Loriana Lana: le donne che hanno scritto per Mina sono pochissime

Loriana Lana nata a Roma, a Testaccio è autrice di canzoni, produttrice e vanta un passato, da giovanissima, anche come conduttrice Rai, tenuta a battesimo da Paolo Bonolis. Inizia a scrivere poesie e testi musicali divenendo nel tempo un’eccellente paroliera. Conquista diversi primati in un campo generalmente al maschile e tra le sue soddisfazioni ben sette dischi di platino legati al CD “Le migliori di Mina Celentano”, in cui è incluso un suo brano. Si racconta a noi oggi attraverso questa intervista.

Loriana Lana – Ph fornita dall’artista

Benvenuta Loriana Lana, domanda canonica, partiamo dai tuoi esordi, ti va di raccontarci come è nato questo tuo amore per la musica?  

Penso che con questi “pallini” ci si nasca. Mi rammento che fin da bambina, ero ancora alle elementari, per imparare a memoria le poesie le musicavo. Mettevo una musichetta e questo mi aiutava a ricordarle appunto come fossero canzoni e così la memorizzavo subito. Poi ho sempre scritto canzoni e a dodici anni già registravo i miei primi provini in casa. A diciassette anni proposi alcuni miei brani ad un regista che stava mettendo in scena una commedia inglese. Con orgoglio e un po’ di sorpresa, furono accettati e da allora non ho mai più smesso. Nella vita ho avuto diversi incontri fortunati e collaborazioni con nomi incredibili come Paolo Conte che è stato il mio maestro e da cui ho cercato di apprendere il più possibile. Il mio approccio era mettermi in un angolino, osservare questi grandi nomi e cercare di assorbire tutto il possibile, se vuoi, anche di copiare per raggiungerli nell’arte della composizione. Ho avuto fortuna ma devo ammettere che con l’inclinazione per la musica e per il cinema ci sono proprio nata.

Tra i tuoi ispiratori e riferimenti troviamo la tua predilezione per i testi di De André e la musica di Renato Zero con cui poi nacque una collaborazione per Fonopoli

Si Renato Zero l’ho conosciuto alla RCA e collaborai con lui per una sua produzione e per un periodo ho seguito i testi musicali per “Fonopoli” l’associazione musicale che all’epoca creò. Talvolta poi le strade artistiche si dividono e ci si perde un po’ di vista. Diverso è per Iva Zanicchi, conosciuta al Festival di San Remo, con cui ancora oggi siamo molto legate. Ci sentiamo spessissimo sia per lavoro che per affetto. Una donna davvero carina. Di De André che dire…. ero piccola e non capivo, perché non si possono capire a dieci anni certi testi così importanti, però pur non capendoli ne rimanevo affascinata e mi piaceva questa sua voce e la maniera in cui suonava la chitarra, un modo così personale. Con il tempo l’ho anche studiato e diciamo che forse qualcosa che ho scritto ha un forte riferimento a lui. Mi ha molto formato nel tempo, è stato una sorta di Maestro virtuale, una musica che amo tantissimo ancora adesso.   

Sei più nota forse come paroliera, ma la tua esperienza è vastissima in campo musicale, sei infatti anche autrice e produttrice. Qualcosa su di te in questa veste?

Per quanto concerne la musica, sono le cose misteriose della vita. Amo definirmi un’artigiana e la mia è una formazione da autodidatta. Compravo i libri e studiavo per i fatti miei. Una cosa importante: ho sempre ascoltato musica buona di grandi autori. Simon & Garfunkel, i Beatles. Mi è poi venuto quasi spontaneo cominciare a comporre e scrissi così delle musiche. Iniziai con le sigle dei cartoni animati giapponesi poi molte canzoni per bambini uscite anche sulla San Paolo Multimedia e poi ho scritto per i grandi. Non posso non citare la sigla “Pat la ragazza del baseball” che mi ha dato enormi soddisfazioni anche sui canali social ha infatti superato 800.000 visualizzazioni su Youtube e sulla mia pagina Facebook oltre 15.000 like.

