Patrizia Pellegrino: dalla TV al teatro, al mio romanzo

Oggi incontriamo Patrizia Pellegrino artista poliedrica: cantante, attrice, ballerina e autrice di libri. In questo periodo è tra l’altro impegnata nella promozione del suo primo romanzo “After the fall”. Dopo il successo da parte dei lettori e della critica, per la sua autobiografia Ho scelto di sorridere, adesso porta nelle librerie, un romanzo che, come assicura l’autrice, sarà una piacevole lettura in un crescendo di emozioni.

L’intervista a Patrizia Pellegrino

Bentornata Patrizia Pellegrino sul quotidiano “La Gazzetta dello Spettacolo”. Sei attrice, cantante, conduttrice, autrice di libri e mamma orgogliosa delle sue creature. Di tutte queste cose cos’altro è Patrizia?
Ciò che posso dire è che sono una persona vera,  che cerca di esplorare le parti più nascoste di me per poter capire cosa rispondere ad una domanda del genere. Per cui posso dire che, in tutto ciò che mi riguarda sono sempre in costante esplorazione di me stessa, sempre alla ricerca di me stessa. Sono una persona molto autentica e in ciò che faccio ci metto tutta me stessa.

Nei tuoi lunghi anni di  straordinaria carriera,  sei stata diretta da grandi maestri, tra cui cito Cristina Comencini e Pupi Avati. Che ricordi hai di loro e da chi ti piacerebbe essere diretta?
Con Pupi Avati ci ho lavorato un paio di volte e lo trovo un maestro meraviglioso, con cui mi piacerebbe continuare a lavorare. Lui, per me, è veramente un grande maestro del cinema italiano, per cui mi ha fatto piacere lavorare con lui, perché mi sono trovata sempre molto bene. Per quanto riguarda Cristina Comencini, posso dirti poco perché ho fatto un piccolo ruolo, ma posso sicuramente dirti che conservo il ricordo di questa grande personalità. Una regista forte, sicura di sé nella sua professionalità. Il regista con il quale desidererei tanto poter lavorare e  far parte della sua scuderia artistica, fosse solo per un giorno,  è Ferzan Ozpetek. Lo adoro. Trovo che sia un uomo assolutamente geniale; mi piace la sua sensibilità,  il suo carisma, la sua follia creativa, il suo talento, la sua bravura. Ti potrei dire centomila aggettivi su quest’uomo. Quindi, sono perdutamente innamorata di lui e dell’arte cinematografica che incarna. Per cui, spero sempre prima o poi, di poter ricevere una comunicazione dal mio agente che mi dice che Ferzan vorrebbe incontrarmi per un provino. Ecco io sarei già lí.

Hai iniziato la tua avventura come scrittrice con il libro dedicato a tuo figlio Gregory. Poi con la tua autobiografia Ho scelto di sorridere hai conquistato i consensi di pubblico e critica e che hai portato anche in Teatro. Cosa ti senti di dire in merito a questo meritato successo?
Il libro su mio figlio Gregory è stato il primo che ho scritto, per la Mursia. L’ho fatto con un intento ben preciso di dedicarlo a tutte le persone che volevano diventare genitori adottivi. Era un modo per aiutarli a capire come muoversi nel mondo delle adozioni, con un’attenzione alla legge in merito; quindi è stato una specie di libro itinerante, di esperienza vissuta in maniera pratica, per poter adottare. Una Guida all’adozione. Per quanto riguarda la mia autobiografia, posso dire grazie a tutti coloro che l’hanno acquistata, si parla di più di 3500 persone e sono tantissime. L’ho scritta perché volevo far comprendere a tutti, soprattutto alle donne, che pur avendo momenti di alti e bassi possiamo ritornare a sorridere. Era un inno alla vita e alla resilienza. Per me è stato molto importante scriverlo, per questi motivi, ma anche per il fatto che anche i miei editori siciliani me lo hanno chiesto. Sono stata molto felice che sia riuscita così bene e che io sia riuscita a tirar fuori in esso tutte le mie corde emotive.

Adesso stai promuovendo il tuo primo romanzo After the fall. Come mai la scelta di questo titolo e cosa puoi anticipare ai lettori, sulla trama?
Si, sto facendo la presentazione del mio primo romanzo. In proposito a ciò, quindici giorni fa ho presentato a Rimini in un programma con  Simona Ventura. Lei  ha accolto  il mio romanzo in modo incredibile e questo evento lo si potrà vedere a fine agosto su San Marino tivù. Circa un anno fa mi è stato chiesto di scrivere un romanzo, dopo il successo dell’autobiografia. Ma al momento non me ne sentivo capace e non credevo di riuscire così in fretta a trovare una storia che potesse piacere. Invece nel giro di un paio di notti, ho avuto tutto in mente, di cosa avrei dovuto scrivere nella storia di Ella( la protagonista) che posso dire, mi è venuta incontro, come una sorta di illuminazione.  È stata lei a venire da me, per raccontarmi la sua storia. Quindi, io sono stata semplicemente una tramite di questa storia che mi è venuta incontro. Il titolo in inglese “After the fall” è stata una scelta dei miei editori, io lo avevo intitolato Alla ricerca di  Ella. Però vedi, la chiave è proprio la ricerca di sé stessa. Ella è una donna che proviene da una famiglia con un profondo disagio. Parte da Londra, dopo la perdita dei genitori  e viene a vivere a Napoli da una nonna. Qui le capitano varie disavventure. In particolare una violenza molto forte che le spezza sia il cuore che l’anima. Da lì parte la dura ricerca di sé stessa, facendo molti errori, ma cercando di capirsi e anche perdonarsi, per cercare una nuova vita che non sarà facile. Ecco, non ti dirò se ce la farà o meno, perché dovrete leggerlo per saperlo e mi auguro che abbia lo stesso successo di Ho scelto di sorridere.

