Shara per il Premio Eccellenze del Sud 2018
Shara per il Premio Eccellenze del Sud 2018. Foto di Giancarlo Cantone.

L’Esperto risponde: Shara

Per la rubrica L’esperto risponde siamo in compagnia di Shara, pseudonimo di Sarah Ancarola, cantante e cantautrice, grande amante della musica, che si è resa disponibile alle nostre domande mettendo a disposizione la sua arte e passione.

Shara per il Premio Eccellenze del Sud 2018
Shara per il Premio Eccellenze del Sud 2018. Foto di Giancarlo Cantone.

Benvenuta Shara, che consiglio ti senti di dare ai giovani che intendono affacciarsi al mondo della musica?

Ciao e grazie a voi per questo graditissimo invito! Innanzitutto comincerei col dire che è necessario munirsi di tanta e ancora tanta pazienza perché il sentiero dell’arte non è un cammino semplice. Ogni giorno c’è da affrontare una prova e per superare tutti gli ostacoli bisogna essere pronti a lavorare fortemente su sé stessi. Il solo talento non basta, per realizzare un sogno importante come quello della musica devi essere disposto ad accettare le sfide, a misurarti ogni giorno coi tuoi limiti senza mai pensare di essere arrivato anche quando sei convinto di aver raggiunto un importante traguardo.

L’unico modo per non sentire il peso e la fatica del cammino è “AMARE” quel che si fa e “CREDERE” fermamente in sé stessi e nel proprio sogno.

Oltre ad avere una voce intonata, quale elemento è indispensabile per poter diventare cantante?

Un cantante professionista, oltre che dalla tecnica e dall’intonazione, lo si riconosce dalla sua forza interpretativa. Se poi hai anche il dono di possedere un “impasto vocale” molto particolare allora si è proprio nati sotto la stella giusta!

C’è “un segreto” per poter tenere a bada l’emozione delle prime esibizioni davanti ad una platea?

Non esiste un vero e proprio segreto, ognuno deve trovare dentro di sé la personale panacea a questo vitale “panico da palco”. “L’emozione non ha voce” dice Celentano, forse perché in certi casi è talmente tanta che te la porta via. Per mia esperienza posso affermare che col tempo bisogna saper acquisire la capacità di tramutare l’eccesso di emotività in pura energia da condividere con la band e, poi, direzionarla verso il pubblico, quest’ultimo è spesso il complice perfetto che ti aiuta a creare quel meraviglioso stato di magia che rimane addosso anche al termine di un concerto o di una breve esibizione.

Shara quanto tempo occorre prima di potersi ritrovare in uno stile proprio?

Bella domanda! Quando fai musica, la scrivi e la componi è praticamente come cucirsi un vestito adatto alle proprie fattezze e caratteristiche fisiche. Talvolta può capitare che l’abito realizzato non risalti subito al meglio le proprie potenzialità ed il proprio talento, quindi bisogna ritornare allo specchio per osservare più nel dettaglio cosa deve essere ritoccato e cosa no per dare al proprio abito lo stile perfetto!

Con la musica si cuciono le emozioni, quindi, il cantante ha la grande responsabilità di dover far sentire anche il pubblico parte del suo vestito.

In conclusione Shara, ringraziandoti della disponibilità, ti chiedo quanto contano le lezioni di canto ed il saper leggere la musica?

Per mia natura sono sempre stata una ribelle, una che non ha mai amato molto la scuola e lo studio in generale, quindi dovrei risponderti che l’istinto creativo e la musicalità innata giocano un ruolo primario ed essenziale nella formazione di un cantante. Però non è così. Lo studio della tecnica è importantissimo in quanto se conosci il tuo mezzo vocale sei libero di poterlo usare al meglio ed, in molti casi, salvarti anche da quei difficili momenti di “profonda emotività” che a volte ti prendono nel corso di una esibizione. Lo studio della tecnica vocale è inoltre molto importante per imparare a dosare la propria voce durante un concerto ed a conservarla in buono stato nel corso di una tournée. Lungo il mio percorso ho avuto diversi insegnanti ognuno dei quali ha saputo donarmi dei consigli preziosi che hanno senz’altro segnato alcune fasi della mia formazione.

Per quanto riguarda la lettura del pentagramma non posso rispondere altro che questo: “Sono filo Hendrixiana!”

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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