Loriana Lana – Ph fornita dall’artista

A proposito di grandi, tra i vari splendidi brani da te composti ritroviamo “Quando la smetterò” che Mina ha scelto ed incluso nell’album “Le migliori” di Mina Celentano. Un brano in cui, come diversi tuoi, tratti di temi romantici senza banalità. Come è stata questa esperienza?

Il testo di “Quando la smetterò” è una canzone che ho scritto traendolo da una storia vera, vissuta sulla mia pelle, e che anche per questo ho sentito molto. Feci ascoltare il pezzo, in modo anche easy e timido e mi fu detto “Certo che questa canzone sarebbe perfetta per Mina perché ha un’estensione incredibile che la può cantare solo lei. Per Mina sarebbe perfetta”. La canzone in realtà è rimasta nel cassetto per qualche anno, ma avevo nell’orecchio sempre questa frase “La può cantare solo Mina”. Decisi dunque un giorni di mandarglielo così come era, registrata con il telefonino, perché sapevamo che Mina in quel momento cercava brani per il suo nuovo CD. Dopo nemmeno ventiquattrore scrisse Massimiliano Pani confermando che la canzone le era piaciuta e che sarebbe stata inclusa nel CD. Fu un’emozione incredibile, ma ancor più grande fu l’emozione nel sentire il provino cantato da Mina, da far venire le lacrime agli occhi. Una grande soddisfazione davvero.

Sei una delle pochissime autrici ad aver scritto per Mina e vanti collaborazioni prestigiose ed internazionale. Quanto conta essere determinate?

In effetti sono migliaia le canzoni scritte per Mina e tutte da uomini. Sono onorata perché le donne che hanno scritto per Mina sono pochissime, tra cui Lina Wertmuller che ha scritto il testo di “Mi sei scoppiata dentro al cuore”. In effetti sono una persona molto determinata e se mi metto in testa una cosa, in qualche maniera questa deve accadere. Non ti dico che il fine giustifica i mezzi, ma ci metto tutta la mia buona volontà perché accada. Ti faccio un esempio ascoltando le musiche della storia su RAI 3 mi è venuto spontaneo proporre al regista i miei commenti musicali e lui li ha presi ed inclusi nella trasmissione “La grande Storia” condotta da Paolo Mieli e Fabio Toncelli la cui messa in onda è partita dallo scorso 19 luglio. Le musiche le ho scritte insieme ad uno straordinario musicista: Davide Pistoni che ha lavorato con personaggi del calibro della Pausini, Baglioni, Zucchero e tantissimi altri.

Loriana Lana – Ph fornita dall’artista

Tu hai firmato anche diversi inediti di Morricone e il testo in italiano di “Libertango” di Astor Piazzolla eseguito da Galliano. Cosa ci racconti di questa ultima esperienza?

Libertango è una canzona che adoro. Mi è capitata l’occasione di scrivere il testo in italiano e sono stata felicissima di farlo. Purtroppo non ho potuto conoscere Piazzolla, ma ho avuto l’onore di collaborare con Richard Galliano considerato l’erede di Piazzolla che ha suonato anche un disco con il bandoneón, uno strumento musicale simile alla fisarmonica.

Scorrendo il tuo corposissimo percorso artistico troviamo anche un progetto interessante quello di “MUSICA & PAROLE. 10 in poesia!”. Dieci poesie di  letteratura italiana trasformate in canzoni pop interpretate da grandi nomi quali Zanicchi, Spagna, Lavezzi, Mazzocchetti e da giovani provenienti da diversi reality.

