Anthony Phillips - The Progressive Music Awards 2016

Anthony Phillips vince The Progressive Music Awards 2016

Per i nostri lettori, l’intervista a Anthony Phillips

Anthony Phillips si è aggiudicato uno dei premi più significativi agli scorsi The Progressive Music Awards 2016! Il talentuoso chitarrista britannico ex membro fondatore dei Genesis, infatti, ha conquistato l’ambito riconoscimento Grand Design conferito alla ristampa prog più apprezzata dell’anno che è risultata essere la sua Anthony Phillips Reissue Series.


Anthony Phillips - The Progressive Music Awards 2016

Phillips ha battuto la concorrenza di artisti molto stimati ed apprezzati in tutto il mondo e che per la stessa categoria avevano ottenuto una nomination, tra i quali gli ex colleghi dei Genesis Peter Gabriel (per il cd Vinyl Reissues), Tony Banks (per A Chord Too Far) e Steve Hackett (per Premonitions – The Charisma Years) nonché i King Crimson (Thrax Box), gli Opeth (Deliverance & Damnation), Irwin Schmidt (Electroviolet), Porcupine Tree (The Delirium Years 1994 -1997), Rick Wakeman (Journey Box Set).

Anthony può sicuramente dirsi molto soddisfatto di questa vittoria che lo ha visto tra i protagonisti dell’evento più importante dell’anno riguardo il progressive rock, che si è svolto lo scorso 1 settembre al Globe Theatre di Londra alla presenza di tante stelle del rock progressive e del presentatore Matthew Wright. Ma lasciamo che sia proprio Anthony Phillips a parlarcene…

Anthony, che effetto ti ha fatto vederti consegnare il prestigioso Award Grand Design?

E’ stato grandioso vincere, pensando anche che in lizza insieme a me c’erano musicisti del calibro di Peter Gabriel, Tony Banks, Steve Hackett…Questa categoria, poi, è particolarmente interessante poiché il voto comprende non soltanto la parte musicale del cd ma anche il remixing, il design, l’artwork. E’ davvero sorprendente che io sia stato votato da così tanta gente!

Tra i premi consegnati, secondo te quali sono stati, a parte il tuo, i più meritati?

Non saprei esprimermi sui nomi nuovi che sono stati premiati ma certamente ho apprezzato molto il fatto che un award sia andato ai Van Der Graaf Generator, una band che è sulla scena da tanti anni e per la quale nutro molto rispetto. Poi tra i migliori vincitori devo nominare anche Jon Anderson (ex Yes), un cantante ed un compositore magnifico che ha avuto una carriera fantastica, quindi Andy Summers (Police) davvero brillante, Jakko Jakszyk dei King Crimson, Peter Hammill, il mio amico Nick Beggs…

Hai avuto momenti di particolare emozione durante la serata?

In effetti mi sono sentito un po’ nervoso, soprattutto per il fatto di essere circondato da tanti grandi nomi del rock e del prog rock ma poi l’atmosfera era molto amichevole ed è filato tutto liscio. Ho notato con piacere che tutti, anche coloro che hanno partecipato senza sapere magari se avevano o non avevano vinto, sono stati contenti per me. La parte meno facile è stata fare un discorso apprezzabile quando sono salito sul palcoscenico e mi hanno consegnato il premio!

The Progressive Music Awards

Organizzati da Prog Magazine, diretto da Jerry Ewing, con la collaborazione di curriencies.co.uk, anche quest’anno i Progressive Music Awards di Londra sono stati un grande successo. Tanti gli ospiti presenti per festeggiare i vincitori delle tante categorie in gara votate nei mesi precedenti l’evento. Tra di esse quella per il Live Event (con nomination ai Rush, King Crimson, Dream Theatre, David Gilmour dei Pink Floyd, ai Big Big Train risultati vincitori), Album of the Year (tra i nominati Polaris dei Tesseract, The Astonishing dei Dream Theatre, Folklore dei Big Big Train, The Machine Stops degli Hawkwind, Desire’s Magic Theatre dei Purson, Invention of Knowledge di Anderson Stolt, vincitori gli iamthemorning con Lighthouse), Band/Artist of the Year (nominati Big Big Train, King Crimson, Steven Wilson, Dream Theatre, Tesseract, Frost e Messenger, vincitori Big Big Train). Il premio Prog God è andato quest’anno a Jon Anderson.

Una nota particolare merita The Chris Squire Virtuoso Award, ovvero il premio intitolato al talentuoso ed indimenticabile Chris Squire degli Yes, scomparso lo scorso giugno. Una categoria, quella del Virtuoso che intende fare onore all’abilità allo strumento e all’integrità artistica di Chris, doti che lo hanno reso il più acclamato tra i bassisti della scena rock e prog rock mondiale. Il riconoscimento è andato a Jakko Jakszyk. Presenti ai Progressive Music Awards 2016 anche i chitarristi Trevor Rabin (ex Yes) e Steve Hackett. Steve sarà il special guest a Napoli il prossimo 12 settembre per il venticinquesimo anniversario della rivista Dusk interamente dedicata ai Genesis.

Su Susanna Marinelli

Giornalista pubblicista, ha scritto tra le altre per le riviste Cioè, Debby, Ragazza Moderna, Vip, Eva 3000, Grand Hotel, Gossip, Tutto, Nuovissimo...Ha partecipato come ospite a varie trasmissioni tv tra cui La Vita in Diretta e in radio per Radio2Rai.

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