Hong-Hu Ada. Foto di Simone Maltagliati.
Hong-Hu Ada. Foto di Simone Maltagliati.

A tu per tu con Hong-Hu Ada

Interprete dell’agente Sarah anche nell’ottava stagione di Squadra Antimafia in onda in questi giorni sulle reti Mediaset, Hong-Hu ci racconta chi è oltre la telecamera ed oltre i palcoscenici.

Guardandoti dall’esterno in terza persona: chi è Hong-Hu Ada?

Hong-Hu AdaUna domanda da un milione di dollari (sorride). Hong-Hu Ada è prima di tutto una ragazza diversa tra la vita lavorativa e quella di tutti i giorni con i suoi affetti. Una distinzione netta perché nel lavoro e per la sua carriera è una ragazza molto determinata (anche troppo), testarda (anche troppo) e molto legata ai principi dello studio. Sono una persona che ha messo tante (forse troppe) volte davanti a tutto proprio lo studio, la formazione a livello attoriale, nella musica, nel canto, nella composizione…messo tutto anche prima degli affetti e delle amicizie.

Ci tengo però a specificare che tutto questo non l’ho fatto e non lo faccio per “la gloria”. Non sono vittima del “divismo”, ma sono sempre alla ricerca della miglioria per essere perfetta sul mio lavoro.

La mia vita privata invece non è per niente uguale a quella professionale. Sono una ragazza semplice che ha l’hobby del giardinaggio, starei ore ed ore a coccolare le mie piante ed i fiori, amo tantissimo cucinare ed in particolare i dolci. Un piccolo excursus lo possiamo fare sui dolci napoletani essendo voi con la prima redazione a Napoli, e ti assicuro che ogni volta che vengo giù devo portare a casa baba, sfogliatelle (ricce e frolle), delizia a limone di Sorrento e la caprese di Capri. E se proprio vogliamo anche qualcosa di salato…diciamo gnocchi alla Sorrentina. Poi di fresco, gradisco anche gli spaghetti alle vongole (ride).

Un cosa importante: odio truccarmi! Nella vita di tutti i giorni sono da scarpette da ginnastica e jeans, rigorosamente senza trucco!

Qual’è il tuo rapporto con il mondo dello Spettacolo?

Diciamo che fino ad un anno fa circa, come dicevo, lo spettacolo è venuto per me prima di tutto. Successivamente le cose sono un po’ cambiate…tutti i progetti fatti, le soddisfazioni, sono arrivata a 17 film, la grande fiction italiana, oltre che la musica. Ora si, posso veramente cominciare a mettere allo stesso passo anche altre cose, però prima non me la sentivo perché ero troppo concentrata…esageratamente…come la Muraglia Cinese.

La ricerca è stata forte e penso di esserci riuscita almeno in parte e nel mio piccolo.

Hong-Hu Ada

Quali sono i film e gli attori italiani che preferisci?

Io adoro il genere comedy italiano. Siete molto bravi a farlo ed in alcuni casi supera di gran lunga il modello americano (e questo è sicuramente un complimento da una persona che ha vissuto a Miami ed ha visto più quel cinema che il vostro), però ci sono dei registi che riescono a superare l’American Industry per il cinema con una semplicità interessante. Esempi di comedy che mi piacciono sono quelli dei film di Paolo Genovese, secondo me un talento creativo che come il vino, migliora “invecchiando”, una grande firma e soprattutto una grande persona perché conoscendolo in prima persona, denota subito una immensa sensibilità. Tra i miei sogni, infatti, c’è anche il lavorare con lui.

Perfetti sconosciuti ad esempio fa tanto onore all’Italia e soprattutto ho sentito parlare di un bel po’ di remake internazionali. Successivamente ci metto Carlo Verdone che adoro…mi mette un po’ di nostalgia del vero cinema italiano, come quello di Alberto Sordi, quello del maestro Fellini, quello di Visconti, di De Sica. Quando sono arrivata a Roma 5 anni fa, ero cresciuta all’Università con il mito del Maestro Fellini, che l’America piange tanto. Vedevamo più e più volte lo stesso film per apprezzarne le sfumature.

Ti racconto una curiosità: i primi mesi che ero a Roma, andavo sempre a Via Margutta, sotto la casa del Maestro Fellini e mi emozionavo sempre quasi fino alle lacrime: sogno forse di molte attrici contemporanee è quello di poter lavorare con lui, ma oramai rimane un sogno.

Altri registi che mi piacciono tanto sono Paolo Sorrentino e Matteo Garrone.

Ed i musicisti italiani?

Faccio un solo nome che è il mio preferito: Elisa. E’ un’artista incredibile a tutto tondo, una poli-strumentista che scrive e canta bene anche in Inglese. Appena arrivata in Italia però, sono rimasta affascinata anche dalla vocalità di un altro artista che purtroppo non c’è più, ed è Pino Mango. Mi affascinava quella voce che mi porta in atmosfere lontane e magiche…una voce veramente sognante.

Hong-Hu Ada in live music
Hong-Hu Ada in live music

…bravura ingiustamente non contraccambiata in popolarità…

Quello che mi hanno insegnato negli States e che l’Europa dovrebbe cominciare ad imparare forse: popolarità non vuol dire talento! L’Italia è grande maestra di popolarità, ma alcune persone hanno tanta popolarità ma poco talento. Forse questo è il motivo per cui l’American Show-Business è sempre più forte rispetto a quello italiano. Questo è il motivo perché ci sono molti artisti che riescono a passare da un copione ad uno spartito, dalla recitazione alla musica, qui i casi sono più rari.

Il tuo ruolo in una fiction di rilievo come Squadra Antimafia. Lo scorso anno ti hanno associata ad una simil Lara Croft. Come ti definiresti ora?

In effetti gli sceneggiatori lo scorso anno avevano un po’ costruito questo personaggio come una sorta di Lara Croft di Tomb Raider…L’agente Sarah dei servizi segreti, militarmente molto preparata, una stratega che gestisce armi chimiche, una persona ambiziosa che sa sparare e da poco conto agli affetti.

Hong-Hu Ada sul set di Squadra Antimafia
Hong-Hu Ada sul set di Squadra Antimafia

Sicuramente è piacevole essere stata scelta e paragonata ad un’artista come Angelina Jolie, Premio Oscar che interpreta qualsiasi tipo di copione e che ad oggi è una delle più versatili che noto ad Hollywood. Passa dall’action, al thriller al comedy e penso che in futuro potrebbe diventare una Meryl Streep.

Quest’anno però il mio personaggio si è evoluto e non si è appiattito, riuscendo a raggiungere una propria vitalità, una propria testa e quindi non è più Lara Croft ma l’agente Sarah.

Ci sono altri progetti all’orizzonte?

C’è un disco in uscita mondiale con 12 brani completamente in inglese scritti e composti da me, con tanti musicisti di livello internazionale: “The door of desire“. Il titolo l’ho scelto perché credo che in ognuno di noi c’è una porta nella quale sono racchiusi i nostri desideri. Continua il sogno di Squadra Antimafia, dove veramente ci sto bene, è un gran team ed una grande famiglia dove a partire da regista, sceneggiatori, colleghi attori, veramente si sta bene.

Poi ci sarà tanto teatro, di nuovo a Londra ed una piccola chicca: un film americano, di cui ovviamente non possiamo ancora parlarne.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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