Kledi Kadiu con i levrieri spagnoli. Foto da Facebook
Kledi Kadiu con i levrieri spagnoli. Foto da Facebook

Kledi Kadiu e la triste realtà dei levrieri spagnoli

Poco tempo fa sono venuto a conoscenza della terribile realtà dei levrieri spagnoli/galgos che vengono torturati e uccisi nel momento in cui non sono più performanti per la caccia alla lepre, considerata in Spagna addirittura uno sport. Ho voluto partecipare alla campagna di sensibilizzazione di questa causa sostenendo Insieme per FBM Odv organizzazione di volontariato italiana no-profit che affianca a sua volta la Fundación Benjamín Mehnert il grande rifugio di Siviglia che recupera, cura e accoglie le creature abbandonate e ferite. Insieme a volontari e ad alcuni levrieri, che grazie alle associazioni hanno iniziato una nuova vita, ho trascorso un giorno intenso a Villa Foscarini Rossi, una bellissima location di Stra (Venezia) dove ho danzato con queste anime magiche. 

Kledi Kadiu con i levrieri spagnoli. Foto da Facebook
Kledi Kadiu con i levrieri spagnoli. Foto da Facebook

Ho ascoltato storie, accarezzato il dolore dei Galgos ancora sotto la pelle e in fondo agli occhi di ognuno di loro. 

Oggi vi racconto questa realtà per chiedervi di provare a riscrivere con me il loro futuro.”

Queste le parole scritte dallo straordinario Kledi Kadiu sulla sua pagina ufficiale di Facebook, attraverso le quali cerca di sensibilizzare la terribile vita dei galgos, i levrieri spagnoli.

Queste dolcissime creature sono costrette ad immani sofferenze in quanto il loro allevamento non è soggetto a nessun controllo, così come la loro riproduzione.

Se si ha un cane maschio ed una femmina tutti possono diventare “potenziali” allevatori. I cani sono costretti a vivere in condizioni assurde, anche in buche scavate sotto terra o misere baracche. Sono picchiati, maltrattati e nutriti con pane secco. Le femmine usate solo come fattrici. Scheletrici e pieni di piaghe, legati a catena senza riparo dal sole o dal freddo, usati per la caccia, senza affetto alcuno. Vivono al massimo tre anni e subito vengono rimpiazzati da altri poveri animali.

Andalusia, Estremadura, Castilla-La Mancha, Castilla Leon e la stessa Madrid sono le peggiori città di “allevamenti” di levrieri. Nulla si fa in aiuto di questi dolcissimi cani la cui vita è un vero e proprio inferno, ovviamente il motivo è sempre legato a fini economici e se si considera il fatto che i membri di governo sono la maggior parte cacciatori… la risposta è ovvia ed unica.

Per l’uccisione di queste creature, che hanno vissuto una vita miserabile senza la minima pietà, vengono utilizzati metodi crudeli e cruenti che eviteremo di elencare ma che si possono trovare facendo ricerche su internet qualora si volesse approfondire l’argomento.

Purtroppo i metodi per eliminare questi teneri esseri viventi, sono tutti suggeriti dalla mente malata e perversa dei galgueros e non esiste legge che punisca questi criminali e che tuteli le anime innocenti.

Vi invitiamo a seguire il racconto di Kledi e se fosse possibile di sostenere il Rifugio di Siviglia che recupera, cura ed accoglie le creature abbandonate e ferite.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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