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Ibrahimovic a Sanremo: critiche e perplessità dopo la prova del palco

Chiusa la 71ª edizione del Festival di Sanremo, archiviato il codone di polemiche, come sempre è il momento di fare i conti che di solito seguono i conteggi di spettatori e share forniti dall’Auditel.

Per quanto riguarda la prima serata bisogna tornare indietro al 2008 per trovare un avvio di Festival peggiore, all’epoca il duo Pippo Baudo/Piero Chiambretti non riuscì a sfondare nemmeno il muro degli 8 milioni di telespettatori chiudendo la prima serata a 7.680.000 (dato peggiore di sempre) poco meno degli 8.363.000 totalizzati da Amadeus e Fiorello che quest’anno hanno chiuso la loro seconda esperienza da “mattatori” sul palco dell’Ariston. Eppure la coppia di anchorman nel corso della 70ª edizione aveva sfondato il muro dei 10 milioni alla prima serata chiudendo le cinque serate con una rispettabilissima media spettatori di 10.114.000 e un ottimo 54.78% di share non replicato quest’anno (media di 8 470 000 spettatori e 46,24% di share). Il crollo degli ascolti delle prime serate è stato in parte dovuto senza dubbio alla concomitanza del campionato di calcio che dovrebbe aver tolto una buona fetta di spettatori al palinsesto generalista della RAI.

La Serie A ha sempre il suo fascino soprattutto quest’anno con il campionato aperto e combattuto, tuttavia i motivi più profondi del flop sembrano altri.

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Ad aver disturbato particolarmente gli esperti di festival è stata la convocazione sul palco di Zlatan Ibrahimovic. Il connubio tra la musica e l’asso del pallone svedese in forza al Milan non ha suscitato l’effetto sperato e a giudicare dai dati dell’ascolto non è riuscito a distrarre i calciofili dalla visione del campionato sulla TV a pagamento.

La scelta di invitare uno degli sportivi più eccentrici del mondo dello sport, se all’inizio ha destato una certa curiosità, dopo il battesimo del fuoco sul palcoscenico dell’Ariston nella serata d’esordio del Festival, ha smosso per converso pesanti critiche. Le perplessità iniziano dal sontuoso cachet di 200mila euro offerto per le prestazioni di Ibra (il calciatore ha tuttavia promesso di devolvere in beneficenza il compenso). In tanti non riescono a digerire il connubio calcio-Festival, due “sport” che non sono mai andati a braccetto mentre Ibra, nei panni dello showman/clown impertinente ed impenitente, è sembrato eccessivamente impacciato tanto che tutta la prima serata passata a fare a “sportellate” con Amadeus ha reso questo Festival ancora più deludente. Il risultato non è poi cambiato con l’inserimento di Sinisa Mihajlovic ospite insieme ad Ibra nella terza serata. Prova tutto sommato senza infamia e senza lode per entrambi nel festival più “pallonaro” della storia.

La seconda serata con il breve collegamento in remoto del calciatore svedese ha in un certo senso quasi fatto tirare un sospiro di sollievo ai telespettatori. Era già stato l’ex tecnico rossonero oggi commentatore di Sky, Fabio Capello, a tirare le orecchie allo svedese e al Milan, in particolare per la scelta di far partecipare il giocatore al Festival in un momento cruciale per la stagione dei rossoneri ancora in piena corsa per lo scudetto. Da una parte lo svedese accettando l’invito ha dimostrato molta poca professionalità mettendo davanti agli impegni sportivi gli affari mondani mentre la società meneghina lasciando libero il trascinatore del proprio attacco, ha dimostrato debolezza e soprattutto poca convinzione nelle possibilità di poter mettere le mani sullo scudetto. Polemiche sportive a parte questo Festival ha mostrato numerosi punti deboli a partire dall’insulso Prima Festival, mandato in onda dopo il Tg1 con la scialba conduzione di Giovanna Civitillo, la moglie di Amadeus, anche lei insieme ad Ibrahimovic tra i bersagli preferiti dei critici.

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Non fanno più notizia i trasformismi di Achille Lauro sul palco, sempre più prevedibile nelle sue ripetute provocazioni mentre è sembrata mancare la vera spina dorsale dell’evento, i cantanti. Marco Molendini su Dagospia ha giustamente sottolineato che questo presunto “Festival dalle uova d’oro” rischiava di trasformarsi in una “Caporetto” anche perché le canzoni in gara sono risultate brutte e poco apprezzate (tra le peggiori di sempre secondo Molendini) mentre tra vecchie glorie (usato non troppo garantito) e nuovi volti (sconosciuti ai più) questo Sanremo 2021 sarà ricordato come uno dei peggiori di sempre. Anche gli ospiti internazionali non hanno convinto. Quelli più importanti in passato hanno impreziosito lo spettacolo dando un valore aggiunto alla kermesse da Mike Tyson a Will Smith passando per Madonna, I Kiss, I Queen e David Bowie. Quest’anno la “novità canora” sono stati gli esordienti Ibra e Sinisa Mihajlovic (non certo un salto di qualità rispetto al passato quanto meno a livello di valore musicale) mentre le ospitate di Emma Marrone, Monica Guerritore e i Negramaro non hanno emozionato e infatti il pubblico ha sostanzialmente snobbato l’evento.

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Redazione Giornalistica

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