Lady Diana, un mito senza tempo…

Lady Diana, un mito senza tempo.

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31 Agosto 2015

 

Diciotto anni dopo, il mito non tramonta, nemmeno a tanti anni di distanza e noi la vogliamo ricordare così.

 

 

 

 

 

Digiti “Lady Diana” su Google e ti ritrovi centinaia di migliaia di risultati. Un mare in tempesta, soprattutto in questi giorni : oggi 31 agosto ricorre infatti  l’anniversario della morte della principessa triste. Una morte misteriosa avvenuta sotto il tunnel dell’Alma della capitale francese mentre si trovava in macchina con il compagno di allora Dodi Al Fayed. Sono trascorsi 18 anni da quel 31 agosto del 1997, da quella notte parigina in cui Lady Diana perse la vita insieme al compagno Dodi Al-Fayed. Diana, 36 anni appena compiuti all’epoca, stava vivendo uno dei momenti più sereni della propria vita, dopo essersi lasciata alle spalle un matrimonio poco felice e un’esistenza legata agli obblighi e agli oneri della Corona. La sua scomparsa sotto il ponte dell’Alma a Parigi è ancora oggetto delle più disparate teorie. Diciotto anni dopo il suo ricordo è più vivo che mai. Oggi sarebbe potuta essere la felice nonna dei figli del principe William e di Kate Middleton.

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Diana Spencer nasce il 1 luglio 1961 a Parkhouse proprio vicino la residenza reale di Sadringham, quarta dei cinque figli del Visconte e della Viscontessa Althorp, nata Frances Roche, poi Shand Kydd.

Diana fu prima educata a Riddlesworth Hall, nei pressi di Diss, nel Norfolk, e in seguito alla New School di West Heath, aSevenoaks, nel Kent. Durante l’infanzia era particolarmente nota per la sua timidezza, ma questo non le impedì di appassionarsi alla musica e alla danza, oltre che allo sport, soprattutto il nuoto. Aveva anche un grande amore per i bambini. Infatti la giovane a Londra  iniziò a lavorare come bambinaia, accettando infine il posto di assistente presso l’asilo nido Young England. Per il suo diciottesimo compleanno, le venne regalato dai genitori un appartamento a Coleherne Court, nell’Earls Court. Visse lì fino al 1981 con tre coinquiline sue amiche.

Nel 1977, ancora giovanissima, ad una battuta di caccia Diana conobbe Carlo. L’erede al trono era quasi trentenne e già da tempo si trovava sotto pressione perché trovasse una giovane di buona famiglia e si sposasse.

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Lady Diana incontrò nuovamente il principe nell’estate del 1980,altri inviti e incontri seguirono per poi essere invitata a Balmoral, la residenza scozzese della Famiglia Reale, qualche tempo dopo. La giovane venne accolta positivamente dalla Regina, dal Duca di Edimburgo e dalla Regina Madre. Durante il soggiorno, alcuni fotografi nascosti sulle rive del fiume Dee, ansiosi di scoprire la nuova fiamma del principe, fotografarono Carlo mentre pescava accompagnato da una misteriosa ragazza che, scorgendo i loro obbiettivi, si nascose. I giornalisti tuttavia non impiegarono molto tempo a scoprire la sua identità, e al suo ritorno a Londra, Diana si trovo letteralmente perseguitata dalla stampa. Una sua fotografia, scattata durante l’orario di lavoro all’asilo Young England, che mostrava il profilo delle gambe attraverso il tessuto leggero della gonna, fece scalpore ma contribuì ad accrescere la sua popolarità.

 

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Il 24 febbraio 1981 Buckingham Palace annunciò ufficialmente il loro fidanzamento. Dal catalogo della gioielleria Garrard, Lady Diana scelse un anello in oro bianco con 14 diamanti elegantemente disposti attorno ad un grosso zaffiro di 12 carati, molto simile all’anello di fidanzamento della madre.Dal 2010, il gioiello è al dito della duchessa di Cambridge, moglie del primogenito di Diana.

 

 

 

 

 

Mercoledì 29 luglio 1981, nella cattedrale di St. Paul, si trovano convenuti sovrani, capi di stato e tutta la società internazionale osservata dagli occhi mediatici di oltre ottocento milioni di spettatori. La cerimonia è uno degli eventi mediatici più attesi e seguiti del globo, anche per la massiccia presenza di personalità di altissimo rango provenienti di tutto il mondo. Inoltre, la differenza di età della coppia non può che sollevare inevitabili pettegolezzi. Quasi dieci anni separano il principe Carlo da Lady D. Lei: ventiduenne appena uscita dall’adolescenza. Lui: trentatreenne già avviato alla maturità.E anche il seguito del corteo reale, la gente in carne e ossa che seguirà la vettura con i due sposi, non è da meno: lungo il percorso che la carrozza intraprende, si contano qualcosa come due milioni di persone!Dopo la cerimonia Diana è ufficialmente Sua Altezza Reale Principessa di Galles e futura Regina d’Inghilterra.

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Il 5 novembre 1981 venne ufficialmente annunciato che la principessa di Galles era in attesa del primo figlio.

