Foto Nino Migliori

Nino Migliori in Zooforo Immaginato

Foto Nino Migliori

Venerdì 31 luglio alle ore 18 si inagura allo Spazio Lavì! di Sarnano la mostra di Nino Migliori Zooforo Immaginato a cura di Roberto Maggiori e Piero Orlandi. Con il Patrocinio della Provincia di Macerata, Accademia delle Belle Arti di Macerata, Comunità Montana dei Monti Azzurri e del Comune di Sarnano. La mostra la si potrà visitare fino al 13 agosto 2015. L’allestimento è composto da 13 fotografie tratte dalla serie di immagini dedicate dal fotografo bolognese alle sculture duecentesche di Benedetto Antelami poste sulle pareti esterne del Battistero di Parma. Per l’occasione viene pubblicato dall’Editrice Quinlan un libro in edizione limitata e numerata, firmata dall’autore, che sarà disponibile in galleria e verrà presentato nel corso di un evento a Sarnano, durante il periodo di apertura della mostra. Le foto di Migliori sono state scattate a lume di candela, per riprodurre l’atmosfera in cui erano visibili all’epoca della realizzazione delle sculture. Luce e medioevo: ecco perché Spazio Lavì! ha voluto esporre nei propri spazi queste immagini nell’anno europeo della luce, il 2015, che per Sarnano è anche l’anniversario (settecentocinquantesimo) della nascita del Comune; che fu fondato nel 1265, quando il lavoro di Antelami era stato terminato solo da qualche decennio. Una mostra che è anche un omaggio alle opere del romanico a Sarnano, a partire dal portale della chiesa di Santa Maria di Piazza Alta, per finire all’Abbazia di Piobbico.

BIOGRAFIA – La fotografia di Nino Migliori, dal 1948, svolge uno dei percorsi più diramati e interessanti della cultura d’immagine europea. Gli inizi appaiono diversi tra fotografia neorealista con una particolare idea di racconto in sequenza, e una sperimentazione sui materiali del tutto originale e inedita. Le ossidazioni, i Pirogrammi, dei tardi anni Quaranta sono opera che non hanno confronti nel panorama della fotografia mondiale, sono comprensibili solo se letti all’interno del versante più avanzato dell’informale europeo, da Wols a Tàpies a Burri, con esiti spesso in anticipo sui più conosciuti episodi pittorici. Dalla fine degli anni Sessanta il suo lavoro assume valenze concettuali ed è questa la direzione che negli anni successivi tende a prevalere. Nino Migliori è l’autore che meglio rappresenta la straordinaria avventura della fotografia che, da strumento documentario, assume valori e contenuti legati all’arte, alla sperimentazione e al gioco. Oggi si considera Migliori come un vero architetto della visione. Ogni sua produzione è frutto di un progetto preciso sul potere della visione, tema, questo, che ha caratterizzato tutta la sua produzione. Sue opere sono conservate in importanti collezioni private e pubbliche tra le quali CSAC – Parma, Galleria d’Arte Moderna – Torino; Galleria d’Arte Moderna – Bologna; Museo d’Arte Contemporanea Pecci – Prato; Galleria d’Arte Moderna – Roma; Bibliotèque National – Parigi; Musée Reattu – Arles; Museo di Praga; Museum of Modern Art – New York; Museum of fine Arts – Houston; Museum of Fine Arts – Boston; Polaroid International Museum – U.S.A. ed altre. Tra le sue mostre recenti è da ricordare l’antologica svoltasi nel 2013 a Palazzo Fava a Bologna.

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