Si, questo è un altro disco che ho amato moltissimo e mi ha anche procurato dolore. E’ stato difficile perché, musicare delle poesie dove non c’è la metrica giusta o la rima, è stato un lavoro duro e lungo proseguito per circa un anno, ma che alla fine mi ha dato grande soddisfazione. Ho ricevuto tra l’altro una lettera dalla figlia di Ungaretti che mi ringraziava commossa di aver musicato la poesia del papà che ha cantato Iva Zanicchi e non a caso infatti Iva aveva collaborato con Ungaretti (L’uomo del mio tempo). Ciascun brano contenuto nel disco è stato associato ad un cantante con una precisa scelta come nel caso di Piero Mazzocchetti a cui abbiamo assegnato un testo di d’Annunzio perché Piero è abruzzese o come Dennis Fantina il giovane triestino proveniente da un reality che ha cantato una canzone di Trieste.

Nonostante la tua solidità e fermezza hai conservato la tua freschezza, l’entusiasmo e la meraviglia dei bimbi, questo giova al tuo lavoro?

Assolutamente si, nonostante il tempo passi ho conservato l’entusiasmo. Provo sempre l’emozione delle prime volte e mi batte ancora il cuore. In effetti ho questo grande entusiasmo e questo mio aspetto lo notò proprio Luis Bacalov con cui ho collaborato per vent’anni anche per le musiche per “Il postino”. Lui mi disse “Alla fine sei una bambina ed è forse per questo che scrivi anche per loro”. Credo sia carino e dolce avere questo approccio, vedi le cose con occhi diversi quando resti un po’ infantile.

Pariamo di riconoscimenti e momenti emozionanti. Nel corso della tua carriera hai ricevuto molti premi tra cui il Premio Massimo Troisi alla carriera. E’ stato questo per te emotivamente quello più importante?

Questo è stato importantissimo con una cerimonia bellissima che si svolse esattamente un mese prima di Natale e durante il quale fu premiato anche Leonardo Pieraccioni per il cinema e Marisa Laurito per la TV. E’ stato bellissimo anche per il legame lavorativo con Luis Bacalov e con “il Postino” e Troisi. Ricevere questo premio è stato per me molto significativo. Un’altra grande emozione con “Briciole sul mare” un film indipendente, davvero low cost, realizzato con attori presi dalla strada. Paolo Mieli vedendo il film disse che rappresentava un gioiello della commedia all’italiana. Il film si è fatto strada ed è arriva ai David di Donatello partecipando al concorso. Una cosa davvero straordinaria. Ma tra le tante emozioni e soddisfazioni che ho avuto nella vita anche l’incontro con il Papa che in pochi attimi mi trasferì moltissimo. Un’emozione ed un ricordo caro che porto ancora oggi nel mio cuore, fu commovente quando mi segnò la fronte per benedirmi e mi disse “Auguri per la tua musica”.

Papa Giovanni Paolo II e Loriana Lana – Ph fornita dall’artista

Ma Loriana Lana ha un rito per concentrarsi e favorire i momenti creativi?

No nessun rito in verità. Le idee nascono generalmente nei momenti più impensati e incredibili, in due secondi. Mentre guido e allora mi fermo e registro al volo sul cellulare quell’idea, o mentre sono sotto la doccia. Spesso vengono così in modo spontaneo e per fermarle le scrivo immediatamente. Altre invece sono più sofferte e allora mi siedo e magari le elaboro nel silenzio della notte.

Ci vuoi svelare qualche tuo progetto o sogno?

Abbiamo sempre molti progetti in cantiere, alcuni prevedono il coinvolgimento di diversi artisti. Sogni? Il cinema. Ho scritto molte canzoni per il cinema, ma mi piacerebbe essere autrice per un film di Carlo Verdone o di Muccino e perché no di Leonardo Pieraccioni, un genere leggero insomma. Per non parlare dei grandissimi come Özpetek. Si mi piacerebbe moltissimo avere questo genere di collaborazioni. Sarebbe un ulteriore bel sogno realizzato.

Su Ester Campese

Giornalista, scrittrice. Iscritta all'albo giornalisti Italia (regione Lazio) è anche membro dell'USPA - Agenzia stampa giornalistica internazionale - collegata al German Daily News.

Lascia un commento