Manuela Tempesta. Foto da Facebook
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Incetta di premi e riconoscimenti per Manuela Tempesta

Oltre 5.600 film ricevuti, 270 film proiettati, 70 Paesi nel mondo partecipanti, oltre 20.000 download dell’applicazione in più di 40 Paesi, decine di migliaia i voti pervenuti per i film in concorso. Sono questi i numeri che ha totalizzato il Cittadella Geofilmfestival “Terza Edizione”, una manifestazione portata avanti con molta professionalità da Rocco Cosentino.

Manuela Tempesta. Foto da Facebook
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Sabato 21 Novembre, la serata finale per l’assegnazione del Premio “Golden Earth”, è stata seguita online da un pubblico enorme, oltre ai 72 ospiti collegati da ogni parte del mondo.

Fra i riconoscimenti, il “Miglior Film al femminile Natura Madre” è stato vinto dal cortometraggio “I sogni sospesi”, diretto e co-sceneggiato da Manuela Tempesta.

L’opera era già stata presentata l’anno scorso durante il Festival di Venezia e, in precedenza, era stata selezionata dal Social World Film Festival, dall’Ischia Global Film Fest e dal Respect Human Film Festival di Dublino. Inoltre, a Roma, era stato proiettata in alcuni spazi attenti ai film indipendenti, come il cinema ‘”Apollo 11″.

Protagonista e produttrice del corto è stata Melania Dalla Costa, che ha vestito i panni di Marlène, un’inquieta e tormentata artista francese che dipinge con il corpo e che condivide con sua sorella Sophie (interpretata da Francesca Luce Cardinale) un segreto legato al suo passato, un evento drammatico che l’ha costretta a fuggire dal suo paese di origine. Marlène, infatti, è stata vittima di una violenza brutale da parte dell’uomo che amava (interpretato da Giovanni Maria Buzzatti).

Il premio del Cittadella Geofilmfestival è stato accolto con molto entusiasmo ed è giunto a pochi giorni dal 25 novembre – Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne- sugellando il successo di un progetto che affronta, con delicatezza e attraverso un grande impatto visivo, un tema controverso e spinoso.

La regista, da sempre impegnata contro la violenza di genere, aveva già affrontato questa tematica in un altro cortometraggio intitolato “Cristallo”, con Daphne Scoccia protagonista e la musica finale di Ermal Meta, che aveva vinto numerosi premi sia in Italia che all’estero, tra cui il Premio Universal. Inoltre, il corto era stato finalista ai “Corti d’Argento” del 2018 e acquistato da Rai Cinema Channel (è ancora possibile visionarlo sulla piattaforma).

Ma non ci sono solo opere “drammatiche” nel percorso autoriale di Manuela Tempesta. Oltre al suo esordio cinematografico “Pane e Burlesque”, una commedia sociale con Sabrina Impacciatore, Laura Chiatti e Edoardo Leo, Manuela ha girato anche “Punto e a capo”, uno degli ultimi corti con il Maestro Gigi proietti, da poco scomparso.

Il cortometraggio era tratto da un testo di Marco Lodoli e raccontava la storia di due personaggi, una guardia papalina e un giovane della periferia romana (interpretati da Luca Zingaretti e Emanuele Propizio), uccisi in epoche diverse. Le due “anime” si trovavano “in un’altra dimensione”, dove irrompeva un “trasportatore di anime” (Gigi Proietti), che guidava un furgoncino vintage e convinceva il giovane e la guardia a risfidare la sorte, iniziando un nuovo viaggio nell’esistenza umana. Il corto fu presentato al Festival di Roma nel 2017 ottenendo un ottimo riscontro.

Attualmente, Manuela sta preparando dei nuovi progetti, alcuni con protagoniste donne, che affrontano temi dibattuti e anticonvenzionali, rispecchiando il suo impegno nella società.

Per lei, infatti “il 25 novembre è tutto l’anno. La violenza è un mostro da sconfiggere ed è una battaglia che va fatta insieme”.

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Redazione Giornalistica

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