Grazia di Michele

Grazia Di Michele: sono in continuo movimento!

Tra i coach del programma di Rai 2, Performer Italian Cup, incontriamo Grazia Di Michele, che dopo “Amici di Maria De Filippi” rivediamo in TV in questa veste.

Grazia di Michele

Grazia Di Michele è una donna che vive, da sempre, di musica e per la musica. Tanti i progetti in cui è attualmente impegnata e tanti ancora dovrà svelarcene, nel corso del tempo.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Grazia Di Michele. Come stai?

Sto molto bene! Sono in pieno fermento, come sempre, e ho tanti progetti in corso.

Che coach sarai, nel programma di Rai 2, “Performer Italian Cup”?

Una coach che prende molto sul serio il suo ruolo. Dico sempre quello che penso, non creo illusioni e sono sempre pronta a rimboccarmi le maniche per raggiungere un risultato. Pretendo serietà da parte degli allievi, apertura mentale e ascolto.

Cosa rappresenta per te questo programma?

Ho lavorato in un talent come “Amici di Maria De Filippi” per tredici anni, non è quindi una novità lavorare con i ragazzi in un format televisivo. Cambiando gli artisti, ogni volta, è una nuova esperienza. In questo caso poi, si parla di formazione artistica legata ad un metodo preciso, dove l’esercizio del corpo diventa fondamentale per portare a buon fine una performance.

Cosa senti di dire a questi ragazzi?

Il consiglio che sento di dare è quello di seguire poco le mode, ma di essere sintonizzati su sé stessi, per non perdersi in quello che richiede il mercato o la moda del momento. Se nella storia della musica e del cantautorato italiano esistono e sono esistiti dei fuoriclasse, è proprio perché hanno saputo proporre ed imporre personalità originali.

Abbiamo vissuto un periodo inaspettato, legato ad una pandemia denominata Covid-19. Come lo hai affrontato e quali consapevolezze ha apportato al tuo vissuto?

Personalmente ho vissuto questo periodo difficile lavorando a tanti progetti che poi sono partiti appena siamo usciti dall’emergenza. La creatività è sempre stata la mia ancora di salvezza. Ho composto tante canzoni e addirittura inaugurato “la musica sul pianerottolo”. Ho scoperto di avere dei vicini musicisti e, alle diciotto in punto, si aprivano le porte e si faceva musica. Una bella valvola di sfogo per tutti.

Cosa prevede il tuo futuro artistico?

Ho diversi progetti teatrali e discografici in atto. “Cantautrici”, con Mariella Nava e Rossana Casale, e venti nuove penne della canzone d’autore al femminile. Attualmente siamo in tour, con un cd di breve uscita, ricco di brani inediti. Vi è poi lo spettacolo, “Poesie di carta”, dedicato all’artista Marisa Sannia e al suo amore per la poesia di Lorca e di altri poeti che lei ha musicato magistralmente. È uscito, tra l’altro, un mio nuovo libro, “La regola del bucaneve”, per Castelvecchi Editore, attualmente in promozione. Seguo, non ultimo, le mie Accademie di canto. Sono in continuo movimento!

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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