Elvis Esposito. Foto di Marcello Merenda
Elvis Esposito. Foto di Marcello Merenda

A tu per tu con Elvis Esposito sul set de L’amica geniale 2

Oggi incontriamo il talentuoso Elvis Esposito. La sua grande passione per il cinema lo porta molto presto a studiare recitazione. Si diploma alla scuola di cinema “Pigrecoemme” di Napoli.

Elvis Esposito. Foto di Marcello Merenda
Elvis Esposito. Foto di Marcello Merenda

Comincia a muovere i suoi primi passi sul set prendendo parte a film d’autore per il cinema e serie televisive con registi come Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini.

Le sue doti gli permettono di calarsi subito in personaggi molto impegnativi ma la consacrazione per il grande pubblico arriva quando Saverio Costanzo lo sceglie per interpretare il bello e spietato Marcello Solara, nella serie evento della Rai “L’amica geniale”, co-prodotta da Wildside e HBO. E’ Carmine, il protagonista, della video-serie scritta e diretta dal regista Francesco Lettieri “Capri Rendez-Vous”. I video sono stati concepiti sulle canzoni che completano il primo album di LIBERATO che conta al momento oltre due milioni di visualizzazioni. Il suo percorso di formazione attoriale non si ferma e continua lo studio della recitazione e dizione con uno dei più apprezzati acting-coach il regista Mauro Pini. 

Parla tre lingue, inglese, spagnolo e francese e alla passione per il cinema unisce anche quella per la musica, compone e suona vari strumenti, come il pianoforte, la chitarra e le percussioni.

Come nasce la tua passione per la recitazione?

Avevo all’incirca sette,otto anni e ricordo che mio padre mi fece vedere “Allarme rosso” con Denzel Washington e Gene Hackman diretto da Tony Scott.Quella per me,credo sia stata quasi una folgorazione,poichè da allora,grazie alla genialità di attori come Daniel Day Lewis,Robin Williams è cresciuto in me  sempre più il desiderio e la passione di nutrirmi di cinema,quasi come un bisogno primario.Cresceva infatti sempre più,ma ne sentivo davvero il bisogno , la voglia di vivere diverse vite ..e ancora oggi Denzel rappresenta il mio punto di riferimento al quale mi sono ispirato fin dall’inizio.

Ricordi l’emozione provata quando hai saputo che il ruolo di Marcello Solara era il tuo?

Era un pomeriggio di fine estate,ero in un bar vicino casa e mi arrivò la telefonata della mia agente Cinzia De Curtis,la quale mi disse di sedermi…il ruolo di Marcello Solara era mio..avevano scelto proprio me…Ricordo che mi mancò quasi il respiro per l’emozione…una gioia incredibile che decisi subito di condividere telefonando alla mia fidanzata,da sempre convinta che quel ruolo sarebbe stato mio,poi di corsa a casa a dirlo alla mia famiglia..non lo dimenticherò mai..

In quali caratteristiche ti trovi con il tuo attuale personaggio?

Comincierò col dire che di sicuro non ritrovo in me la vanità e l’ostentazione del potere attraverso il denaro tipico di Marcello,e di certo il suo modo violento a volte di ottenere le cose,ma,se proprio devo trovare qualcosa di lui in me,dico senza dubbio lo stupore che solo l’amore,quello vero,può suscitare,anche nei cuori più restii..

Ricordi una particolare difficoltà incontrata sul set?

Su un set si possono incontrare infinite difficoltà,in questa occasione però,devo dire che la “genialità” vera e propria dell’intero gruppo di lavoro a partire da Saverio Costanzo,Antonio Calone,Anna Redi e Giovanni Maddaloni,ha fatto si che Marcello crescesse ogni giorno sempre di più.Devo infatti per questo ringraziare in modo particolare Saverio,che con la sua pazienza e fiducia nel suo team,diventato davvero come una grande famiglia nella quale ci si aiuta a vicenda,è riuscito a guidarmi e , direi ,quasi  in modo maniacale, ha fatto si che tutte le sfumature del mio personaggio potessero diventare parte di me.

Immaginati protagonista di un remake; chi vorresti interpretare?

Innanzitutto premetto col dire con tutta onestà  che non oserei fare il remake di nessun film perchè ritengo che ogni attore dia una propria personalissima impronta da non dover in alcun modo emulare,ma comunque rispondendo alla sua domanda,se proprio dovessi scegliere,rimarrei fedele a uno degli attori che,come le ho detto,sono stati per me,fonte di ispirazione,e senza dubbio sarei onorato di interpretare il ruolo di Denzel Washington in “Training day”diretto da Antoine Fuqua

Un regista con cui vorresti poter lavorare?

Dunque inizio col dire che pur essendo all’inizio della mia carriera,sono stato davvero fortunato poichè ho avuto la possibilità di lavorare a mio avviso già con uno dei migliori registi italiani.Parlo ovviamente di Saverio Costanzo che ritengo essere un professionista di una sensibilità sopraffina,pronto a soffermarsi su dettagli,come un semplice sguardo,per me fondamentali che davvero riescono a fare la differenza come in questa serie nella quale è riuscito quasi a dipingere con eccelsa maestria volti e luoghi d’altri tempi. Ovviamente nel mio percorso di crescita e di costante studio mi piacerebbe avere l’onore di incontrare il maestro Dario Argento e Giuseppe Tornatore.Se potessi realizzare un sogno oltreoceano,non potrei non citare Martin Scorsese, Steven Spielberg ,Paul Thomas Anderson ,Quentin Tarantino,Lars Von Trier ,Charlie Kaufman e Antoine Fuqua.

Quanto conta l’umiltà nel mondo dello spettacolo?

Io ritengo che in questo lavoro l’umiltà sia una dote essenziale in quanto il cinema, essendo un potente mezzo attraverso il quale ci si espone al mondo, non bisogna mai perdere di vista sè stessi  e ciò in cui si crede e bisogna tenere bene i piedi per terra e non dimenticare mai che questo è solo un lavoro,un lavoro come qualsiasi altro e che anzi più di qualsiasi altro esige completa autodisciplina dedizione e rispetto verso sè stessi e il pubblico verso il quale abbiamo una grande responsabilità.Il segreto è forse amare incondizionatamente ciò che si fà e dedicarvisi totalmente..tutti possiamo essere artisti in qualsiasi lavoro decidiamo di fare,se lo facciamo con amore umiltà e consapevolezza di dover sempre imparare perchè come diceva Etienne Decroux “La tecnica elimina i mediocri,sfrutta il talento medio ed esalta il genio”..ed io credo che i più grandi geni che abbiamo avuto non sapevano di esserlo per la loro grande umiltà che li ha contraddistinti.

Oltre a saper recitare quale caratteristica secondo te non deve mancare ad un bravo attore?

A mio avviso una persona che decide di approcciarsi a questo lavoro deve avere una spiccata capacità e propensione all’ascolto.Bisogna sapersi sintonizzare a qualsiasi tipo di suono provenga dal mondo,dalla natura da sè stessi e dagli altri e non smettere mai di imparare da quella io ritengo essere la più grande scuola tra tutte:la vita.

In bocca al lupo Elvis Esposito attualmente impegnato nelle riprese della seconda serie de “L’amica geniale”, oltre ad essere fra gli ospiti di “Incontri…In città 1979 2019 lo scenario artistico culturale a Napoli”, il prossimo 15 Settembre, in occasione di “Estate a Napoli” 2019.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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