Servillo-Girotto-Mangalavite al Tuscia in Jazz

La serata conclusiva del Tuscia in Jazz Spring nel lunedì di pasquetta ha regalato al pubblico del Teatro San Leonardo di Viterbo uno spettacolo dal titolo Futbol realizzato e condotto da Peppe Servillo (voce e lettura), Javier Girotto (sax soprano,baritono) e Natalio Mangalavite (piano e tastiere).

Il progetto dell’eclettico trio è iniziato nel 2000  con la produzione del disco “L’amico di Cordoba”. Dopo quattro anni nasce il progetto-spettacolo Futbol  con la produzione dell’omonimo disco sempre su etichetta del Manifesto, incentrato nel mix di lettura di alcuni brani sul tema del calcio tratti dal libro di Osvaldo Soriano intitolato “Futbol-Storie di calcio”.

Quello del calcio è un tema naturale per il casertano-partenopeo Servillo e per i due musicisti argentini di Cordoba. Calcio come gioco e come metafora della vita dove si alternano storie d’amore, di vita e di calcio con le loro gioie e dissapori, le sconfitte e le vittorie.

Tra i brani musicali ci sono gli omaggi a Maradona come in “No te mueras nunca”, “Per fare un gol “, “Maradona era meglio e’ Pelé” unico brano cantato in napoletano.

Nei brani scelti per la lettura due sono dedicati alla finale della coppa del mondo del 1950 tra Brasil ed Uruguay terminata con la vittoria dell’Uruguay per 2 a 1 nello stadio Maracanà di Rio De Janeiro, dal titolo Final do mundo, e l’altro Obdulio Varela colui che decretò il successo dell’Uruguay con la famosa contestazione del gol brasiliano fermando il gioco per circa mezz’ora.

La maestria interpretativa di Servillo unita alla sua impareggiabile simpatia scenica trova completamento nell’interpretazione dei brani musicali cui spazia attingendo a piene mani dal repertorio di Domenico Modugno con “Lu pisci spada” e Lucio Dalla con il brano “Felicità” sollecitando il pubblico di cantarne il ritornello.

Mangalavite dimostra di essere un ottimo cantante oltre che compositore e pianista di eccellenza, mentre Girotto conferma il suo virtuosismo ai fiati e la poliedricità che spazia anche attraverso l’utilizzo del tamburo.

Spettacolo fresco, leggero ricco di ironia con qualche spunto per la meditazione su sport e vita che esprime tutto il talento dei tre musicisti che lascia ampio spazio alle emozioni.

Su Laura Scoteroni

Partenopea di nascita, viterbese di adozione. Giornalista con la passione per la cultura, la musica di qualità, la poesia. Attraverso le parole fermo il tempo di avvenimenti, note e immagini. Scrivere per me è come respirare, se possibile senza asma.

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