The Coniugi: tra vita privata e Web, la coppia si racconta

Incontrare i The Coniugi è sempre uno spasso: al secolo Alina Person e Simone Gallo. Coppia nella vita, coppia sul lavoro e coppia di complicità, ci hanno raccontato un po’ delle loro origini sul mondo del web, ma non dimenticando mai la loro vita da attori oltre che da YouTuber.

The Coniugi - Alina Person e Simone Gallo - 2

Benvenuti su La Gazzetta dello Spettacolo. Eravate i The Secsi, oggi siete i The Coniugi: parliamo di questo (chiamiamolo) upgrade?

A: Grazie a voi. Prima di The Secsi eravamo “50 sfumature di Grezzo”, prendendo un po’ in giro il film “50 sfumature di grigio”, sotto forma parodistica e quindi un bel giorno ci venne un’idea: “Perché non facciamo al contrario dove è c’è l’uomo impacciato che non capisce nulla quando la donna vuole avere intimità e fare giochini?”… E li veniva fuori l’interpretazione greve di lui che non capiva niente.
Da li abbiamo iniziato a giocare sulle coppie in generale fino ad arrivare ai The Secsi, però abbiamo successivamente provato a “toglierci di dosso” completamente la parte più sensuale e facendo partecipe un pubblico di coppie “più in generale”. Solitamente chi guarda i nostri video sono coppie che variano da chi convive, passando per qualsiasi tipo di rapporto che si possa avere tra uomo e donna dentro e fuori casa. Ed ovviamente, ci sembrava più consono chiamarci The Coniugi.

S: Però c’è stata una diatriba prima di arrivare a The Coniugi, perché a me non piaceva e abbiamo provato Lui e lei, Lei e lui, Lei versus Lui, La coppia scoppiata, tantissime variabili e siamo arrivati tipo a 25, ma poi alla fine dopo averne pensate troppe, ho detto: “Alina, decidi te!”.

Da quando avete cominciato: come è cambiato il mondo delle coppie che raccontate?

S: Ci siamo resi conto che da che mondo è mondo, uomo e donna si comportano sempre negli stessi identici modi. In generale i cliché sono gli stessi dall’alba dei tempi. Infatti lo stereotipo tipo è diventata sia una critica per noi, in quanto molti ci dicono “però voi stereotipate la coppia”, ma tanti altri invece si vedono in ciò che facciamo. La comicità, se non gioca su questi stereotipi, vai a fare il non-sense che è un’altra cosa, ma rischi di capirlo solo tu.

The Coniugi - Alina Person e Simone Gallo - 2

Da Cecina e Bucarest, conosciuti a Pescara e ora a Roma: secondo voi qual è la città ideale che potrebbe vedervi protagonisti di una commedia romantica?

S: Protagonisti di una commedia romantica? Oddio, cosa hai detto!

A: Vabbè se parliamo di romanticismo direi Parigi, se invece vuoi parlare di coppia lavorativa, io dico Los Angeles.

E in che “situazione filmica” vi vedreste bene?

A: Io da donna romantica. Sono più drammatica e di sensazione diciamo così.

S: Non è vero, lei è la nuova Tomb Raider, una killer… (ndr ride)

A: Ecco e allora se dovessi scegliere farei un Action Movie. Adoro tutto ciò che è azione, ed ho fatto anche un corso da stunt-woman (e facendola ho un film in uscita l’anno prossimo con la regia di Paul Verhoeven), quindi mi piace tutto quello che è adrenalina. Mi sono lanciata anche con il paracadute… mi piace l’avventura.

S: Io ho voluto lasciare la carriera del cinema per adulti perchè… ero timido e non volevo farmi vedere senza vestiti (nrd ride)… Seriamente, ho rivisto insieme ad Alina in questi giorni una sitcom che secondo me è la più bella mai realizzata in quello stile: Modern Family.
In questa serie, anche se americana, mi da un senso di “molto inglese”, ed hanno questa cosa che si rivolgono continuamente al pubblico. C’è il papà della “famiglia normale”, Phil… romantico impacciato… grande parac–o, e siccome io nella vita non lo sono affatto, mi piacerebbe interpretare il ruolo di un grandissimo parac–o che fa simpatia a tutti, ma allo stesso tempo fa incavolare tutti!

