Tra l’Italia e la Francia: Angelique Cavallari, artista a tutto tondo

Angelique Cavallari

Angèlique Cavallari, nata a Torino in gennaio, attrice di madre francese e padre italiano. Studia alla Teatranza Artedrama, poi alla Sergio Tofano di Mario Brusa in Torino. Inizia ad allargare le sue vedute e svolge workshop disciplinati in maniera molto distante tra loro, da Przemek,con la scuola di Grotowsky (Polonia), ai Living Theatre teatro d’avanguardia americana con Judith Malina.Tra gli italiani troviamo Graziano Piazza e Oreste Valente.

Lavorerà in seguito in teatro, con svariati spettacoli in tourné per L’Italia.Citiamo la regia di Andrea Battistini, con “Il processo” di Kafka ad esempio, ed “Il vero amico” di Goldoni con la regia di Maurizio Donadoni.Inizia così la sua carriera professionale come attrice professionista. La ritroviamo nelle sale cinematografiche come protagonista dell’opera prima Danza la Coscienza, regia di Luca Bronzi (produzione Film Commission e Unione Europea).E’ madrelingua italiana ma anche francese e parla inglese.Decide così di lavorare tra Torino e Roma, continua la sua carriera cinematografica come interprete in cortomtraggi come i Corti Citroen Pluriel per la regia di Gigi Roccati (Filmmaster Produzione),e varie apparizioni in film quali “Premium” regia di Francesco Bovino (BlueFilm Produzione) o “Paura d’Amare”, fiction Rai con la regia di Lorenzo Terraciano, “Amiche(anche di notte)”regia di Massimo Natale(Intelfilmproduction), Scirocco d’Inverno, di Luca Bronzi.

Si districa tra diverse esperienze nel campo dell’alta moda, dello sport (pallavolo agonistico, danza contemporanea, pirotecnica, sciabolatrice..) e dell’arte contemporanea, quest ultimo in qualità di Performer, dove la vediamo trasformarsi e districarsi in tutt’altra scena e dimensione da quella teatrale e cinematografica. E anche qui raggiunge dei livelli di soddisfazione non indifferente, partecipa a vari Festival di arti performative a Roma e a Parigi, per il comune francese, e svolge residenze artistiche per l’Europa. E’ la voce fuori campo per diverse produzioni, tra cui il documentario “Invisibili” per il Festival di Venezia di Chiara Cremaschi (Fabbrichetta Produzioni) dove interpreta in francese, e per France Culture nel documentario “Tallin” interpretando svariete personalità. Lavora anche in Cado dalle Nubi, (Medusa Home Entertainement) per la regia di Gennaro Nunziante fino ad arrivare agli ultimi film con ruoli principali come in “The Novel” girato in lingua inglese con la regia di Paolo Licata,vincitore di premi in Los Angeles Movie Award (Panoramic production) Hollywood short e numerosi altri festival americani e “Fantasticherie di un passeggiatore solitario” ruolo coprotagonista con Luca Lionello, questo con la regia di Paolo Gaudio (Reverie production). E in “La pluie” con la regia di Stefano Odoardi, come unica attrice protagonista dove interpreta 4 ruoli differenti.Questi ultimi due film citati sono attualmente in postproduzione.

Ha fatto parte ultimamamente anche del cast dell’ultimo film di Giulio Manfredonia con il protagonista Antonio Albanese. Ha interpretato una scena pilota di “Hello everybody” dov’é Claudia coprotagonista, film ancora in fase di produzione, in lingua inglese, lavorando per il Binger FilmLab di Amsterdam e per la Talent United con la regia di Stefano Odoardi. Altre due performance la vedono protagonista nei mesi agosto e settembre 2012, una a Pescara con Oh my Dog! quadri di Claudio Di Carlo e musica di Diego Conti, una alla maison d Italie di Paris per Lucrezia Durini De Domizio e Aldo Roda “I colori dell anima” con il pianista Marco Rapattoni. E’ stata diretta sul set dell ultimo film di Daniele Luchetti “Anni felici” in inglese “Those happy years”(aka “Storia mitologica della mia famiglia”)  nel ruolo di Michelle, la Musa dello scultore accanto a Kim Rossi Stuart,  Micaela Ramazzotti e Martina Gedeck. E’ stato proiettato in prima mondiale (World Premiere) al TIFF – Toronto International Film Festival. Ennesima performance a Parigi nel marzo 2013 con l artista norvegese Crispin Ghurolt in “Paris Live photo #23”. Angèlique Cavallari finisce di girare nel mese di maggio 2013, come attrice protagonista nell’ultimo film di Stefano Odoardi, “Mancanza-Inferno” in inglese Lack-Hell, prima parte di una trilogia. E’ stato girato in 16mm e la vediamo nelle vesti interpretative dell’ Angelo ipirato al poeta Rilke. Angèlique ora risiede tra l’Italia e Parigi.

