Impossibile non ricordare il giorno del compleanno di Bud Spencer, con quello che sono stati i suoi film… e non solo!
Il 31 ottobre del 1929, a Napoli nasceva Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli. Avrebbe compiuto 96 anni, se fosse ancora con noi, ma un personaggio come lui non muore mai definitivamente è solo partito per un viaggio.
Non c’è nessuno dal più grande al più piccolo che non senta nominare Bud Spencer e che subito nei suoi occhi non appaia un trailer fatto di cazzotti, risate e padellate di salsicce e fagioli, oppure che non canti la canzone Dune Baggy o non provi a ballare sulle note di Banana Joe.
Ma prima di essere attore, lui è stato nuotatore, uno sport nel quale fu un campione, infatti nel 1950, è stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 m stile libero.
Inoltre ha vinto più volte i campionati italiani di nuoto sia in stile libero ma anche nella staffetta; inoltre praticò pure il pugilato e il rugby e amava molto lo studio.
Seppur non completò gli studi universitari, si era iscritto alla facoltà di Chimica che dovette lasciare quando il padre per lavoro dovette trasferirsi in Sud America, era un appassionato della conoscenza in ogni settore.
Nel tempo conseguì pure la licenza di pilota di linea e di pilota di elicottero. Era versatile in ogni cosa, dallo sport al cinema, dalle canzoni incise ai libri scritti.
Nel 1950 esordì nel film di Camillo Mastrocinque Quel fantasma di mio marito, ma inizialmente da quanto si racconta, non era poi così convinto di fare cinema. Fu la moglie Maria a convincerlo, anche a seguito della telefonata del regista Giuseppe Colizzi, che cercava un attore con la sua struttura fisica.
Da qui nel 1967, nel film Dio perdona …io no, conobbe colui che sarebbe stato non solo il compagno di tante pellicole, ma anche un amico vero, Terence Hill. Il cui connubio, ha creato una tra le coppie meglio assortite e inossidabili.
Tanto che lo stesso Terence, nel 2018 , a due anni dalla morte del compagno di avventure, ha scritto, diretto e interpretato il film Il mio nome è Thomas, una pellicola dedicata all’amico storico Bud Spencer.
Tornando ai film western , sia a Terence ( il cui nome è Mario Girotti) che a Bud, fu chiesto di cambiare i loro nomi, considerati ” troppo italiani” per dei film western. Quindi Carlo, come lui stesso raccontò, assunse il nome di Bud, giocando col nome della birra Budweiser, commercializzata in Italia col nome Bud e Spencer per omaggiare l’attore Spencer Tracy.
Tante le pellicole e serie girate per il grande e il piccolo schermo, tante le scene nella memoria di ciascuno di noi. Se dovessi dire il primo film per me è senza dubbio Altrimenti … ci arrabbiamo, in cui lui, insieme a Terence, si esibisce nella nota canzone del coro dei pompieri. Le risate e le frasi di quel gigante buono, con la battuta pronta e lo stile anche nel ballare, chi può dimenticarli!
Ogni angolo tributa un omaggio al mitico Bud, nella città di Budapest sorge il Bud Spencer Park , sempre nella stessa città, sulla Corvin Promenade, sorge una statua in bronzo alta 2,40 metri, per il peso di 500 kg, che raffigura l’artista. Sul basamento, c’è incisa la frase “Non abbiamo mai litigato“, pronunciata da Terence Hill in occasione dei funerali dell’amico. Pure l’allora ministro della Giustizia tedesca, Heiko Maass, in un tweet, dopo aver appreso della sua morte, scrisse “Pugno duro, cuore grande, un simpaticone . Un eroe della mia infanzia . Riposa in pace, Carlo Pedersoli”
Tanti altri i premi e riconoscimenti, che non basterebbero pagine per elencarli, ma penso il più grande sia l’amore che tutt’oggi i fans gli tributano.
Oggi il ricordo e la sua eredità vengono portati avanti, anche e soprattutto con orgoglio, dal nipote Carlo Pedersoli jr, atleta come il nonno. Presente nel mese di settembre al Festival SpencerHill, che si tiene a Ilmenau in Germania; un appuntamento fisso per i tedeschi che si radunano da tutte le parte della Germania ma anche da tanti che arrivano da tutta Europa. Famiglie, adulti e bambini, hanno rivissuto momenti di allegria ed emozioni. Tra sfide a colpi di birra, salsiccia e gli immancabili Fagioli alla Bud. Con giri sulla Bud Mobile, battezzata Buldozer, per poi immergersi non solo tra le vie cittadine ma anche in gare di tiro alla fune , spettacoli a tutte le ore, le immancabili mangiate e i giri sulla “carriola” alias la storica Dune Buggy.
La promessa di Carlo Pedersoli jr, a conclusione del festival, è stata che, presto ci sarà l’annuncio anche per un evento in Italia.
A onor del vero, è giusto dire che insieme al nipote, a tener vivo il ricordo di Bud, c’è anche Giuseppe Pedersoli, figlio dell’attore, in eventi volti a tributare il ricordo di un gigante buono, che ha fatto sorridere e divertire generazioni e continua a farlo, anche chi non lo ha visto, se non attraverso le pellicole. Come un mio piccolo figlioccio, che per farlo mangiare e per non fare le bizze prima di metterlo a letto, dovevo cantargli la canzone dei pompieri, del film Altrimenti ci arrabbiamo, che a due anni lo conosceva a memoria.
Che dire altro, Auguri Bud e speriamo di “Non farti arrabbiare troppo”
Ti vogliamo bene e grazie per tutto.
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz


