Riccardo Fogli - Autobiografia

Riccardo Fogli e la sua autobiografia

Del primo bassista dei Pooh, Riccardo Fogli, è ‘Un uomo che ha vissuto’

Il 2016 si è chiuso, per il disperso Riccardo Fogli, con un ritorno a casa particolarmente sentito. Insomma, non capita a tanti di lasciare una band di così grande successo come gli stranoti Pooh. E non capita a tanti di rientrare come se non fossero passati gli anni.

Ma per Fogli è successo. Così, il fuggitivo e gli altri magnifici quattro, nel 2016 e all’insegna del pirotecnico, hanno dato l’addio alle scene. Segnatamente con la denominazione Pooh, ovviamente.

Riccardo Fogli - Autobiografia

Riccardo, personaggio con una carriera in bilico tra luci e ombre, ha in questi primi mesi del 2017, pubblicato “Un uomo che ha vissuto”. È questo, un libro che, va da se, tratta della sua vita e degli eventi che, casuali o programmati, ne hanno tracciato il percorso. Parlando di luci, bisogna riconoscere che ne ha viste tante. Che fosse insieme alla band di Roby o da solo, i fan non gli hanno mai fatto mancare il loro appoggio.

Di sicuro, con i popolari Pooh, forse il percorso è sembrato più in discesa. In sostanza, non è sbagliato il punto di vista di alcuni osservatori che, anni fa, giudicarono un azzardo il suo allontanamento dai Pooh. Alla fine, è con loro che Riccardo diventa cantante e bassista famoso.

Ma, va detto con chiarezza, anche da solo ha saputo guadagnarsi il suo giusto spazio. Infatti e per la carriera da solista, basterà citare il suo ruolo di vincitore del 32° Festival di Sanremo. Certo, dopo il grande successo dei primi anni ’80, la carriera discografica di Riccardo si è fatta più rarefatta e ponderata.

Quindi e in riferimento alle ombre, esse sono alla fine, giusto per usare il titolo della sua stessa ultima biografia, quelle di “Un uomo che ha vissuto”: le luci del successo, come spesso succede nel mondo della canzone o dell’arte in generale, a volte si trasformano in ombre per ragioni diverse.

L’autobiografia

Il libro di Riccardo Fogli di Pontedera, contiene una narrazione che ha anche lo scopo di avvicinare quella parte di pubblico che, magari per ragioni anagrafiche, non conosce molto la figura di questo ex ragazzo. È il riassunto di una carriera che conduce un artista in erba, nato in provincia di Pisa, alle porte del grande successo di pubblico.

Vale la pena ricordare, in questo contesto, una delle canzoni diventate di tutti e che, in primis, è di Riccardo, Dody, Stefano e Roby: “Tanta voglia di lei”, uno dei brani che li lancia nell’Olimpo della canzone.

Chi ha scritto il libro

“Un uomo che ha vissuto”, dal punto di vista scritturale, è un’opera corale. Infatti, oltre a Fogli vi sono altri due apporti. Il primo che si cita, è Tommaso Labranca, una ‘penna’ di notevole valore. Proprio di quest’ultimo si ricordano scritti particolarmente vicini alla biografia dell’ex bassista e voce dei Pooh.

Infatti, Labranca è stato autore di parecchi libri su temi e personaggi della canzone fra i quali Freddie Mercury, John Lennon, Skin, Michael Jackson, Renato Zero, Coldplay, Jimi Hendrix. Purtroppo un malore, nel corso dell’opera, loha portato via.

Specchio di tante altre vite

Il secondo nome che ha contribuito alla redazione ultima del libro, è Luca Rossi. Se si esclude la partecipazione di Riccardo, e a posteriori, riesce difficile distinguere i precisi apporti di Labranca e Rossi. Comunque, il risultato finale, risulta di scorrevole lettura. Un libro che presenta, alla fine e come succede nelle autobiografie, una vita che è specchio di tante altre vite.

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