Prevenzione. I consigli del dottor Alessandro Rosa.
Prevenzione. I consigli del dottor Alessandro Rosa.

Prevenzione, parliamo di tumore al seno

Torniamo ad incontrare il Dottor Alessandro Rosa nelle giornate della prevenzione

Ogni mese dell’anno quasi sempre è caratterizzato dalle giornate di prevenzione: Settembre è dedicato alla prevenzione del cuore, mentre nel mese di Ottobre prendono vita numerose Campagne del Nastro Rosa legate alla prevenzione del tumore al seno.

Prevenzione. I consigli del dottor Alessandro Rosa.
Prevenzione. I consigli del dottor Alessandro Rosa.

E proprio in virtù di quest’ultima iniziativa che riteniamo sia di fondamentale importanza, abbiamo intervistato con anticipo rispetto alle suddette giornate, il Dottor Alessandro Rosa stimato radiologo vascolare interventista, che ha risposto alle nostre domande con estrema chiarezza e semplicità ma sottolineando il ruolo indiscusso della prevenzione.

Dottor Alessandro Rosa, quanto è importante la prevenzione e in cosa consiste?

Per noi medici ormai è diventata fondamentale la prevenzione, perché partiamo dal presupposto che il tumore alla mammella rappresenta il big killer numero uno. Se pensa che in Italia c’è stato un incremento delle patologie mammarie, gli ultimi dati parlano di circa 46.000 donne malate, con una percentuale che va dai 25 ai 44 anni di età e con un incremento di circa il 19%.

E’ importante la prevenzione perché solo grazie alla prevenzione riusciamo a ridurre la percentuale di tumore e una buona prevenzione ci da la possibilità di fare una diagnosi nell’immediato e quindi un trattamento nell’immediato al fine di preservare la qualità della vita delle pazienti.

Quali sono i principali fattori di rischio per un tumore alla mammella?

Lei deve considerare che ci può essere familiarità, può essere anche associato a mutazioni genetiche, le mutazioni genetiche dei geni BRCA1 o BRCA2 può portare allo sviluppo di un tumore alla mammella, spesso è un tumore silente, è asintomatico. La donna che dovrebbe iniziare ad auto-palparsi già dai 20 anni, solitamente o avverte una “pallina” sotto le dita, ma a volte non avverte nulla, quindi è un tumore che si maschera nella densità mammaria e quindi è uno “sconosciuto”…per questo è importante prevenire, è importante sottoporsi all’esame di screening anche una volta all’anno, è importante avere una sorta di educazione sanitaria, è importante ricordarsi di se, e quindi iniziare a sottoporsi ad alcuni esami diagnostici che saranno poi fondamentali per escludere o meno la presenza.

A quali radiazioni ci esponiamo noi donne sottoponendoci ad una mammografia?

Partiamo dal presupposto che una donna non fa subito la mammografia, partiamo dal presupposto che tutte le donne dovrebbero iniziare con l’auto-palpazione, quindi mettere delle mani a tamburo sulla mammella e tendere ad analizzarla dall’esterno verso l’interno, cercando innanzi tutto di sentire delle anomalie al tatto, dovrebbe guardarsi allo specchio per vedere se ci sono delle irregolarità della ghiandola mammaria, se ci sono delle aree di arrossamento della ghiandola mammaria e delle aree di ritrazione della cute e poi dovrebbe spremere il capezzolo per vedere se fuoriesce del sangue o del liquido.

Successivamente si passa allo step secondario, ovvero l’ecografia una metodica che non emette radiazioni ionizzanti perché sono ultrasuoni, e successivamente si passa alla mammografia, la mammografia emette radiazioni ionizzanti, ed è un esame diagnostico in cui la mammella viene compressa e serve per studiare in particolar modo la presenza di micro-calcificazioni, che sono delle piccole formazioni calcaree, che si raggruppano a cluster, un cluster di micro-calcificazioni è rappresentato da una piccola area di addensamento al di sotto del quale solitamente si nasconde il tumore, che si chiama carcinoma in situ. Solitamente il carcinoma in situ trattato nell’immediatezza porta ad una guarigione dell’85/90%. La mammografia è importante, ma non è importante solo la mammografia, così come non è importante solo l’ecografia, la donna deve considerare di dover entrare in una vera e propria “educazione senologica”, deve sapere e di conseguenza deve fare la palpazione, deve fare l’ecografia, e se è di necessità dopo una certa età, viene fatta la mammografia.

Ci possono essere ulteriori esami diagnostici come la “risonanza magnetica mammaria”, che serve poi per integrare gli esami precedenti al fine di poter caratterizzare la lesione, prima di passare, qualora dovesse essere presente una lesione per l’appunto, a quelli che sono i prelievi bioptici.

Ci parli degli Amici del Nastro Rosa

Amici del Nastro Rosa è un’associazione no profit, fatta da tanti amici che credono nella prevenzione del tumore alla mammella. E’ nata dalla mia idea di voler fare prevenzione gratuita sul territorio, quindi spesso e volentieri, sacrifichiamo i nostri week-end per fare visite senologiche gratuite ed ecografie mammarie a tutte le donne, questo perché i territori spesso sono molto carenti di screening e quindi insieme ad altri amici-colleghi ed a tanti volontari, preferiamo “battere” il territorio, sacrificare il nostro tempo per metterlo a disposizione delle pazienti.

Un consiglio ai lettori del La Gazzetta dello Spettacolo… e la ringrazio per i suoi consigli e competenza.

Io vorrei dare questo consiglio: Ricordatevi di voi e prevenite!

La Gazzetta dello Spettacolo non è una pubblicazione medica, ma un quotidiano. Pertanto, per maggiori informazioni si può contattare il proprio medico di fiducia nelle sedi più opportune.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

Lascia un commento