Psychopathic Romantics. Foto di Eliano Imperato.
Psychopathic Romantics. Foto di Eliano Imperato.

Psychopathic Romantics, ecco The Gathering

Romantici e psicopatici ecco gli Psychopathic Romantics

Parliamo del terzo album della band casertana degli Psychopathic Romantics dal titolo Bread&Circuses, e del singolo estratto, The Gathering.

Psychopathic Romantics. Foto di Eliano Imperato.
Psychopathic Romantics. Foto di Eliano Imperato.

The Gathering parte da un quesito fondamentale: la musica può risvegliare le coscienze? Può rendere consapevoli? Gli Psychopathic Romantics ci sperano ancora e lo raccontano in musica.

Su questo tema, la risposta della band è chiara: “Ci hanno sempre chiesto perché la band si chiamasse così. La curiosità si è spesso focalizzata su quale fosse la natura della nostra componente romantica. Forse dopo anni ne siamo venuti finalmente a capo: la verità è che siamo romantici perché crediamo ancora che la musica possa salvare il mondo“.

La musica unisce, ed è proprio nell’unione che c’è una forza devastante, The Gathering appunto, l’unica che può contrapporsi alle vessazioni dei poteri forti, all’ingiustizia sociale, alle disuguaglianze e alle discriminazioni. Il singolo viene pubblicato a due anni di distanza dall’uscita del disco Bread and Circuses proprio perché rappresenta un testo molto attuale e si fa veicolo di un messaggio forte e impattante.

Il videoclip degli Psychopathic Romantics che accompagna il pezzo, prende vita in un insolito teatrino per burattini e racconta di un Paese qualunque in cui si susseguono solo chiacchiere vuote e tanti “blahblahblah” in grado di tenere a bada un’intera comunità. Poi d’improvviso la musica riesce a far breccia nel pensiero di qualcuno “fuori dal coro” trasmettendogli messaggi in cui si riconosce, fornendogli risposte che cercava. Ce la farà? La chiave di lettura è che “è sempre la stessa storia” (“on and on itgoes…”), tuttavia è necessario invertire la tendenza: sovversivi? No, semplicemente Romantici Psicopatici.

Protagonisti sono uomini comuni interpretati da bizzarre marionette, realizzate con mocio per pavimenti e palline da ping pong. Sullo sfondo si alternano differenti scenografie colorate realizzate su pannelli in legno e cartone.

La regia è di Eliano Imperato, che già ha firmato le copertine degli ultimi due album della band, l’EP senza titolo (autoprodotto, 2014) e Bread and Circuses (FreakhouseRecords, 2015).

Gli Psychopathic Romantics sono:

  • Mario ‘Dust’ La Porta (Voce, Chit. Acustica)
  • Vincenzo Tancredi (Basso, Batteria, Percussioni, Cori)
  • Augusto De Cesare (Chit. Acustica, Bouzouki, Mandolino,Percussioni, Cori)
  • Filippo Santoiemma (Harmonium, Mandolino, Glockenspiel, Kazoo, Percussioni, Cori)

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