Sara Galimberti. Foto da Facebook
Sara Galimberti. Foto da Facebook.

Sara Galimberti, in fondo ai tuoi occhi

Oggi incontriamo Sara Galimberti, romana classe 1985, che oltre a diverse esperienze in campo teatrale, si iscrive a corsi di canto presso il S. Louis College of Music di Roma.

Sara Galimberti. Foto da Facebook
Sara Galimberti. Foto da Facebook.

Dopo essere arrivata nel 2005 come finalista al concorso nazionale “The Voice”, nel 2006 partecipa ai corsi del Festival di Castrocaro. Partecipa in gara tra i Giovani al Festival di Sanremo del 2007, nella sezione giovani. Oggi ci racconta il suo nuovo singolo.

Benvenuta Sara, è da poco uscito il tuo nuovo brano In fondo ai tuoi occhi, contenuto nell’album di Papik. Come lo descriveresti? 

“In fondo ai tuoi occhi” per me è una danza romantica e nostalgica al tempo stesso , un viaggio nelle emozioni più recondite e tra le corde dell’anima. E’ un racconto intimo e sincero…grazie ad un testo e ad un’atmosfera musicale che cullano e trasportano in un’altra dimensione quasi a-temporale e magica.

Come nasce questo brano? 

E’ nato dall’ispirazione di Riccardo Santoro, un giovane e talentoso autore pugliese che ho avuto il piacere di conoscere grazie al produttore artistico e arrangiatore (anche di “In fondo ai tuoi occhi” ) Nerio Poggi.

Nel testo di In fondo ai tuoi occhi mi ha colpito molto la frase: Non cambieresti mai. Fino quando, un altro vento arriverà. Rispetto ai tuoi brani precedenti, interpretando questo brando, ti sei sentita cambiata? 

Si, molto. Questo brano rappresenta un po’ la sintesi della mia maturazione e consapevolezza odierna. E’ un brano delicato e intenso allo stesso tempo. E’ un brano più maturo e nuovo anche dal punto di vista “tecnico”.

Per la prima volta ho scoperto un nuovo modo di cantare e raccontare le emozioni che sentivo dentro e di questo devo ringraziare Nerio, per aver saputo tirare fuori questa nuova chiave in me , un nuovo modo di portare fuori il suono, perché in fondo si può comunicare emozione anche con delicatezza e in modo intimo, ma sempre con intensità ed io spero di esserci riuscita. Quando ho registrato in studio, ad un certo punto, mi sono letteralmente abbandonata alle note ed il tutto si è trasformato in un viaggio intimo e ad occhi chiusi in un altro mondo, quasi magico.

Nel brano c’é attesa, ritorno, distanze incolmabili. A chi pensi quando canti questo brano e perché? 

Ho cercato di immedesimarmi in chi vive un sentimento a distanza, ho pensato a chi vive una mancanza ed una nostalgia….di qualunque tipo…Ho messo dentro tutto l’amore che ho per la musica e per le persone che amo. E’ sempre così, quando interpreto un brano, cerco di immedesimarmi e comunque anche di ritrovare quelle emozioni nel mio quotidiano e nel mio vissuto personale, per avere ancora più ispirazione.

Il brano è scritto da Riccardo Santoro. Come ti sei trovata a collaborare con lui? 

Mi sono trovata benissimo. Ci siamo incontrati prima che io incidessi il brano in studio e abbiamo trascorso del tempo insieme, cosa fondamentale per me per stabilire empatia ed entrare ancora più dentro il brano, grazie al racconto della sua origine e alla storia legata ad esso. Cerco sempre di ascoltare tanto gli autori con i quali collaboro, trovo sia fondamentale comprendere e davvero sentire cosa loro hanno sentito nel momento in cui hanno scritto o creato un brano.

Riccardo è un ragazzo dal grande talento e dalla grande sensibilità, autore raffinato ed intelligente. E’ stato un vero piacere e onore collaborare con lui e ringrazio lui e Nerio Poggi per avermi affidato l’interpretazione di questo brano.

Riccardo Santoro, in un post sui social, ha scritto: Sara Galimberti ha interpretato questo brando con raffinata malinconia. Credo che sia la descrizione perfetta della tua interpretazione. Che effetto ti ha fatto leggere quelle parole?   

Mi ha emozionato molto. Credo che sia uno dei più bei complimenti che un’interprete possa ricevere dall’autore del brano che si interpreta. Sono davvero felice di aver saputo cogliere e raccontare l’anima della canzone per come l’aveva sentita e pensata Riccardo. Oltre al testo e alla musica e al brano in sé , devo dire che anche l’arrangiamento meraviglioso ideato da Nerio Poggi , ha contribuito a creare una magia e a stimolarmi nell’ispirazione.

Sui tuoi social scrivi: La musica è in grado di portarti altrove. Ad oggi, dopo anni di gavetta e una  bella carriera, cosa rappresenta per te la musica e in che modo la vivi? 

La Musica è parte di me e della mia anima. Come la mia anima, in continuo mutamento ed evoluzione, accompagna i miei anni sempre rinnovata e donandomi gioia e soddisfazione sempre nuove. E’ la mia più fedele amica, è la mia compagna di vita, oltre che la mia professione. La vivo sempre con gioia e oggi con maggiore consapevolezza e allo stesso tempo leggerezza, perché io mi sento così oggi, in equilibrio tra intensità, radicamento e leggerezza.

Nella vita, sei anche un’affermata fotografa. Cosa rappresenta, per te, la fotografia?

La fotografia è parte di me al pari della musica. E’ la mia parte intima, il mio sguardo sul mondo. Rappresenta la mia parte silenziosa, di acuta osservatrice e spettatrice del mondo, di eterna innamorata della vita e della sua bellezza. E’ un grande passione e oggi anche professione. La fotografia è un’arte che ho sempre amato e che mi permette di esprimere tutto il mio amore per la vita.

Sara, il tuo percorso è stato lungo e pieno di soddisfazioni, ma quando hai realmente capito che questa sarebbe stata la tua strada? 

Non c’è stato un momento preciso nel quale ho pensato che sarebbe stata l mia strada. Ho sempre vissuto tutto con volontà ed impegno ma anche giorno per giorno, permettendo alla vita di sorprendermi, consapevole che tutto può cambiare e che non bisogna mai dare nulla per scontato.

Però posso dire che ho avuto tanti segni importanti , tanti momenti nei quali ero talmente felice di assaporare la gioia di poter svolgere questo mestiere che ho pensato di essere fortunata di poterlo svolgere, seppur con le sue difficoltà e questo mi dava ancor di più la forza di continuare. Non potrei fare a meno di esprimermi attraverso l’arte, anche se nella mia vita ho svolto anche altri lavori, senza disdegnarli, ma cercando sempre di non perdere di vista la mia carriera artistica. Ad oggi posso dire di essere una sognatrice realista e concreta. Comunque da quando sono bambina, ho sempre sognato di fare questo nella vita.

In che modo ti ha sostenuta la tua famiglia e quale é il complimento più bello ricevuto dai tuoi cari?

La mia famiglia e miei cari mi hanno sempre sostenuto. Mi reputo fortunata. Il complimento più bello è stato tutte le volte che li ho visti emozionarsi. E poi molti mi hanno sempre detto di non mollare, anche nei momenti più difficili, perchè per loro sono nata per cantare e fare arte. Una delle gioie più grandi comunque è vedere mia nipote cantare e ballare le mie canzoni..

Eri molto legata alla tua nonna. Recentemente, in occasione del suo compleanno, hai scritto su Facebook: Auguri, ovunque tu sia. Che ricordo hai di lei? 

Nonna Giacinta, la mamma di mia mamma, originaria di un paesino del Molise di nome Ururi, dove si parla un dialetto antichissimo di origini balcaniche (l’arbreshe)  ha rappresentato molto per me. Lei rappresenta le mie radici, la forza e la dolcezza,  la bellezza della terra che accoglie e che genera. Era una donna speciale, una nonna eccezionale. Amava tutti ed era il caposaldo della famiglia. Ho molti ricordi legati a lei e mi piace considerarla tutt’ora il mio angelo custode.

Ma Sara chi é? Come si descriverebbe a chi non conosce e a chi non la conosce? 

Bella domanda! Mi è sempre difficile rispondere, ma ci proverò. Sono una ragazza, o meglio giovane donna, solare, generosa, eclettica e direi anche multitasking. Sono una donna passionale e determinata, ma anche molto sensibile. Sono un’eterna curiosa e amo così tanto la vita che credo questo trapeli molto. Dicono che io abbia un’energia luminosa e travolgente. Sono una sognatrice concreta. Amo sognare ma sono anche piuttosto pratica. Credo molto nel valore dell’amicizia e nell’amore a tutto tondo. Il resto lo lascio intuire a voi … 🙂

 Progetti futuri e sogni che conservi nel cassetto? 

Sono felicissima perché dopo un po’ di tempo finalmente ritorno con i live. Ho formato la mia nuova band ( Andrea Gentili, Stefano Alagi, Sebastian Marino, Luca Fareri) e non vedo l’ora di iniziare a girare con lo spettacolo live. Vi aspettiamo intanto il 1 agosto a Suvereto in Toscana, all’interno della rassegna “Estate nel Borgo” e poi ci saranno prossimi appuntamenti in via di definizione. Inoltre a breve uscirà un altro singolo, un duetto insieme al cantante Fabrizio Buccini, che fa parte di un progetto al quale hanno preso parte tra gli altri, anche Grazia Di Michele e Carlotta Proietti. E attendo con ansia di pubblicare anche un altro mio inedito…sogni nel cassetto? Sono mesi che penso ad un progetto fotografico che vorrei un giorno sviluppare e sicuramente questo è uno tra i miei sogni nel cassetto.

Su Anna Chiara Delle Donne

Redattrice

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