Mario Ermito. Foto da Ufficio Stampa
Mario Ermito. Foto da Ufficio Stampa

Mario Ermito da Tale e Quale Show al cinema internazionale

Il fascinoso Mario Ermito continua la scalata al successo e alla popolarità. L’attore pugliese (che si è fatto conoscere anche attraverso una limitatissima permanenza nella casa del Grande Fratello), è impegnato sul set di un’importante produzione cinematografica spagnola, diretta dal noto regista Nacho Velilla.

Mario Ermito. Foto da Ufficio Stampa
Mario Ermito. Foto da Ufficio Stampa

E’ sicuramente un passo in avanti nella poliedrica carriera di Ermito che ha lavorato in alcune delle più popolari fiction targate Mediaset ed ha ottenuto buoni consensi anche come concorrente di una passata edizione del talent condotto da Carlo Conti, Tale e Quale Show

Lo abbiamo intervistato per farci raccontare i suoi ricordi sul set e negli studi televisivi di Tale e Quale e per farvi svelare le sue ambizioni per il suo futuro professionale…

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo a Mario Ermito. Raccontaci dei tuoi progetti cinematografici. In quali produzioni ti vedremo a breve?

Ho appena terminato le riprese di un film cinematografico internazionale, con produzione spagnola, diretto dal grande regista, considerato un maestro della commedia, Nacho Velilla e dove, trattandosi di una commedia corale, mi ha visto coprotagonista insieme ad attori, considerate vere e proprie star spagnole, del calibro di Amaia Salamanca, Antonio Pagudo, Carlos Nene Librado e tanti altri. 

Sei già sul set e quali sono le tue aspettative per questi nuovi ruoli?

Partendo dal presupposto che ho dovuto faticare il doppio, in quanto ho dovuto studiare in brevissimo tempo lo spagnolo, lingua che non conoscevo, il personaggio che ho interpretato mi ha divertito tantissimo. Il suo essere carismatico e mai sopra le righe, è stato un po’ come camminare lungo un filo sottile, mantenendo la concentrazione sempre alta per evitare di perdere l’equilibrio e rischiare di cadere. Mi ha ricordato vagamente il personaggio “nessuno” interpretato da Terence Hill, nel film “Il mio nome è Nessuno”.

C’è un ruolo che non hai mai interpretato ma che sogni da tempo?

Essendo cresciuto a pane e spaghetti western, mi piacerebbe interpretare un cowboy all’interno di un film western. Anche in chiave moderna. Un cowboy versione 2.0.

Tu hai lavorato per il cinema, il teatro e la tv. In quale ambiente ti senti più a tuo agio?

Amo il mio lavoro a 360 gradi e avendo avuto, nella mia giovane carriera artistica, diverse esperienze legate appunto alla tv, al teatro e al cinema, posso dire che  ho provato forti emozioni in tutti e tre i campi, è vero essere legate dallo stesso scopo,  ma attraverso forme diverse.

Hai riscosso ottimi consensi a Tale e Quale Show. Stai seguendo l’attuale edizione e cosa ne pensi?

Tale e Quale Show è stata l’avventura più bella, seguita poi da quest’ultima esperienza cinematografica che ho citato, vissuta nella mia carriera. Dopo questa meravigliosa esperienza, ho iniziato a prendere lezioni di canto dal  vocal coach Marco Evans e grazie a lui ho scoperto di avere una passione verso un’altra espressione artistica,la musica e ti svelo una chicca. A breve uscirà su tutte le piattaforme musicali, un videoclip di una cover che ho realizzato insieme a Marco Evans, prodotto dal mio agente Alex Pacifico e diretto dal mio amico, nonché collega e bravissimo regista, Andrea Preti. Detto ciò sto seguendo questa nuova edizione e devo ammettere che il livello dei protagonisti è davvero alto. Non ti nego di tifare per un artista che ho sempre apprezzato, Pago.

Hai recitato in fiction celebri come Il Peccato e la Vergogna e L’onore e il Rispetto. Come ricordi quelle esperienze professionali?

“Il peccato e la vergogna 2” ha significato il mio esordio come attore sul piccolo schermo e ricordo benissimo la sensazione che ho provato sul set. È stato in quel momento che ho capito di voler fare l’attore. 

Quali sono le tue ambizioni artistiche, hai un sogno nel cassetto?

Ne ho di diversi, però ne svelo un paio. Il primo è quello di diventare un bravo attore e di essere diretto da Ferzan Ozpetek; il secondo è quello di realizzare un film western. magari sotto la direzione di un mio idolo Terence Hill.

Essendo nell’ambiente dello spettacolo già da parecchio tempo, cosa consiglieresti ad un giovanissimo che volesse intraprendere il tuo stesso mestiere?

Fare l’attore è un sentimento che parte dal cuore… lo senti dentro. Se un giovane dovesse provare questa sensazione, consiglierei  di armarsi di tantissima pazienza e di grande dedizione verso questo lavoro, perché trattasi appunto di un mestiere a tutti gli effetti e soprattutto di non farlo per cercare la fama, perché quella verrebbe di conseguenza, anzi consiglierei di provare la sensazione di “fame” verso questo lavoro, per cercare di migliorarsi in continuazione  come artista. 

Come hai trascorso il periodo di lockdown e quanto la pandemia ha condizionato il tuo lavoro e la tua vita privata?

Durante il lockdown ho lavorato molto su me stesso e l’ho passato studiando e migliorandomi artisticamente. Tra l’altro, proprio durante il lockdown ho ricevuto il famoso selftape che mi è valso il ruolo nel film spagnolo. Interiormente invece mi ha fatto crescere tanto.

C’è in programma TV, una fiction o un talent che stai seguendo con entusiasmo in questo periodo?

Sto seguendo tantissimo “Tale e Quale Show” e non nego di guardare alcune volte il “Gf Vip” in quanto ci sono dei miei amici all’interno della Casa, Andrea Zelletta, Pierpaolo Pretelli, Adua Del Vesco e Matilde Brandi (con la quale ho condiviso l’esperienza di Tale e Quale nel 2018). 

Su Susanna Marinelli

Giornalista pubblicista, ha scritto tra le altre per le riviste Cioè, Debby, Ragazza Moderna, Vip, Eva 3000, Grand Hotel, Gossip, Tutto, Nuovissimo...Ha partecipato come ospite a varie trasmissioni tv tra cui La Vita in Diretta e in radio per Radio2Rai.

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