Daniela Fazzolari

Daniela Fazzolari: sono una donna pratica e concreta!

Daniela Fazzolari, l’indimenticata Anita Ferri della Soap Opera, Centovetrine, persona gentile, legatissima alla sua famiglia.

Daniela Fazzolari

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Daniela Fazzolari. Come stai?

Grazie a voi! Sto bene, per fortuna! Sono reduce da un’operazione al ginocchio, ma sono in netta ripresa.

Quali consapevolezze ha apportato al tuo vissuto la situazione pandemica che tuttora viviamo?

Ho un bambino e, ciò che abbiamo vissuto, mi ha portata ad essere a sua disposizione sempre. Ho ritenuto necessario supportarlo, avendo un’età che non gli consente ancora di poter interagire a dovere con il mondo esterno, anche solo telefonicamente. Credo di aver fatto un buon lavoro e, di questo, ne sono felice. Ho dovuto, purtroppo, azzerare il mio lavoro, cosa a cui non sono abituata, ma lo rifarei, senza alcun dubbio.

Come nasce la tua passione per la recitazione?

Una passione, quella per la recitazione, che nasce da una rinuncia alla danza classica. Ho studiato danza, a livello professionale, da quando avevo cinque anni e, quando ho dovuto smettere, ho sentito forte la mancanza del palcoscenico. Soltanto la recitazione, a suo modo, poteva riportarmi sulle scene, studiando, approfondendo questo mestiere. Sono entrata, così, al Teatro Stabile di Torino e mi si è aperto un mondo, qualcosa di straordinario.

Centovetrine, anni fa, ha decretato la tua popolarità. Che ricordi hai di quel periodo, della tua Anita Ferri?

Cento Vetrine ha rappresentato una grande occasione, sicuramente! Ero da poco uscita dal Teatro Stabile, avendo fatto tanto teatro e qualche film per la televisione. Cento Vetrine mi ha aperto un mondo, regalandomi una lunga serialità e, allo stesso tempo, grande visibilità, per così tanti giorni e anni. Non avevo il tempo materiale per rendermi conto di cosa fosse la popolarità. Me ne accorgevo quando ero in giro, oppure quando entravo in un negozio e le persone mi riconoscevano, mi acclamavano. Un successo, quello che il programma ha ottenuto, di certo maggiore rispetto a ciò che ognuno di noi si sarebbe aspettato. Ricorderò sempre con immenso piacere quel ruolo, quella serie, senza alcun dubbio.

Daniela Fazzolari

Parlaci de “L’Incontro” e “Lupo Bianco”, gli ultimi lavori a cui hai preso parte recentemente..

Avevo già avuto modo di collaborare con Salvatore Romano, un regista davvero abile ed anche un caro amico. Quando mi ha proposto “L’Incontro”, mi ha reso possibile affrontare questo ruolo senza perdere la possibilità di avere il mio punto di vista, e di questo lo ringrazio. “Lupo Bianco”, invece, credo sia stato creato da un’entità superiore, che ci ha di certo accomunato. Rappresento un personaggio chiave, nella storia, seppure appaia in poche scene. Un documento storico, questo film, che di certo avrà la sua rilevanza, anche con il passare degli anni.

Quanto sei riuscita a realizzare dei sogni che avevi da ragazza?

Sono da sempre una sognatrice! Sono determinata in ciò che so bene di voler ottenere e, al contempo, sono ambiziosa nel farmi trovare pronta, in ciò che dovrò affrontare. Per tutte queste ragioni, credo che mi sarà difficile realizzare tutti i sogni che ho ancora prefissati.

Sei sempre rimasta fedele alle tue idee, a te stessa?

Si, senza alcun dubbio! Non potrei fare diversamente. Sono una persona che difficilmente si lascia plasmare. Sarebbe come cedere ad un compromesso e non sono abituata a farlo.

Quale ruolo ti piacerebbe poter portare in scena, un domani?

Sarei felice di poter realizzare un film in costume, possibilmente ambientato nell’ottocento. Allo stesso tempo, avrei piacere di prendere parte ad un film d’azione americano.

Quali consapevolezze ti ha portato oggi l’essere mamma?

Si è trattato di mettere in pratica ciò che sono, attraverso le reazioni di mio figlio. Il suo cammino, la sua crescita, mi porta a scoprire determinate cose che, se vissute su me stessa, potrebbero essere una mia unica percezione, diversamente, è come trovarsi dinanzi ad uno specchio e vedere riflessa la tua stessa immagine. Lui è questo, il mio specchio, l’immagine più bella e limpida che ho.

Cosa ti auguri per il futuro?

Mi auguro, semplicemente, di poter condurre la vita che conduco ora, con la stessa emozione di sempre. Camminare, in questo viaggio chiamato vita, con la giusta marcia, con un filo conduttore che non abbia alcuno strappo al motore.

Chi è Daniela Fazzolari oggi?

Non sono mai stata brava nel definirmi. Sono acquario e tendo a fluttuare nei meandri della mia stessa persona. Sono di certo una persona pratica, più di quanto lo fossi da giovane, meno fatalista e molto concreta.

Cosa prevede il tuo futuro artistico?

In ballo vi sono alcuni progetti. Saprò dirvi di più tra non molto.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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