The Coniugi - Alina Person e Simone Gallo - 2

E allora dobbiamo trovarti un autore alla Christopher Lloyd, ed il personaggio che ti vedo cucito addosso è un Jim Carrey…

S: Bravo, mi hai capito in pieno! Perché io poi amo le sitcom ed in Italia dovremmo farne di più.

Ragioniere e bis universitaria (con scienze motorie e farmacia… lasciate). Quanto avete portato dell’esperienza dei vostri studi nell’attività di attori?

A: Io il mio passato me lo porto dietro e me lo porterò per sempre in tutto quello che faccio, perché mi ha segnata tantissimo. E’ quella valigia che apri ogni tanto, quando hai bisogno di emozioni forti o hai bisogno di lavorare su una cosa drammatica. Quindi è una cosa a cui attingo sempre… Poi essendo stata vittima di bullismo a scuola, eliminerei tutto quel capitolo di vita… però esperienza anche quella!
Oggi insegno ai ragazzi che ho alla scuola di teatro e lo farò con i miei futuri figli, il non fare violenza psicologica e fisica.

Prima della risposta di Simone, però, approfitto di questo spunto di Alina, per chiederle come stiamo facendo con tante attrici che si raccontano a noi de La Gazzetta dello Spettacolo, il suo consiglio nei confronti delle ragazze che oggi sui social sono vittime del Body Shaming… una “moda” purtroppo sempre più frequente.

A: Io mi sento solo di dire: non esiste una bellezza unica e non bisogna stereotiparsi. Non dovete andare per forza a scuola con tanto trucco, sempre i capelli ben sistemati o le minigonne firmate. Sono cose che purtroppo vedi su quasi tutte le pagine social, ma la bellezza è anche accettare ciò che si ha… inteso come pregi e difetti. Ognuno è bello a modo proprio, soprattutto nella bellezza interiore. E più si è consapevoli di avere questa bellezza, e più si riesce a far vedere agli altri.
Tutti noi abbiamo un potenziale e dobbiamo imparare a tirarlo fuori.

Torniamo a Simone e al suo passato…

S: Io porto dietro una cosa che non ho capito se è brutta o se è bella. Perché ho sempre avuto il “timore” dei potenti. Forse è ancora dentro me, anche se riesco a conviverci. Tipo se mi trovo davanti ad un produttore cinematografico forte o un super VIP, magari sono un po’ assoggettato, ma fa molto anche la circostanza.
Se arrivo tramite un amico e mi presentano, non mi sento di dover far colpo. Se invece sono solo, e lui è il mio obiettivo, ho una leggera insicurezza che mi cresce dentro. Non so se ci devo lavorare su o meno…

Quasi 10 anni insieme: la strada del sogno comune di recitare che state percorrendo insieme, come è cambiata rispetto al 28 agosto 2010?

The Coniugi - Alina Person e Simone Gallo - 2

S: Dieci anni fa non sognavamo insieme lavorativamente… è stata una cosa che è venuta fuori per gioco e quel gioco (soprattutto del Web), ci porta a lavorare insieme.

A: E’ un gioco diventato mestiere ormai…

S: Oggi cambia che quando facciamo qualcosa insieme abbiamo più attenzione ad evitare la volgarità, ricordiamoci dei bambini, ricordiamoci di toccare più tipi di coppie, ricordiamoci durante la scrittura che esistono i brand… Siamo forse più consapevoli.
C’era poi l’idea di una teatrale nostra e a causa del lock-down, non ci metteremo mano per un po’, perché sarebbero energie sprecate.

Hai anticipato la domanda: arriva un produttore: i The Coniugi andrebbero verso un cortometraggio o si sentono pronti per un film?

