Erasmo Genzini. Foto di TTAgency
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Erasmo Genzini: ogni serie fatta mi ha donato qualcosa

Erasmo Genzini è tra gli attori più amati ed apprezzati del momento. Ha mosso i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo da bambino, per puro “caso” e, solo successivamente, per amore della recitazione. Attualmente è in onda con Buongiorno, Mamma, la nuova fiction di Canale 5 che, sin dalla prima puntata, ha ottenuto un buon riscontro di pubblico.

Erasmo Genzini. Foto di TTAgency
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Grazie per aver accettato l’invito a scambiare due chiacchiere per La Gazzetta dello Spettacolo ad Erasmo Genzini. Come stai?

Molto bene, sto vivendo un bel periodo sia dal punto di vista artistico che personale. I miei trent’anni li sognavo più o meno così. L’ottimismo e la determinazione sono state le mie carte vincenti.

Hai mosso, sin da bambino, i primi passi nel mondo dello spettacolo. Cosa ti ha spinto verso la recitazione?

Ho cominciato a studiare all’età di otto anni e, sarebbe bello poter dire “perché ho sempre sognato di fare l’attore già da bambino” ma, non è così. In realtà, ho iniziato a studiare così presto perché, durante una vacanza a Monopoli, il capo animatore del villaggio in cui eravamo, consigliò ai miei genitori di iscrivermi ad un corso di recitazione. La sera stessa avevo vinto il simbolico premio come “miglior attore”, nello spettacolo teatrale organizzato dalla compagnia degli animatori. Terminate le vacanze, dopo una settimana, ero già iscritto ad una Scuola di Cinema e Teatro del mio paese. L’ho lasciata dopo dodici anni. Oggi, la recitazione è parte integrante del mio vissuto, senza mi sentirei perso. Devo un grazie enorme ai miei genitori.

“Sotto copertura 2”, due stagioni de “L’Isola di Pietro”, “Leonardo”, “Che Dio ci aiuti 6”. Che ricordi hai di questi lavori e cosa ha comportato il poter prendere parte a delle fiction di successo?

Ogni serie a cui ho preso parte mi ha regalato qualcosa, mi ha arricchito giorno per giorno donandomi nuove conoscenze e dando il giusto sfogo alla mia curiosità artistica. Mi ha dato la possibilità di poter conoscere tante belle persone e di poterle apprezzare sia sul set che al di fuori. Credo che per definire il successo di una serie, serva lasciare qualcosa di proprio in un determinato lavoro, qualcosa di personale ed intimo.

Erasmo Genzini. Foto di TTAgency
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Come gestisci il rapporto con la popolarità?

Con molta serenità. La popolarità è una conseguenza del mio lavoro e la considero oggettivamente una cosa molto piacevole. Ho sempre avuto un rapporto molto carino e rispettoso con le persone che negli anni hanno cominciato a seguire il mio percorso e, sinceramente, penso che siano fondamentali nella carriera di un artista. È doveroso ringraziarli per un messaggio, un commento o, semplicemente, per una foto. D’altronde, uno dei modi che abbiamo per capire se stiamo facendo bene il nostro lavoro, risiede proprio nelle loro parole, nelle mani che tremano di emozione nel salutarti o nell’incredulità che provano dopo averti incontrato per strada.

Hai impersonato spesso ruoli da bello e dannato. Qual’è la tua idea a riguardo?

Personalmente credo che la bellezza sia un qualcosa di soggettivo. Provare a tutti i costi a renderla uno stereotipo, penso sia dannoso per le persone che ci guardano da casa. È chiaro che, ogni personaggio inventato, porta con sé, sin dalla fase di scrittura, delle caratteristiche da rispettare e che poi, minuziosamente, si riscontrano negli attori che si candidano per quel determinato ruolo. Sarebbe artisticamente bello, un domani, poter impersonare un ruolo fuori dagli schemi, un qualcosa che non ho ancora avuto modo di portare in scena. So di poter dare di più.

Quale ruolo avresti piacere di interpretare in futuro?

Mi piacerebbe poter interpretare un personaggio completamente diverso dal mio modo di essere, magari in una di quelle storie struggenti e belle. Ho voglia di trasmettere emozioni forti e vere, di far ridere, piangere oppure di poter dare voce e speranza a chi non può.

Erasmo Genzini. Foto di TTAgency
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Sei attualmente in onda con “Buongiorno, mamma”, la nuova fiction di Canale 5. Cosa dovremo aspettarci dal tuo Armando?

Armando è un personaggio a cui tengo molto e che mi è tanto simpatico. Seppur breve, in termini di partecipazione, porterà una ventata di leggerezza e di sana passione all’interno della fiction. Dopo il successo della prima puntata, sono ancora più speranzoso che gli sceneggiatori possano pensare ad una seconda stagione. Sarei felice di rincontrare Armando e i suoi simpatici siparietti.

Il mondo dello spettacolo, per molti versi, ha subito un brusco stop. Cosa puoi dirci a riguardo?

Non ho mai smesso di dire che, personalmente, sono stato fortunato. Ho lavorato in una produzione che, in termini di sicurezza e precauzioni, è stata impeccabile impedendoci di fermare le riprese. La Lux Vide è stata una delle poche produzioni che, nonostante il periodo critico, è riuscita a far ripartire i suoi progetti.

Cosa prevede il tuo futuro artistico?

Sono superstizioso. Se non ho certezza assoluta, preferisco non svelare nulla. Mi auguro di poter comunicare qualcosa di bello il prima possibile.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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