Marco Luongo

La foresta incantata, di Marco Luongo

A tu per tu con l’artista Marco Luongo

La mostra personale di Marco Luongo in esposizione fino alla fine di Ottobre, è composta da una particolare serie di dipinti attraverso i quali l’artista esprime il suo amore per l’arte unito a quello con la natura.

Marco Luongo

Per meglio comprendere il suo percorso lo abbiamo incontrato per un’intervista e proprio attraverso le sue risposte si è potuta evincere la sua grande passione e l’entusiasmo con cui si affaccia nel mondo della pittura.

 La foresta incantata, un nome onirico, quasi magico…Cosa rappresentano per lei i boschi?

I boschi, le foreste per me rappresentano più che un’evasione, una sorta di rigenerazione. Un contatto con la nostra natura primordiale, con la nostra essenza, che le sovrastrutture imposte dalla quotidianità ci fanno seppellire e dimenticare.

Il suo è un talento naturale, da quando ha scoperto di possedere questo dono?

Ricordo di disegnare da prima ancora di imparare a scrivere, quindi da sempre o almeno da quando la memoria me lo consenta. Sono cresciuto a strettissimo contatto con mio zio, il Maestro Aldo De Dominicis e perciò è stato spontaneo, mentre lui dipingeva sulla tela, afferrare una penna ed un foglio ed iniziare a “scarabbocchiarci” sopra.

I suoi dipinti sono realizzati con varie tecniche, ce ne parli.

Almeno l’ultimo ciclo “La foresta incantata”, è stato realizzato ad acrilico, con pennarelli su tabelloni o a pittura su tela, ma sempre su basi nere o comunque scure, in genere a tinte monocromatiche, con lo scopo di catturare e raffigurare la luce.

Attraverso i dipinti spesso si comunicano messaggi, Lei attraverso i suoi cosa vuol trasmettere?

E’ qualcosa di inconscio e non di predeterminato.  Io penso che aldilà di quel che io voglia esprimere, una volta realizzata, un’opera prenda vita a sé e chiunque la osservi potrà percepirne un messaggio che potremmo definire “personalizzato”.

Cosa si aspetta o cosa spera da questa esposizione?

La mia speranza è sostanzialmente quella che i miei lavori siano accessibili ad una vasta platea, saranno costoro ad esprimere un giudizio ed a indicarmi se mi sto incamminando sul giusto percorso.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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