Carolina Crescentini per UNHCR. Foto di Riccardo Ghilardi
Carolina Crescentini per UNHCR. Foto di Riccardo Ghilardi

UNHCR, terza edizione di #mettiamocelointesta

Oggi parliamo di UNHCR e della terza edizione di #mettiamocelointesta, una iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza decisiva dell’istruzione per la sopravvivenza e il futuro di milioni di bambini e bambine rifugiate e raccogliere fondi per garantire loro l’accesso a un’istruzione di qualità.

Ad oggi sono circa 4 milioni i bambini rifugiati in tutto il mondo che non hanno la possibilità di andare a scuola (ed aumentano di anno in anno con 500 mila in più rispetto allo scorso).

Carolina Crescentini per UNHCR. Foto di Riccardo Ghilardi
Carolina Crescentini per UNHCR. Foto di Riccardo Ghilardi

E l’accesso all’istruzione tra i bambini e le bambine rifugiate non è uguale. Sono le bambine le più discriminate: per loro è ancora più arduo accedere all’istruzione e completare il corso di studi. Le ragazze rifugiate infatti hanno la metà delle probabilità di iscriversi ad una scuola superiore rispetto ai loro coetanei maschi.

Eppure per le bambine rifugiate la mancanza di istruzione rappresenta un rischio enorme per la loro stessa sopravvivenza: lontane da scuola sono infatti molto più esposte al rischio di subire abusi, contrarre matrimoni precoci, finire nella rete degli sfruttatori. Un diritto negato che inoltre segna un gender gap nell’istruzione per le bambine rifugiate che, stando a quanto riportato da un recente studio della Banca Mondiale, determina anche un costo di 30 mila miliardi di dollari in termini di produttività e mancati guadagni.

Garantire istruzione e un futuro dignitoso alle bambine rifugiate e contrastare i rischi del loro mancato accesso all’istruzione sono gli obiettivi al centro della III edizione della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi, promossa dall’Agenzia Onu per i Rifugiati (UNHCR), “Mettiamocelo in testa”, che si può sostenere dal 27 gennaio al 17 febbraio 2019.

Le dichiarazioni

Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR per il Sud Europa racconta in merito: “Continuare a trascurare l’istruzione delle ragazze rifugiate provocherebbe conseguenze disastrose per molte generazioni a venire. Più alto è infatti il livello di istruzione delle bambine e delle ragazze rifugiate, più elevate saranno le loro abilità in termini di leadership, capacità imprenditoriale e piena autonomia, qualità fondamentali che aiuteranno sia l’integrazione nelle comunità ospitanti e il loro sviluppo, che la ricostruzione dei paesi di provenienza. Per questo l’UNHCR si impegna a difendere e promuovere il diritto a un’istruzione di qualità. Una bambina rifugiata non può scegliere, ma noi sì. Possiamo salvarla dagli abusi, dallo sfruttamento e dai matrimoni precoci e assicurarle il diritto di andare a scuola“.

Qualche numero

I fondi raccolti con la campagna #mettiamocelointesta andranno quindi a sostenere il progetto “Educate a child”, avviato dall’UNHCR nel 2012 in 12 paesi: Siria, Iran, Pakistan, Yemen, Etiopia, Malesia, Kenya, Uganda, Ruanda, Sud Sudan, Ciad, Sudan. Nei primi 5 anni dall’avvio del progetto, nei 12 paesi coinvolti si è riusciti a garantire un’istruzione a 1 milione e 350 mila bambini; sono state costruite e ristrutturate 263 scuole; è stato garantito sostegno economico diretto a più di 104 mila bambini provenienti da famiglie vulnerabili; sono stati reclutati e formati 31.402 insegnati (ben 12.091 solo nello scorso anno).

Lino Guanciale per UNHCR. Foto di Riccardo Ghilardi
Lino Guanciale per UNHCR. Foto di Riccardo Ghilardi

Dal 2012, a tutti i bambini rifugiati l’UNHCR ha distribuito circa 3.075.000 tra libri di testo e altri materiali didattici e 752.776 uniformi scolastiche; infine ha fornito sostegno a 8.233 bambini con disabilità, che altrimenti non avrebbero potuto frequentare la scuola.

Gli eventi e le iniziative

La campagna – che gode del sostegno di Responsabilità Sociale della RAI, di La7, SKY per il Sociale e di Radio Capital – viene presentata oggi, lunedì 28 gennaio, con un evento di lancio rivolto al pubblico e ai media ed è sostenuta da un nutrito parterre di volti noti del mondo dello spettacolo, tra cui: Nicole Grimaudo, Lino Guanciale, Francesco Pannofino, Paola Saluzzi, Cecilia Dazzi, Maria Chiara Giannetta, Carolina Crescentini, Simone Montedoro e Tosca, insieme ai grandi campioni dello sport: Beppe Bergomi, Demetrio Albertini, Thaisa Moreno e il campione della pallavolo Luigi Mastrangelo.

Anche il mondo del calcio scenderà in campo per sostenere UNHCR: la Campagna verrà promossa con iniziative dedicate sui campi di gioco dei quarti di finale della Coppa Italia (29, 30 e 31 gennaio) e della terza giornata del girone di ritorno della Serie A Tim (2,3 e 4 febbraio).

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