Edoardo Velo

Edoardo Velo: nella mia vita la recitazione e il calcio

Incontriamo oggi Edoardo Velo, che vede il suo percorso di attore iniziare a vent’anni, grazie al ruolo ottenuto nel Ferdinando di Annibale Ruccello nello spettacolo, prodotto dal teatro Argentina di Roma, con il regista Mario Missiroli. Una passione, quella per la recitazione, che aveva fin da bambino.

Edoardo Velo

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo a Edoardo Velo. Che ci racconti di questa passione?

Fin da quando ero bambino, mi è stato detto con ironia, che dovevo fare l’attore, che è un mestiere che corrisponde appieno a quelle che sono le mie propensioni. Sento che questo è il mio lavoro perché lo faccio sempre con grande gioia, anche se sono costretto al sacrificio e alla dedizione. Ricordo tutte le tappe che ho fatto, come quella del Dongiovanni e il suo servo con il grande Corrado Pani.

Dopo 15 anni di teatro, è arrivata per Edoardo le televisione, dove ha ottenuto ruoli in fiction e soap di prestigio: da Ricominciare per la Rai a Vivere, che gli ha dato una grande popolarità grazie al cattivo Danilo Sarpi. Ci sono state poi Un posto al sole; La ladra e Provaci ancora prof! con Veronica Pivetti, La donna che ritorna con l’indimenticabile Virna Lisa, Il generale Dalla Chiesa con Giancarlo Giannini. E per finire Sorelle di Cinzia TH Torrini con Anna Valle e Loretta Goggi e l’esperienza con Terence Hill in Don Matteo.

Cosa vedi nel tuo futuro?

Per il futuro, sto cercando di rilevare una produzione, che attualmente è abbastanza corteggiata sia da Netflix, sia da Sky. Vorrei scegliere la partnership più giusta, in base alla disponibilità e con dei collaboratori più esperti di me. E’ un progetto che parla di un grande generale romano.

Se ti dico Nazionale Calcio Attori, ricordiamo che attraverso uno streaming, hai creato una vera e propria trasmissione che conducevi e dove si sono alternati vari ospiti d’eccezione come Agostino Penna, ma anche Andrea Preti, Domenico Fortunato e tanti altri. Fai parte della Nazionale Italiana Calcio Attori fondata da Pier Paolo Pasolini nel 1971 da oltre vent’anni. Che ci dici di te e il calcio?

Faccio parte con orgoglio della Nazionale Calcio Attori 1971, fondata da Pier Paolo Pasolini, Ninetto Davoli e Olivio Lozzi, che è il papà onorario della squadra. E’ stata fondata e portata avanti fino ai giorni d’oggi. In queste ultime settimane abbiamo quindi festeggiato il cinquantenario, con tute nuove per onorarla. Sono socio e consigliere della Nazionale, sono stato nel direttivo, nella disciplinare. La Nazionale mi inorgoglisce perché è una Onlus, attiva molto nel mondo del sociale e della solidarietà. Abbiamo dato grossi contribuiti per le persone in difficoltà.

Sei stato uno dei protagonisti de La Partita, l’evento tramesso da Rai 2 in onore di Diego Armando Maradona

Edoardo Velo a La Partita
Edoardo Velo a La Partita

Da napoletano e tifoso del Napoli, sono ovviamente innamorato all’ennesima potenza di quella grande icona che è stato Maradona. Correre e calciare un pallone sullo stesso campo dove ha giocato lui è stata, neanche a dirlo, una grande emozione. Ho potuto conoscere nella serata anche il figlio Diego Junior, a cui abbiamo consegnato una targa. E’ una persona adorabile.

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