Laura Ferraro Mata Hari per il primo set Post-Covid19 ad Ischia
Laura Ferraro Mata Hari per il primo set Post-Covid19 ad Ischia

Laura Ferraro “Mata Hari” per il primo set Post-Covid19 ad Ischia

Ischia, l’estate dei festival che riprendono ed anche del primo set “filmico” nel dopo emergenza CoronaVirus. Ed una straordinaria attrice e perfomer come Laura Ferraro che interpreta uno dei personaggi storici femminili più controversi: Mata Hari. Hanno preso avvio sull’isola verde, in location che ricordano gli anni ’20, le riprese del cortometraggio prodotto dalla “The Seagull” e che farà parte della serie dedicata alle figure femminili più importanti della Storia. Il fascino e la sensualità, oltre l’intrigo internazionale nel dramma di una guerra fra le più sanguinose e spietate che l’Umanità abbia potuto partorire dal grembo della sua Storia.

Laura Ferraro Mata Hari per il primo set Post-Covid19 ad Ischia
Laura Ferraro Mata Hari per il primo set Post-Covid19 ad Ischia

Se la figura assolutamente fantastica di James Bond “007” ha creato lo stereotipo del maschio audace, predatore sensuale, raffinato per “target” oltre che per poco probabile nascita, che dire della Donna che ha realmente vissuto il potere di giocare pericolosamente sul filo del rasoio con la sua stessa vita, da agente segreto di potenze straniere in guerra fra loro, e con le esistenze dei suoi uomini ed amanti “informatori”? La dominante cultura maschilista ha reso famoso un personaggio immaginario descrivendolo anche nella sua potente sensualità sfrenata (la conquista che non è solo quella guerreggiata ma parallelamente anche quella del letto dove Bond infila le sue donne), ed al tempo stesso ha distrutto personaggi storici solo perché espressione dell’Universo femminile. E fra queste Donne (con la “D” maiuscola) c’è sicuramente Mata Hari, la più grande spia ed agente segreto della Storia.

La olandese di origine, sensuale ballerina e donna dai tanti amanti, divenne una delle più formidabili spie della Germania Imperiale ai tempi della Prima Guerra Mondiale, non disdegnando di fare talvolta anche il doppio gioco con i servizi segreti di Sua Maestà Britannica, 50 anni prima della nascita dello “007” cinematografico. Catturata nella Parigi della Belle Epoque dal controspionaggio francese, Mata Hari venne giustiziata come spia nemica dopo un processo sommario.

Pochi minuti di filmato, ambientato negli anni ’20, nei quali la bravura espressiva di Laura Ferraro mette in scena tutta la sua arte di teatrante e artista poliedrica, dando spessore al linguaggio del corpo (la Ferraro è anche artista di Burlesque, un genere certamente impegnativo, ma al tempo stesso importante “palestra” nella evoluzione dell’espressione corporea e fisica) soprattutto nella scena più importante e spettacolare del cortometraggio, quella in cui Mata Hari danza al suono dei timpani in una atmosfera suggestiva e densa di sensualità vestendo le creazioni velate di Francesca Filardo e gioielli e complementi di scena realizzati invece, sempre per questo set, da un’altra brava artigiana come Tiziana Montefusco. Un cameo è la partecipazione fra gli altri, dell’artista ischitano Francesco Colella, il cantante della tradizione napoletana che tanto piace alle attrici Asia Argento e Vera Gemma. La trama del corto analizza in poche battute tutta la drammaticità di questa figura femminile certamente “potente” sotto il punto di vista dell’immagine che seppe dare ai suoi contemporanei, ma al tempo stesso anche tutta la sua fragilità umana di persona costretta ad una esistenza sostanzialmente solitaria. Le riprese del cortometraggio verranno ultimate entro luglio sempre a Ischia e nelle sue location (interni ed esterni) che ancora mostrano tutti i segni della Belle Epoque.

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Redazione Giornalistica

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