Si è concluso l’entusiasmante count-down per i Mondiali di Russia 2018 ed è partita dallo Stadio Luzniki di Mosca la competizione calcistica più prestigiosa del mondo, dove si sfideranno ben 32 nazionali di calcio, dall’Argentina all’Uruguay in un turbinio di atleti, collaboratori e tifosi.
Due gli stadi della capitale della Federazione Russa che saranno coinvolti, per un totale di 12 stadi per 11 città fino al gran finale del prossimo 15 luglio in cui verrà festeggiata la squadra di calcio vincitrice della coppa del mondo. La Russia si era già organizzata da settimane al meglio per questo grande evento, ben consapevole dell’enorme afflusso di turisti e sportivi che avrebbe dovuto gestire e che di sicuro avrà un impatto più che positivo sull’economia del paese. Pensate che, nella sola San Pietroburgo è già stimato da settimane l’arrivo, in un solo mese, di più di un milione di visitatori e le prime decine di migliaia già si sono fatte vedere.
Ingente e tecnologica l’organizzazione che comprende prima di tutto il potenziamento della rete dei trasporti pubblici, non soltanto quella riguardante la mitica ed elegante metropolitana moscovita ma anche corse raddoppiate da parte delle ferrovie, quindi restyling e manutenzione per monumenti e musei con aperture straordinarie. Sono state anche coniate ben sei monete speciali per festeggiare i Mondiali e verranno diffusi particolari opuscoli con mappe gastronomiche di Mosca e delle principali città russe. I posti da visitare, come si sa, non mancano di certo e chi vorrà recarsi nella Federazione Russa nel periodo dei Mondiali, durante il quale le temperature saranno piuttosto miti, avrà l’imbarazzo della scelta. Potrà ammirare la Piazza del Cremlino, la Cattedrale di San Basilio, fare una visita al Bolshoj, al mitico Museo dell’Ermitage o concedersi una passeggiata lungo la Prospettiva Nevskij. Quello dei Mondiali è davvero un evento straordinario per la Russia, dove lo sport gioca da sempre un ruolo sociale molto importante.
Il calcio è la disciplina favorita, seguita da pallamano e ice hockey, basketball, boxe, automobilismo, atletica, tennis e scacchi. Come ci ha spiegato Sergei Likhobabenko, una Laurea in medicina sportiva e dello sport a Mosca, bravissimo massaggiatore ed apprezzato membro del team sportivo della prestigiosa nazionale di pallamano under 21 della Federazione Russa. Naturalizzato italiano, ha lavorato nell’ambito del calcio per la squadra della Lodigiani (dove si è formato Francesco Totti) ed è stato massaggiatore della nazionale di sci apino della Federazione Russa. “Anche se purtroppo l’Italia non si è classificata”, ha dichiarato Sergei, “sarà comunque un piacere gustarsi le partite di Russia 2018. Il calcio e lo sport in generale, specialmente in competizioni internazionali importanti come questa aiutano a sviluppare buoni rapporti tra persone di paesi e culture differenti. Lo sport, infatti, aiuta sia nel fisico che nella mente e favorisce la crescita interna e l’interazione”.
Un punto di vista simile a quello di Anatolij Tymoshchuk, calciatore dello Zenit, che nel 2015 prendendo parte al progetto Football For Friendship aveva detto: “Lo sport è il miglior esempio che possiamo dare anche ai politici”. C’è chi è già pronto a scommettere sulla buona riuscita dei Mondiali Russi 2018. Come accadde a Sochi nel 2014 quando per la prima volta si sono tenuti i giochi olimpici invernali in Russia a cui hanno fatto seguito quelli para-olimpici. Precedentemente a Mosca si erano tenuti i Giochi Olimpici estivi del 1980. Una curiosità: anche l’asso del calcio Diego Armando Maradona sembra essere stato contagiato dalla “febbre” dei Mondiali in Russia. L’ex calciatore argentino, infatti, ha dichiarato di volere la cittadinanza russa (come hanno già fatto molti personaggi famosi incluso l’attore francese Gerard Depardieu) e si dice interessato all’idea di diventare il ct della nazionale di calcio della Federazione Russa.