Amori che non sanno stare al mondo

Amori Che Non Sanno Stare Al Mondo

Arriva in sala dal romanzo, Amori Che Non Sanno Stare Al Mondo

Dal 29 Novembre, in tutte le sale cinematografiche italiane uscirà il nuovo film di Francesca Comencini, con Lucia Mascino, Thomas Trabacchi, Carlotta Natoli, Iaia Forte, Valentina Bellè, dal titolo Amori Che Non Sanno Stare Al Mondo ispirato all’omonimo romanzo della regista.

Amori che non sanno stare al mondo

Claudia (Lucia Mascino) e Flavio (Thomas Trabacchi) sono docenti universitari con non pochi dissapori, uniti da una storia d’amore intensa che però è giunta al capolinea, anche se Claudia spera ardentemente in una ripresa.

La fine della relazione è stata un vero e proprio trauma per Claudia, il cui animo è da sempre romantico e sensibile. Flavio ha voglia, invece,  di vivere a capofitto una nuova esperienza, buttandosi alle spalle il passato, un’esigenza alimentata anche grazie all’incontro con Giorgia che lo turberebbe, e non poco, così con la complicità di una giornata piovosa i due si ritrovano ad amarsi.

Nel frattempo Claudia si riavvicina all’amica Nina (Valentina Bellè) una sua conoscenza dell’università alla quale era legata da una amicizia semplice ma sincera e profonda… solo che le cose sono cambiate perché Nina non è più l’amicizia tra due donne ma bensì l’amore che di colpo e inaspettatamente sarà ritrovato.

Una commedia sentimentale che narra di “un amore che non sa stare al mondo”, dove gli atteggiamenti degli uomini e delle donne sono differenti davanti alla fine e nuovi inizi. Un modo garbato e leggero per meditare sul dolore della fine dei rapporti. Di seguito alcune note della regista: “Con questo film ho cercato di raccontare con gioia e allegria un disordine amoroso e un dolore, perché quando si soffre per amore, quando si cercano le parole per rovesciare l’assetto delle cose, quando ci si lancia come delle Don Chisciotte impazzite contro la fine degli amori, si è disperate ma anche molto buffe. Ho cercato di creare un personaggio femminile non vittima, seppure sofferente, un personaggio irritante e tenero, scomodo, combattivo.

Con lei, intorno a lei, tanti altri personaggi femminili, tasselli di uno stesso mosaico, donne che cercano un altro modo possibile di stare al mondo. In mezzo un uomo, affascinante, che sembra vicino, vicinissimo, ma è ancora lontano: troppo impaurito, troppo guardingo di fronte a tanto disordine e a tanto cercare. Ho voluto molto ardentemente fare questo film, perché credo sia una delle grandi utopie del nostro tempo quella che si nasconde dietro tutto questo disordine. C’è un tesoro nascosto dentro quel rincorrersi, dentro tante incomprensioni, tanti belligeranti nottate: un modo differente per gli uomini e le donne di stare assieme senza pagare il prezzo, ormai irricevibile eppure ancora moneta corrente, del silenzio delle une e del dominio degli altri.”

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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