Rosario Pellecchia. Foto di Alessandro Pozzi.
Rosario Pellecchia. Foto di Alessandro Pozzi.

Rosario Pellecchia, la voce di Radio 105

A tu per tu con Rosario Pellecchia

Rosario Pellecchia, voce baluardo di Radio 105, si è reso disponibile per una simpaticissima chiacchierata che ben presto si è trasformata in un’esperienza davvero esilarante essendo Ross un personaggio davvero vulcanico e travolgente, dalla voce a dir poco magnetica.

Rosario Pellecchia. Foto di Alessandro Pozzi.
Rosario Pellecchia. Foto di Alessandro Pozzi.

Rosario Pellecchia, conosciuto anche come Ross, lei inizia la sua carriera radiofonica nel 1986, nell’88 entra nello staff di Radio Kiss Kiss Network nota emittente napoletana… Cosa ricorda di quegli anni?

Una passione così grande che restava poco spazio e poco tempo per altre cose.

Avevo sempre desiderato fare quella “cosa” (non lo definivi ancora un lavoro), e c’era tanto da imparare, così passavo intere giornate in radio per divorare voracemente tutto ciò che c’era da sapere. Quando mia madre mi disse che un certo Gianni Simioli aveva telefonato a casa (non esistevano i cellulari) mi sentii mancare la terra sotto i piedi: l’avventura stava iniziando!

Nel corso della sua attività professionale ed artistica lei ha vissuto esperienze anche fuori Italia, precisamente a Manhattan, per condurre “105 New York”, nel corso di quei mesi ha notato delle differenze rispetto la radiofonia italiana?

Non ero mai stato a New York, ci arrivai direttamente per trascorrerci 6 mesi lavorando in radio: ma stiamo scherzando??? Uno dei momenti più esaltanti della mia carriera e, direi, di tutta la mia vita!

Tra le sue tante interviste ce n’è una che l’ha emozionata particolarmente?

David Bowie! Un uomo di un carisma straripante, con un atteggiamento così carino e disponibile nei miei confronti che se ci penso mi vengono i brividi.

Parallelamente all’attività di speaker lei ha sposato anche un progetto musicale: I Flabby, vuol parlarcene?

Fabrizio Fiore è uno dei miei migliori amici dal 1994, oltre che uno dei più sensibili ed esperti dj che io abbia mai conosciuto. Un’amicizia basata largamente sulla passione comune per la musica, direi per certa musica. Da lì a tentare di produrre qualcosa insieme il passo fu breve: ci provammo ed eccoci qui, 5 dischi e parecchie soddisfazioni dopo!

Se lei non fosse stato Ross, oggi quali “vesti indosserebbe”?

Forse sarei un insegnante! L’ho sempre considerato il mio piano B.

Tra le sue esperienze artistiche lei ha vissuto anche l’avventura televisiva con “105 Night Express” programma musicale di Italia uno, meglio radio o tv?

Non ho dubbi: la radio! Immaginazione, possibilità di esprimersi, creatività. In radio non si vede la tua faccia ma…ci metti la faccia! (Detto ciò il Night Express era un programma meraviglioso! Avercene nella TV di oggi…)

Come si vede Rosario Pellecchia fra 10 anni?

Stesso lavoro, stessa testa ma con un paio di novità: un libro e un…figlio.

Ha mai sentito il peso della responsabilità nel dover mandare messaggi essendo un personaggio famoso e pubblico?

“Famoso” lo hai detto tu… in ogni caso direi di sì, credo sia parte della deontologia di uno che fa il mio mestiere. Non sono mai stato un sensazionalista urlatore, piuttosto cerco di veicolare la bellezza.

Cosa si sente di consigliare ai giovani che intendono affacciarsi nel mondo “on air”.

Leggere, viaggiare, ascoltare, interessarsi alla gente. Considerare la radio una grande occasione per comunicare, non un mezzo per arrivare a qualcosa.
Sviluppare un proprio linguaggio, senza imitare i tuoi modelli.

Concludiamo l’ intervista con un augurio: cosa si augura di poter realizzare Ross?

La verità? Ho ricevuto così tanto dalla vita che mi basterebbe continuare così il più a lungo possibile. Sono guidato dalla gratitudine, da sempre. Non lo dimentico mai.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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