After the fall. Quando tutto crolla, nasci davvero, di Patrizia Pellegrino è uno dei più venduti oggi su Amazon.

Chi sono le tue piú care amiche?
La mia amica del cuore, non è del mondo dello spettacolo, si chiama Beatrice, è napoletana come me e la conosco da quando ero piccolina. Lei è l’amica che definisco da sempre e per sempre. Di amiche a Roma, a cui voglio un gran bene, ne ho tantissime. Per esempio Stefania Orlando, con cui abbiamo trascorso recentemente delle giornate insieme; poi anche Adriana Volpe, Miriana Trevisan, Veronica Maya,  con la quale ho trascorso delle giornate di vacanze e la trovo una donna e mamma straordinaria e la stimo molto. Poi un’altra cara amica siciliana che non fa parte del mondo dello spettacolo; diciamo che la maggior parte delle mie care amiche non fanno parte del mondo dello spettacolo. Con tutte quelle che ti ho nominato c’è un bellissimo feeling. E sono fortunata ad avere delle così belle amicizie, anche per il fatto che loro hanno capito che sono una persona vera.

Se tu fossi un animale, quale saresti e perchè?
Certamente sarei un leone, come il mio segno zodiacale Leone ascendente Leone. Sono una leonessa dentro, per farti capire, se qualcosa non va come dovrebbe, io faccio come i leoni, mi appisolo, riprendo energia e poi riparto all’attacco. Non mi faccio abbattere dalla vita; certo potrebbe succedere che la vita mi possa fermare, ma prima di cedere cerco sempre di sfoderare ancora le mie armi.

Patrizia Pellegrino ha vissuto il periodo d’oro del Varietà italiano, pensi  che possa ritornare, come alcuni dicono,  oppure  si possa rimodulare in altro modo?
Allora il Varietà non è totalmente finito, si è rimodulato. Ora ci sono i reality, anche se ci sono “reality e reality”. Ad esempio il programma di Milly Carlucci,  Ballando con le stelle è un reality che esplora il mondo del ballo e che io trovo fantastico. Così come Tale e quale show  che, pur non essendo propriamente un reality, sono trasmissioni che mostrano il mondo dell’arte e come viene affrontato. Sono programmi straordinari e nuovi che hanno preso piede in Italia e che funzionano. Come altri che funzionano meno. A tal proposito,  spero che adesso Simona Ventura possa fare un buon Grande Fratello Nip. Quindi ci sono tutte le modalità televisive interessanti che sono venute fuori; io penso che quella televisione lì, venuti a mancare i loro creatori, abbia fatto la sua epoca, ci saranno nuovi format e nuove trasmissioni che spero possano avere successo. Diciamo che il Varietà com’era nato, non credo si possa  fare più; anche perché programmi del genere hanno un costo elevato e nessuna rete può permettersi di spendere quei budget. A parte Sanremo e qualche altro grande evento, io non credo che vedremo più quel tipo di tivù, che  tra l’altro manca tanto anche a me, come a tutti. Però sicuramente ne vedremo altri  di programmi che saranno piacevoli.

Di quali  altri progetti ti stai occupando e quali ti attendono prossimamente?
Dunque, per questa nuova stagione sto facendo due nuovi spettacoli. Uno dal titolo Bacco Tabacco e Cenere insieme ad Angela Melillo e Salvo Buccafusca. Poi debutterò in  uno spettacolo da gennaio 2026 in avanti, dal titolo Buoni da morire su un testo di Gianni Clementi, insieme a Giorgio Borghetti e  Bruno Maccallini due splendidi attori di teatro e fiction. Poi a settembre su Prime sarà trasmesso un programma che abbiamo registrato, dal titolo Le perle del Mediterraneo. Si tratta di un viaggio in sei puntate e che non si vedrà solo in Italia ma sarà trasmesso in tutto il mondo. In questa trasmissione, io insieme alla mia collega  Rosaria Sica, ci occuperemo di sei città  tra le più belle che si affacciano sul Mediterraneo. Siamo partite con la MSC Crociere e abbiamo visitato queste città, documentando sia gli aspetti culturali che quelli gastronomici, di cui se ne occuperà particolarmente Rosaria Sica, che tra l’altro è una giornalista esperta di vini. E ti dirò che sono felice di essermi buttata in queste avventure su reti satellitari importanti come Prime e Mediaset Infinity. Perché sono piattaforme che ti danno l’opportunità di esserci e di farti seguire da chi è interessato a te,  come i miei fan. Così potranno vedere quello che realizzo in esse, oltre che a seguirmi nei miei spettacoli teatrali.