Siate sereni con voi stessi, ripartite dalla capacità di amarvi e di amare la vita. Solo così si riuscirà poi ad amare qualsiasi altra cosa”.

Su Redazione

Redazione Giornalistica

Lascia un commento