Franco Ricciardi alla prima di Ammore e Malavita a Napoli.
Franco Ricciardi alla prima di Ammore e Malavita a Napoli.

Franco Ricciardi ai David con Bang Bang

Dalla colonna sonora di Ammore e Malavita, Franco Ricciardi sbarca ai David Di Donatello

Parliamo di Franco Ricciardi che quest’anno salirà sul red carpet dei David di Donatello con “la sua” Bang Bang. Il brano scritto da Nelson (di cui abbiamo parlato su La Gazzetta dello Spettacolo MAGAZINE), Pivio e Aldo De Scalzi, e interpretato da Ricciardi insieme a Giampaolo Morelli e Serena Rossi, concorre per la statuetta di Miglior Canzone Originale.

Franco Ricciardi alla prima di Ammore e Malavita a Napoli.
Franco Ricciardi alla prima di Ammore e Malavita a Napoli.

Ammore e Malavita

Questa è una delle 15 nomination ricevute dal musical dei Manetti Bros Ammore e Malavita, in lizza anche per il Miglior Film italiano del 2017. La serata di premiazione si svolgerà agli Studios di via Tiburtina mercoledì 21 marzo, trasmessa in diretta dalle 21,15 su Rai 1. La presentazione dei candidati ai David di Donatello 2018 sarà preceduta da una cerimonia in Quirinale, dove il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, accoglierà tutti i protagonisti del miglior Cinema italiano. In diretta su Rai 1 il 21 marzo dalle 11.

Ammore e Malavita, con 15 nomination, ha ricevuto il maggior numero di candidature ai David, segnando una nuova stagione di successi per le pellicole girate a Napoli.

Il musical dei Manetti Bros è una storia d’amore tra Ciro (Giampaolo Morelli), un temuto killer, e Fatima (Serena Rossi), una giovane infermiera sognatrice. Due mondi apparentemente distanti ma destinati a incontrarsi. Nel film, Franco Ricciardi è Gennaro, un uomo di “malavita”, braccio destro di don Vincenzo (Carlo Buccirosso) che intreccerà le storie di Ciro e Fatima. L’artista napoletano, oltre a recitare nel film, è anche uno degli interpreti della colonna sonora: suoi tre brani di Ammore e Malavita, tra cui Bang Bang, candidata ai David.

Franco Ricciardi ed i premi legati al cinema

Insieme alla musica, il cinema rappresenta la chiave della consacrazione artistica di Franco Ricciardi: l’artista di Scampia ha vinto la sua prima statuetta nel 2014, quando A Verità, brano della colonna sonora di Song ‘e Napule, fu scelta dalla giuria dell’Accademia del Cinema Italiano come Miglior Canzone Originale, sbaragliando la concorrenza ai David di Donatello. Il premio ha cambiato la carriera dell’artista all’alba dei suoi 30 anni di carriera. Negli ultimi anni, sono state diverse le incursioni del cantante nella settima arte, dalla partecipazione di Ricciardi nelle colonne sonore di Reality di Matteo Garrone nel 2012 e di Gomorra – La serie con il brano A storia e Maria, alla realizzazione del nuovo spot di Dolce & Gabbana, dove Ricciardi interpreta Tu vuò fa l’americano e il making off dello spot con la canzone Capisc a me.

La nomination ai David 2018 arriva, quindi, a coronamento di un cammino artistico che ha visto tra musica e cinema due percorsi paralleli di successo: il suo ultimo album Blu, che ha portato Ricciardi in giro per l’Italia e all’estero, e il film Ammore e Malavita, presentato alla 74° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e record di incassi al botteghino.

Le dichiarazioni

Franco Ricciardi commenta: “E’ un’emozione indescrivibile tornare per la seconda volta ai David Di Donatello. La prima esperienza fu nel 2014: una serata entusiasmante e bellissima che si concluse con quello che consideravo quasi il coronamento di un sogno, portai a casa la statuetta per la Miglior Canzone Originale. Oggi ritorno su quel tappeto rosso, fiero del lavoro fatto insieme a Nelson, Pivio e Aldo De Scalzi, Serena Rossi e Giampaolo Morelli. La soddisfazione più grande è già di per sé essere selezionati da una giuria raffinata e competente, entrare nella rosa dei migliori 5. Poi, quello che viene si vedrà, ma andremo lì insieme ai Manetti Bros e al cast di Ammore e Malavita consapevoli di partecipare a una grande festa del cinema e dell’arte in genere, made in Italy e, in questo caso, anche made in Naples. Salire su questi palchi è molto diverso che calcare le scene musicali. L’ho provato alla 74° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e ai David di Donatello, cerimonie molto diverse dai miei concerti, dove porto in scena la musica, il canto, il mio lavoro. E’ diverso, si, ma, come dico sempre, in fin dei conti le emozioni si somigliano tutte“.

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