Noi de La Gazzetta dello Spettacolo l’abbiamo incontrata.

Bentrovata Angèlique Cavallari, parliamo del tuo nuovo film, Fantasticherie di un passeggiatore solitario, di Paolo Gaudio, film di cui sei coprotagonista assieme a Luca Lionello…

Sì, sono la moglie e la musa ispiratrice del personaggio interpretato da Luca, la musa di cui diventa letteralmente prigioniero: il suo nome è Sara, ma non posso svelare altro a riguardo….

Il film uscirà a breve: quando, per esattezza?

La pellicola uscirà nei cinema di tutta Italia il 26 novembre 2015, dunque tra qualche giorno…

Ti abbiamo vista recitare, anni fa, in Cado dalle nubi, al fianco di Checco Zalone, e più recentemente in Anni felici, con Micaela Ramazzotti e Kim Rossi Stuart…

Sì, due magnifiche esperienze entrambe: ultimamente ho finito un film con Stefano Odoardi che si initola Mancanza Purgatorio che sarà mandato al festival di Berlino,  film che fa parte di un trilogia di cui appunto è già uscito Mancanza inferno e poi, naturalmente, questo mio ultimo film di Paolo Gaudio, appunto, dal titolo Fantastichereie di un passeggero solitario, un film che è particolarmente pieno di poesia, adatto a grandi e piccini…

Angelique, ricordiamo che sei italofrancese…

Sì: nasco a Torino da padre italiano e da madre francese, e ho sempre  vissuto tra Parigi e l’Italia e a proposito dell’Italia nelle mie vene scorre sangue sardo… Sono un po’, quel che si dice, un miscuglio..

Artisticamente, hai iniziato con la danza ed il teatro…

Principalmente ho iniziato da quest’ultimo, dal teatro, dal quale poi sono approdata al cinema: di recente ho concluso un importante spettacolo teatrale qui in Francia…

Se dovessi scegliere, fra le due, quale arte ti appassiona di più?

Sicuramente fare l’attrice, di per sè, mi appassiona al cento per cento, ed io continuo a fare cinema e teatro, e vado avanti in parallelo su entrambe le strade…

Con quali differenze, a tuo avviso?

Il teatro ha un ritorno immediato, senti energia viva mente lavori, poichè il tuo contatto con il pubblico è diretto, per il cinema, invece, è diverso ma la forza stimolante è sempre la stessa , il leit motiv, se vogliamo definirlo così, è rappresentato dalla ricerca della verità, dalla magia che nasce, dal rapporto umano ed artistico che si instaura con i tuoi colleghi…

A tal proposito, Angelique, non credi che ci sia più verità nella finzione, come quella del cinema e del teatro, che nella realtà stessa’?

Credo di sì, in entrambi, sia nel cinema che nel teatro, si ambisce a pervenire ad una catarsi dello spettatore, affinchè arrivi, allo stesso, un messaggio concreto, partire dalla finzione per arrivare, dunque, alla verità…

Angelique, siamo giunte al termine della nostra intervista: a questo punto ti chiedo di lasciare un messaggio ai nostri lettori…

I messaggi che vi lascio, quest’oggi, sono due: andate a vedere il mio film, un film decisamente unico, un vero piccolo gioiello, l’altro messaggio, invece, è questo: dato il periodo, visti i recenti tragici fatti della mia Parigi, lancio un messaggio di pace, di amore e soprattutto di informazione,  assieme all’augurio di non cadere nella trappola della mala informazione, quella che rappresenta, a mio avviso, il vero pericolo….

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