Nel gennaio1982, a Sandringham, dove la Famiglia Reale trascorreva abitualmente il Natale, Diana cadde dallo scalone principale. Nonostante diverse contusioni, il feto non aveva riportato danni. La caduta, che inizialmente venne considerata accidentale, in realtà fu il primo, disperato tentativo di Diana di attirare l’attenzione del marito, che ancora una volta la lasciava sola per recarsi a caccia.Il 21 giugno 1982, in un’ala riservata del St Mary’s Hospital, Diana diede alla luce l’erede al trono, William Arthur Philip Louis.Il bambino, battezzato nella sala da musica di Buckingham Palace il 4 agosto,fu il primo erede a nascere in un ospedale pubblico anziché a palazzo, com’era tradizione e come anche la Famiglia Reale pretendeva, ma Diana fu irremovibile al riguardo.

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Nel marzo 1983, nonostante il palazzo l’avesse nuovamente sconsigliata, la principessa decise di portare con sé il piccolo William, di appena 9 mesi, durante il tour ufficiale dell’Australia e della Nuova Zelanda. Una decisione suggeritale, come lei stessa ammise, dal primo ministro australiano Malcolm Fraser, che riscontrò però l’approvazione del pubblico.

 

 

 

 

 

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Un secondo figlio, Harry Charles Albert David, nacque due anni dopo William, il 15 settembre1984. La principessa rivelò che durante la seconda gravidanza lei e Carlo erano molto uniti.

Anche i critici più accaniti concordano che la principessa di Galles fu una madre esemplare, devota e affettuosa.

Raramente chiedeva l’approvazione del principe o della Famiglia Reale, ed era spesso intransigente quando si trattava di figli. Scelse lei i loro nomi di battesimo, licenziò la governante reale e ne assunse una di sua scelta, si occupò di selezionare la scuola che avrebbero frequentato e il loro abbigliamento, nonché le uscite ufficiali. Li accompagnava a scuola, come una madre normale, ogni volta che i suoi impegni le permettevano di farlo, e spesso organizzava il suo programma di visite e apparizioni pubbliche in base alle esigenze dei bambini.

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Grazie al suo comportamento informale, Lady D ,come viene soprannominata dai tabloid con un tocco fiabesco, entra subito nel cuore dei sudditi e del mondo intero. Purtroppo il matrimonio non va bene come le immagini della cerimonia lasciavano sperare, anzi, è palesemente in crisi. Nemmeno la nascita dei figli William e Harry riesce a salvare un’unione già compromessa.

Ricostruendo sul piano cronologico questo complesso intreccio di eventi vediamo che già nel settembre del 1981 viene annunciato ufficialmente che la principessa è incinta ma fra i due si era già insinuata da tempo Camilla Parker-Bowles, un’ex compagna di Carlo che il principe non ha mai smesso di frequentare e di cui Lady D è (giustamente, come si vedrà in seguito), assai gelosa. Tale è lo stato di tensione della principessa, il suo grado di infelicità e di rancore che tenta più volte il suicidio, con forme che vanno dai disturbi nervosi alla bulimia. I primi sintomi di una difficile convivenza tra i due risalgono al 1985.

La principessa di Galles iniziò una relazione con il suo istruttore di equitazione, il maggiore James Hewitt, e il principe tornò dalla sua vecchia e devota fiamma, Camilla Parker-Bowles. L’adulterio di Carlo, fino ad allora sconosciuto al pubblico, venne esposto nel maggio 1992 con la pubblicazione di Diana – La sua vera storia, di Andrew Morton. Il libro, che rivelava senza remore l’infelicità di Diana e i suoi disperati tentativi di suicidio a causa dell’indifferenza del marito, causò una vera tempesta mediatica. La sua pubblicazione fu seguita, durante il 1992 e il 1993, da registrazioni illegali delle conversazioni telefoniche tra i principi di Galles e i rispettivi amanti. Nel frattempo, iniziarono a circolare pettegolezzi sulla sua presunta relazione con James Hewitt, fino ad allora segreta, che culminarono nel 1994 con la pubblicazione del libro Princess in Love, di Anna Pasternak.Le cose tra Diana e Carlo andavano malissimo e, nel 1992, dopo 11 anni di matrimonio, la separazione era ormai una decisione presa. Era iniziata la guerra tra coniugi, tra accuse feroci e segreti rivelati.

Prince William makes a royal salute as he watches the scene of Trooping the Colour from the balcony of Buckingham Palace with his brother Harry and mother Princess Diana on June 15, 1985 in London. REUTERS/Roy Letkey - RTR1JWRG

Lady Diana si trasferisce a Kensington Palace, mentre il principe Carlo continua a vivere ad Highgrove. Nel novembre 1995 Diana rilascia un’intervista televisiva.Nell’intervista vengono urlate tutte le richieste, i bisogni della modernità drammaticamente in conflitto con quelli della tradizione. Viene urlata la bulimia, vengono confessate le ferite apportate al proprio corpo, alle gambe, alle braccia. Tutta la stampa che per molti giorni ne ha parlato, ha letto questa intervista come esplicitazione del conflitto, tutti l’hanno interpretata come un atto di guerra nei confronti della monarchia e della regina in particolare.Ma l’intervista rappresenta anche l’infrazione a tutte le regole che finora avevano diretto il rapporto dei membri della famiglia reale con i mass media: mai si era verificata una così esplicita ammissione delle proprie colpe, dei propri sentimenti, dei propri bisogni, delle proprie debolezze.E’ un soggetto assolutamente umano, quello che parla, non più un distante partecipe della tradizionale monarchia inglese.

 

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