A: Non crediamo nei film dei personaggi del Web. Se dovessimo mai fare un film The Coniugi, essendo prima attori che YouTuber, non faremmo mai un film che segue il filone di quello che facciamo sul web. Web e Cinema sono due linguaggi completamente diversi e anche il pubblico è completamente diverso. Molti hanno fatto questo errore, e puntualmente c’è un flop pazzesco. Si al film della coppia Alina e Simone, ma con una scrittura diversa da quello che sono i The Coniugi.

S: La scrittura è completamente diversa! Ad esempio potremmo portare la nostra vita insieme… Ci hanno contattato per un lavoro che parte come cortometraggio, perché si tratta di un film ad episodi molto vintage… molto anni ’70.
Sono 3 cortometraggi che diventano un film… e che riunisce tutti perché finisce sul penale! Ovviamente non anticipiamo con chi, quando e perché, ma ci hanno chiamato come The Coniugi.

Parliamo di spettacolo. Preferite il cinema o la televisione?

A: Netflix è Netflix… io sono malata di serie, anche se preferisco andare al cinema a vedere il film.

S: Per rimanere a casa a guardare la TV no… siamo giovani… Netflix è semplicemente la comodità di vedere le Serie TV di cui siamo appassionati, ma sempre meglio uscire.

A: Non guardiamo la TV per i programmi TV…

Secondo voi oggi Casa Vianello funzionerebbe?

A: Noi li amiamo!

S: Noi ci abbiamo fatto un video estrapolando contenuti da una loro puntata e riproposta in 6 minuti, e sta per raggiungere il milione di visualizzazioni. Occhio… non è una imitazione, ma è prendere la situazione creata nella puntata e riproposta a modo nostro… Ovviamente però alla fine il tributo al “Che barba che noia” non poteva mancare.

A: Diciamo che anche la nostra partenza da coppia in video probabilmente parte proprio dall’osservarli come mostri sacri della TV. Ci piacerebbe provare a fare qualcosa “tipo loro” in televisione.

The Coniugi - Alina Person e Simone Gallo

Un’attore (o attrice) dal quale sentirsi ispirato e uno invece con cui vorresti farci un film.

S: E’ una domanda tabù, io tiro sempre fuori i due americani a cui mi sono ispirato: Jim Carrey e Jerry Louis, ma allo stesso tempo… ma è una risposta da 18enne… ci penso!

A: Ti posso dire quasi tutte le star di Hollywood, perché la mia massima aspirazione è quella. Che dirti: Leonardo Di Caprio, Bradley Cooper… sono tanti.

S: Più che altro io ti menzionerei qualche regista con cui mi piacerebbe lavorare, tipo Paolo Genovese, Gabriele Salvadores, Giuseppe Tornatore, Sergio Castellitto…

A: Si Sergio Castellitto tutta la vita… adorabili i suoi film e la sua regia. Io che leggo Margaret Mazzantini adoro questo genere…

S: Allora io cambio! (ndr ride) Da giovane ho fatto un piccolo ruolo in un film con Paolo Virzì ma… non ero pronto! Ora mi piacerebbe riprovarci…

Che progetti ci sono quando questo periodo finirà? Sia quelli comuni, che quelli che vi vedono coinvolti singolarmente.

S: Io sto cercando di capirlo perché potrei ripartire dalla TV in un programma comico, ma intanto ti confermo che farò una sitcom sul web con Ciak e Medico molto carina con la regia di Claudio Insegno.
Poi c’è il corto insieme di cui vi abbiamo anticipato.

A: Io ho scritto un cortometraggio contro la violenza sulle donne già prima del lock-down e vorrei portare a termine questo progetto, che non ho potuto ancora girare. Poi avevo delle date di tournèe teatrali e avevamo vinto il bando dell’IMAIE con Edoardo Erba, ma purtroppo… anche quello è stato posticipato al 2021.

Il nostro grazie ai The Coniugi per il tempo dedicatoci e a loro va il nostro più grande in bocca al lupo!

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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